NUMERO PAGINE: 302.
GENERE: Romanzo storico.
PRIMA EDIZIONE: Neri Pozza - 2004
TRAMA:
Il libro è diviso in due lassi temporali: i capitoli sono alternati tra la fine del 1500 con la storia di Isabelle, una ragazzina con i capelli rossi che venne guardata sempre con sospetto nell'epoca Calvinista poiché il rosso (ma anche tutti i colori squillanti erano visti di mal'occhio) era il colore del peccato, e la nostra epoca, in cui Ella trasferitasi dall'America alla Francia, per seguire il lavoro di suo marito, si ritrova a voler andare a fondo sulle origini della sua famiglia.Insomma la storia di Ella si ritroverà ad essere intrecciata con quella di Isabelle, sua lontana antenata e non si darà pace finché la verità della sua lontana famiglia non verrà finalmente alla luce.
Il mio commento:
Onestamente i libri della Chevalier mi stanno molto appassionando e a breve ne comincerò un altro.
Di questo libro mi è molto piaciuto questo gioco al rimpiattino, chiamiamolo così, del passare agilmente dal 1500 all'epoca moderna, l'ho trovato indovinato e gratificante. Anche i personaggi sono stati ampiamente descritti, soprattutto dal punto di vista caratteriale e psicologico.
Ho capito subito i sentimenti della protagonista quando si trasferisce in un piccolo paesino della Francia, questo suo sentirsi inappropriata, osservata e giudicata in ogni piccolo movimento o passo falso.
Il libro scorre velocemente e si fa leggere super volentieri, ma se proprio vogliamo trovargli un difetto ho notato che il finale è stato troppo lasciato al caso. Intendiamoci, si capisce come finisce la storia, ma avrei preferito più chiarezza e coerenza: dal momento che l'intero libro è ben descritto, mi sarei aspettata un finale all' "altezza".
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