Il diavolo appare di continuo nel mondo, assumendo forme sempre diverse. Ricordi la peste bubbonica che imperversò in Europa nel XIV secolo? Uccise la metà della popolazione complessiva. Prova a immaginare che significa. E' come se gli abitanti del Giappone si riducessero a sessanta milioni. Naturalmente gli artisti dell'epoca paragonarono la peste al diavolo. Del resto, anche oggi è così. Non parliamo dell'AIDS come se fosse un diavolo moderno? Eppure, dammi retta, i diavoli non spingono mai l'essere umano all'estinzione. E sai perché? Perché, se l'umanità cessasse di esistere, anche i demoni subirebbero la stessa sorte."
NUMERO PAGINE: 320.
PRIMA EDIZIONE: (Nord) 2003.
TRAMA:
Quattro ragazzi muoiono alla stessa ora, in luoghi diversi, per un attacco cardiaco. E' solo una coincidenza? Ma è possibile che dei ragazzi così giovani muoiano di infarto, alla stessa ora?
A notare questa inquietante similitudini nelle morti è il giornalista Asakawa, la cui nipote fa parte delle vittime.
C'è un filo conduttore tra queste morti? I ragazzi si conoscevano?
Quando Asakawa scopre la verità, sulle morti, il conto alla rovescia è purtroppo già partito anche per lui: ha sette giorni per potersi salvare...
Il mio commento:
Inizialmente il libro scorre velocissimo. Dà una sensazione di disagio strisciante che ti corre rapidamente sulla spina dorsale.
Ma poi si perde un po'. Forse ci sono troppe divagazioni e invece il nodo cruciale della storia è, purtroppo, spiegato un pochino troppo velocemente.
Se vi aspettate la stessa storia del celeberrimo film "The Ring" americano, vi sbagliate: hanno pochi punti in comune.
Non è male come lettura, ma mi aspettavo un po' di più...
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