GENERE: Romanzo classico.
PRIMA EDIZIONE: (Giunti Editore) 2012.
Libro che mi ha regalato il mio caro, quando ancora non dividevamo la vita. Era chiaro il messaggio: ci sono persone che sono destinate a stare insieme, perché convergono l'una verso l'altra, senza scampo.
L'ho letto un pochino a spizzichi e bocconi, iniziandolo, lasciandolo a lui, leggendolo con lui, abbandonandolo nuovamente da lui, riprendendolo insieme e terminandolo da sola.
Questo libro si divide in due parti, un po' come il mio giudizio: la prima parte entusiasmante, fluida e interessante; la seconda parte noiosa, con personaggi pesanti e grossolani, non armonica.
Ho disprezzato il personaggio di Luciane, ragazzetta viziata e prepotente, con l'ambizione di avere costantemente i riflettori puntati su di sé. Segue da vicino il padre Mittler; si erge a capo di moralità quando con le sue parole condanna e giudica chi ha intorno. (Forse l'ho odiato anche più rispetto a Luciane).
I quattro protagonisti mi sono ugualmente piaciuti.
Ve lo consiglio, sì. Per me ha una doppia importanza, ovviamente.
TRAMA:
Charlotte ed Eduard hanno aspettato molto a lungo prima di convolare a nozze. Entrambi reduci da due matrimoni di non amore, sono riusciti finalmente a sposarsi dopo essersi innamorati ragazzi, ma destinati ad altri progetti di vita.
Trascorrono tranquillamente la loro vita, fino a quando decidono di invitare come ospiti due persone, a loro, molto care: il capitano, amico di una vita di Eduard, e Ottilie, figlioccia di Charlotte.
Ma cosa succede quando il sogno del matrimonio perfetto viene turbato da altre presenze?
Che cosa accade, allora, quando è chiaro che le affinità elettive non sono tra marito e moglie?
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