giovedì 2 marzo 2017

"Gli efferati" - Emilio de' Rossignoli

"Quando finì di scrivere, mentre posava la penna, le spaccai la testa con un colpo di scure. Trascinai il suo corpo nel ripostiglio, e servendomi della stessa ascia, di coltelli da cucina e di una sega, divisi il cadavere in nove pezzi, cercando di non sporcare il pavimento. Raccolsi il sangue in una catinella. Gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chili di soda caustica, che avevo comprato per fare il sapone e rimescolai il tutto finché il corpo sezionato si sciolse in una poltiglia scura e vischiosa con la quale riempii alcuni secchi e che vuotai in un vicino pozzo nero. Quanto al sangue nel catino, aspettai che coagulasse, lo feci seccare al forno, lo macinai con farina, zucchero, cioccolato, latte e uova, oltre a un poco di margarina, impastando il tutto. Feci una quantità di pasticcini croccanti e li servii alle signore che venivano in visita, ma ne mangiammo anche Giuseppe e io. "

NUMERO PAGINE: 192.
GENERE: Raccolta di storie di serial killer.
PRIMA EDIZIONE: Il formichiere - Gennaio 1978

COSA TROVATE NEL LIBRO:
Nel libro trovate 20 storie dei più famosi serial killer tra il 1800 e la prima metà del 1900. La citazione che ho riportato è della famosa Leonarda Cianciulli, conosciuta come "La saponificatrice", ovvero uccideva la sue vittime e con il loro grasso corporeo creava della fantastiche saponette, che regalava ad amici.
De'Rossignoli tratta anche del caso di Jack lo squartatore, che rimase (com'è noto) irrisolto, del mostro di Dusseldorf, di Doretta Graneris che ha massacrato la famiglia insieme al fidanzato e di molti altri casi, più o meno noti.

Il mio commento:
E' sicuramente un libro molto interessante. Emilio de'Rossignoli riporta molti casi di cui non sapevo nulla e che mi ha fatto piacere conoscere. 
Gli efferati è senz'altro un libro che si legge velocemente, perché è insita, dentro di noi, la curiosità di sapere fin dove si può spingere la cattiveria di un uomo o una donna. 
Non mi è molto piaciuto il fatto che per ogni caso, siano state dedicate solo una decina di pagine. Secondo me, questo, non è un argomento che si può confinare in così poche parole ma, al contrario, andrebbe approfondito nella sua interezza.

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