lunedì 25 gennaio 2016

"Sull'orlo del precipizio" - Antonio Manzini

"Guardava il monitor del suo computer. Al centro del foglio bianco, in Times New Roman, corpo 14 maiuscolo grassetto, aveva scritto la parola FINE. L'orologio segnava le 23:30. Sull'orlo del precipizio, il suo ultimo romanzo, era terminato. Due anni, sei mesi e tredici giorni, tanto era costato in termini di tempo. A questo di dovevano aggiungere l'ansia, la fatica, le notti insonni, i dolori alla cervicale, 862 pacchetti di sigarette, tre influenze, 30 rate di mutuo."

NUMERO PAGINE: 115.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: 2015.

TRAMA:
Giorgio Volpe ha appena terminato la sua ultima fatica: un romanzo che racchiude tutta la sua maturità di scrittore, tutte le sue fantasie e i momenti cupi degli ultimi due anni.
Quando consegna il suo romanzo alla casa editrice, gli viene detto che tre case editrice si unificheranno sotto una, molto più grande: la Sigma. Un mostro editoriale che ha sotto di sé i più grandi scrittori italiani.
Giorgio, anche se un po' perplesso, adorava lavorare per la sua casa editrice, accetta. Ma immaginate la sua sorpresa quando si trova davanti a due energumeni che gli spiegano che il suo libro deve essere tagliato in più parti perché a loro avviso il suo narrare è noioso e il lessico troppo complesso per un pubblico esteso come quello che loro si aspettano...

Il mio commento:
Questa volta Manzini mi hai fatto venire un infarto.
Mi auguro che mai nella vita uno scrittore, debba trasformare radicalmente il suo lavoro per un pubblico troppo stolto o una casa editrice che punta troppo a vendere e per questo disposta ad amputare un'opera.
Purtroppo qualche scrittore che fa dei compromessi, come quello di tagliare delle parti del proprio lavoro, oggi c'è. Come lettrice mi sento male, mi si attorciglia lo stomaco a pensare che ci sia qualcuno disposto a tagliare parti di un romanzo solo per vendere a gente che non è interessata a leggere. Vuoi leggere un libro? E allora leggilo nella sua interezza.
Mi sei piaciuto Manzini: un bell'urlo di protesta, ti ho percepito forte e chiaro!

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