lunedì 4 maggio 2015

"Io non ho paura" - Niccolò Ammaniti

"In fondo a quel buco c'era un bambino.
Era steso su un fianco. Aveva la testa nascosta tra le gambe.
Non si muoveva.
Era morto.
Sono rimasto a guardarlo per non so quanto tempo. C'era anche un secchio. E un pentolino.
Forse dormiva.
Ho preso un sasso piccolo e gliel'ho tirato. L'ho colpito sulla coscia. Non si è mosso. Era morto. Mortissimo. Un brivido mi ha morso la nuca. Ho preso un altro sasso e l'ho colpito sul collo. Ho avuto l'impressione che si muovesse. Un leggero movimento del braccio. "

NUMERO PAGINE: 219.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Giulio Einuadi editore) 2001.

Libro acquistato al mercatino dell'usato per 1,50 €. Forse lo avevo già letto, o forse ricordavo molto bene il film pur avendolo visto molti anni fa. 
Perché se c'è una cosa che questo libro sa far bene è quella di farsi ricordare. Entra come una siringa nel cuore, quasi senza dolore, ma ti tocca proprio lì. Dove fa più male, dove le mezze verità si sfidano con la fantasia, quasi a voler scommettere quale sia più vera e triste. 
La forza di Ammaniti sta nel sorprendere il lettore, di metterlo sotto shock, di dargli la possibilità di capire che il male esiste, ma anche il coraggio. Quello bello, vero e innocente del piccolo ma grande Michele. L'unico, che sembra avere un pizzico di saggezza e forza, lui che fa promesse e lotta per mantenerle. Anche se fanno male, anche se gli sgretolano il cuore, anche se lo portano a disubbidire e a mettersi in pericolo. 

TRAMA:
Michele è a giocare con sua sorella Maria e gli amici di Acqua Traverse, un paese così piccolo da avere solo quattro case. Come al solito stanno facendo una scommessa, e a causa della sorellina Maria, Michele arriva ultimo in cima alla collina e gli tocca fare penitenza.
Sono molto lontani da casa, ci sono arrivati con le biciclette attraverso i campi deserti; gli adulti sono tappati in casa perché il caldo è famelico, secca la bocca in un attimo.
Michele per penitenza deve entrare in una vecchia casa abbandonata, salire al primo piano e sporgersi per saltare su un albero. Ma la casa è vecchia, cade a pezzi, il pavimento si frantuma e Michele cade su un materasso appoggiato su un buco. Non riesce a resistere alla curiosità: sposta il materasso e vede un corpo. Il corpo di un bambino. Diventa subito il suo segreto, ma non sa che è un segreto che condivide anche con altri: quel bambino non è lì per caso.

Nessun commento:

Posta un commento