venerdì 7 febbraio 2014

"Mare al mattino" - Margaret Mazzantini

"Angelina dice che lei non è innocente. Dice che nessun popolo che ha colonizzato un altro è innocente.
Dice che non vuole più nuotare nel mare dove affondano i barconi."

NUMERO PAGINE: 123.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Giulio Einaudi Editori) 2011.

Intenso, commuovente e meraviglioso. Come ogni libro della Mazzantini, l'ho trovato pieno di emozione, anche se parecchio doloroso. E' un libro che si affaccia a un'epoca e a una parte della popolazione italiana all'estero e rimpatriata a forza che non conoscevo, parla anche dei profughi di guerra oggi e del terribile viaggio che devono affrontare per cercare la pace per i loro figli...

TRAMA:
Dopo che la guerra ha invaso il loro villaggio nel deserto e dopo aver sepolto il marito caduto innocentemente per un colpo di un soldato, Jamila prende i risparmi di una vita, e insieme al figlioletto Farid comincia il viaggio verso il mare. Il mare: la liberazione, il viaggio verso l'Italia e verso una terra senza guerra. 
Intanto attraverso Vito, ragazzo italiano cresciuto sulle sponde del mare del Sud, viviamo la vita di sua madre Angelina, araba per undici anni. Dopo essere cresciuta a Tripoli, Gheddafi nei primi anni '70 caccia i figli dei primi coloni della Libia nella loro terra natia. Così come deportati, vengono rispediti in Italia, dove non si sentiranno a casa nella loro terra. Entrambe le famiglie costrette alla fuga e all'emarginazione dalla loro casa, dalla famiglia e dalla loro vera patria. I risvolti terribili e inesorabile per l'una e il senso perenne di disagio per l'altra.

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