"Quando avevo diciassette anni ho salvato mia sorella dal fiume.
Ma che ci crediate o no, non è da lì che questa storia ha avuto inizio."
NUMERO PAGINE: 372.
GENERE: Thriller.
PRIMA EDIZIONE: Piemme Editore - Maggio 2017
TRAMA:
Julia Abbott è costretta a far ritorno al paesino in cui è cresciuta, nel nord dell'Inghilterra, in seguito al ritrovamento del corpo senza vita della sorella Nel in fondo al fiume. Erano anni che le due sorelle non si parlavano e ora Julia è costretta a tornare al suo passato così sgradevole e a prendersi cura della figlia della sorella, un'adolescente scostante e che sembra odiarla.
Per quanto Nel sia stata sempre ossessionata dal fiume e dalle storie che giravano sulle donne che hanno trovato la loro fine nelle sue acqua, Julia sa che la sorella non si sarebbe mai buttata. Di questo ne è sicura anche la figlia, anche se le prove che si tratti di un omicidio non ci sono.

Il mio commento:
Mi è piaciuto: soprattutto nella parte finale il libro dimostra uno sprint inaspettato.
Forse non è all'altezza del primo romanzo della scrittrice, "La ragazza del treno", ma lo consiglierei veramente.
Il libro ha una narrazione molto scorrevole, complici anche i capitoli brevi e l'impaginazione che la Piemme ha scelto, non affatica il lettore che rimane sempre più incuriosito dalla storia del fiume e dalle donne che hanno trovato la morte sul suo fondale.
Ho molto apprezzato i punti di vista differenti dei diversi personaggi, che talvolta raccontano la storia in prima persona e talvolta sono raccontati dall'autrice. Questo dinamismo narrativo arricchisce ancora di più lo spessore della trama.