NUMERO PAGINE: 364.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: Febbraio 2001.
Spesso si dice "Non giudicare un libro dalla copertina", però io mi sono subito innamorata della copertina di questo. E al diavolo i luoghi comuni si è dimostrato davvero un libro bellissimo (aggiungo) come tutti quelli della Harris che ho letto fin ora.
Ho apprezzato molto la storia ambientata a Lansquenet, (un piccolo paesino a Sud della Francia) stessa cittadella di "Chocolat", dopo che Vianne si è allontanata con la sua bimba: quindi si ritrovano gli stessi personaggi di quel libro, messi in evidenza in modo diverso. Sotto la lente di ingrandimento ne si trova alcuni che erano solo nominati e lontano dai riflettori ci sono personaggi come Roux e Josephine.
Insomma... Se vogliamo è una piccola parentesi nell'universo di "Chocolat", pur avendo una storia e un corpo completamente autonomi.
TRAMA:
La cosa bizzarra è che a raccontarci la storia è una bottiglia di vino. Una delle speciali: vino datato 1962, imbottigliato dal vecchio Joe.
Quando, dopo interminabili momenti di noia affogati nell'alcol, Jay trova l'annuncio di una piccola fattoria in vendita in un piccolo paesino della Francia, gli sembra un segno. Come se Joe, in quel momento, gli stesse indicando la strada. Subito si decide a comprare la casa e lascia Londra, il suo appartamento e la sua ragazza senza guardarsi indietro e senza ripensamenti. Giunto a Lansquenet si accorge che non aveva bisogno che di questo. Viene subito a conoscenza, però, di Marise D'Api. Una donna giovane dal temperamento forte e deciso che lo guarda subito con sospetto, perché gli ha portato via la fattoria a cui era interessata. Jay si trova inevitabilmente in un vortice di notizie, a cui è molto interessato, e un po' chiedendo e un po' estorcendo informazioni, grazie alle sue bottiglie di vino speciali verrà a conoscenza di molti segreti di Lansquenet e dei suoi cittadini.