NUMERO PAGINE: 385, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo.
Uno degli ultimi libri che mi mancava di leggere di Joanne Harris. Devo ammettere che ne ho preferiti altri.
Il libro si sviluppa bene: è coinvolgente, scorrevole e "incastra" il lettore con le sue atmosfere; ma crolla nel finale: sviluppato frettolosamente e non troppo approfondito. Sono rimasta perplessa quando ho chiuso il libro. Ad ogni modo ecco la trama:
TRAMA:
Soeur Auguste ha scelto di mettere il velo e di chiudersi in un'abbazia per scappare dal suo passato. In realtà il passato la perseguita: lei sta ancora recitando, perché una suora non è, e per di più c'è sua figlia, concepita prima di prendere i voti, a ricordarle costantemente i giorni andati. Quei giorni in cui passava, insieme al suo gruppo di attori, di villaggio in villaggio e lei era conosciuta come la donna alata, capace di saltare senza esitazioni da un filo di seta all'altro, sottili a tal punto da sembrare invisibili.
Anche se lei sembra aver chiuso con il suo passato, eccolo che bussa alla porta dell'abbazia, dopo la morte della Badessa: ha le sembianze di un prete e accompagna la nuova Priora. Ma lei conosce quel volto, lo ha visto recitare tante volte accanto a lei. Perché è venuto qui, in quest'isola dimenticata da tutti?
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