NUMERO PAGINE: 274, comprese L'Introduzione e l'Appendice.
GENERE: Romanzo.
PRIMA PUBBLICAZIONE: 1818.
Nei miei soliti giretti in biblioteca scorgo questo volume di Jane Austen. -Mi manca!!- E così un mesetto fa me lo sono portata a casa.
Piccola nota personale: spesso cerco qualcosa di nuovo, una lettura stimolante, qualcosa che attiri la mia attenzione. Ricado, però, sempre negli stessi autori, lo stesso scaffale con le mie scrittrici inglesi ottocentesche a cui sono più affezionata. Una volta uscita dalla biblioteca penso: - Ma non dovevo prendere qualcosa di nuovo o che non conoscevo? Non rimango mai delusa di avviarmi verso casa con Jane Austen!
Quindi eccomi qui a dirvi che "L'abbazia di Northanger" è un libro molto diverso, rispetto alle altre opere della Austen. Un libro che nasce come una parodia dei libri sentimentali e gotici, che in quel tempo avevano un grande successo, ma che riesce comunque ad essere un libro riuscito, centrato e piacevole. L'intento però, della beffa e della presa in giro, non solo traspare ma in alcuni casi viene proprio espletato dalla scrittrice in alcuni punti del libro.
Consigliato sì, ma non come prima lettura della Austen.
TRAMA:
Catherine Morland è una ragazza di diciassette anni che vive in campagna. I vicini, gli Allen, chiedono alla famiglia se la giovane può accompagnarli in una vacanza nella cittadina di Bath. Entusiasta dell'idea Catherine, arrivata a Bath, si circonda di amicizie: Isabella, che rapidamente scalda il cuore il suo cuore e quello del fratello Morland, e i fratelli Tinley: Elisabeth e Henry. Quest'ultimo fa subito innamorare Catherine.
I fratelli Tinley, sotto insistenza del padre, invitano per una vacanza nella loro abbazia Catherine. Quali misteri cela questo strano posto trasformato in una casa? E l'amore di Henry ed Catherine riuscirà a sfociare i matrimonio?
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