giovedì 26 marzo 2015

"Sempre con me" - Abigail Thomas

"Nel corso delle prime settimane dopo l'incidente, Rich si esprimeva in un modo misterioso. Era come se fosse entrato in connessione con qualche vasto bacino di sapere, disponibile solo per coloro che subivano delle alterazioni celebrali, un bacino sgombro di personalità, stranezze, storia, abitudini. << E' interessante pensare che una persona possa correre più lontano e più a lungo e possa forse trovare la risposta >>, mi ha detto una sera, scivolando dentro e fuori dal delirio. << E che cosa otterresti? >> ho domandato bramosa. <<Il fascino della distanza>>, è stata la sua risposta."

NUMERO PAGINE: 206.
GENERE: Romanzo autobiografico
PRIMA EDIZIONE: (Sperling & Kupfer Editori) 2007.


E' un buon libro, perché dice il vero. Racconta la vera esperienza della scrittrice, raccolta in poche centinaia di pagine, ma che arriva dritta al cuore e al cervello. Al cuore perché ovviamente, il fatto di avere un marito con una grave lesione al cervello, che ha dei singoli momenti di lucidità di breve durata, fa riflettere molto su ciò che noi abbiamo nella vita e in un certo modo, sposta la nostra visione e ci rende empatici nei confronti della scrittrice: cosa farei io al suo posto? Sarei forte come lei, ad avere un marito in quelle condizioni?
Il cervello si attiva, invece, quando l'autrice fa un discorso bellissimo sul senso di colpa. Su quale sia la colpa a non vivere con una persona che non ricorda più dove si trova, chi ha affianco e perché. Che colpa si può avere per una disgrazia del genere? 
E' un libro bello, ma onestamente visto i cani in copertina mi aspettavo più una storia su di loro e meno sulle persone: ovviamente non si sceglie un libro dalla copertina, ma qualche volta pure io ci casco. Sono in ogni caso contenta di averlo letto.


TRAMA:
Abigail è sposata da tredici anni con Rich, quando suo marito una sera non fa ritorno dalla passeggiata con il cane. Nell'ascensore solo Harry, che la fissa spaventato. Da lì in poi la corsa verso la strada, l'incidente, il marito sul marciapiede con il cranio aperto e sangue ovunque.
La riabilitazione di lui, lo scoraggiamento di lei nel vedere che non ci sono miglioramenti, ma momenti di lucidità sostituiti in fretta dalla rabbia, dalla passività e dallo smarrimento di lui.
Ma un sostegno Abigail lo trova dapprima nel suo cane Harry, e in seguito anche dagli altri due cani che successivamente decide di adottare.
La storia di una vita, con il suo dolore, la sua accettazione e il suo interrompersi bruscamente per poi riprendere. Il dramma di una donna che deve ricominciare a vivere nel quadro che la vita, dopo l'incidente di Rich, le ha imposto.

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