GENERE: Romanzo / Thriller.
PRIMA EDIZIONE: (I grandi tascabili Bompiani) Giugno 1991.
TRAMA:
Bart è un uomo sulla quarantina. Ha una vita normale tutto sommato: ha una moglie, un lavoro presso una lavanderia che conserva da vent'anni, una bella casa... Ma non ha più un figlio.
Questo è un dolore perpetuo dentro di lui. Dolore che si trasforma in rabbia folle, quando scopre di dover lasciare la sua casa per un prolungamento dell'autostrada. Tutti i suoi ricordi con il suo bambino, l'epoca felice con la moglie, spazzati via per una stupida strada?
Bart non ci sta, e comincia la sua guerra personale contro gli eventi che lo vorrebbero schiavo del sistema.
Il mio commento:
Non è un horror, ma più che altro un thriller, che tenta di tenere la tensione alta in ogni pagina. Il libro ha però delle parti un po' troppo lunghe, che affaticano la lettura e non arricchiscono i concetti.
Detto questo, la storia della pazzia di quest'uomo è assurda, così assurda che potrebbe (quasi) essere reale. La follia data dal dolore è sempre la più pericolosa.
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