NUMERO PAGINE: 303.
GENERE: Romanzo (giallo)
PRIMA EDIZIONE: (Guanda) 2013.
Altro libro vittima della mia strage in biblioteca.
Non so cosa mi aspettassi, di sicuro qualcosa di molto distante rispetto al libro che mi sono trovata tra le mani...
A voi il dubbio... Potrei, come sempre, sbagliare.
Consigliato? Nì.
TRAMA:
Erlendur si è preso una vacanza dal lavoro di agente della polizia e ha fatto ritorno al posto della sua infanzia: Reykjavìk.
Qui, parlando con alcune delle persone anziane e residenti da gran parte della loro vita nel nord dell'Islanda, comincia ad indagare sulla scomparsa di una donna: Matthildur.
Matthildur, che il marito ha dichiarato scomparsa nella bufera del 1942, in mezzo al bosco. Ma ci sono molti elementi che non tornano: in quella stessa bufera si smarrirono altri sessanta soldati inglesi, tutti ritrovati, vivi o morti che furono. Perché non la incontrarono o non ritrovarono mai il suo corpo, in seguito?
Erlendur, mentre indaga su questo mistero del passato, rinvanga anche una grande tragedia personale: la perdita del fratellino minore in una bufera molto simile... Tragedia che cerca con ogni fibra del suo essere di inabissarsi il più possibile nella sua mente.
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