venerdì 12 dicembre 2014

"Regalo di Natale" - Bill James, Alicia Gimènez-Bartlett, Antonio Manzini, Francesco Recami, Marco Malvaldi, Maurizio de Giovanni

"Verso il venti dicembre di ogni anno, di ogni maledetto anno che il Signore manda in terra, si tiene la famosa cena di Natale del commissariato, una lieta occasione conviviale all'insegna della pace, dell'amore e della fraternità. "

NUMERO PAGINE: 308.
GENERE: Racconti gialli Natalizi.
PRIMA EDIZIONE: Sellerio Editore Palermo 2013.

Un modo molto piacevole di passare l'attesa del Natale. Certo non nella maniera più dolce e classica di sempre, ma comunque un'ottima scelta di racconti gialli.
Questa volta giudicherò un racconto per volta accanto alla trama, perché ogni racconto è un'isola a se stante. 

I RACCONTI...
"La principessa Umberta"- Alicia Gimènez-Bartlett: L'ispettore Petra, dopo la classica cena natalizia, resa speciale dall'anniversario del quarantesimo anno di servizio del suo fidato vicecommissario Fermìn, viene avvicinata da quest'ultimo perché sul suo telefono compare una scritta che ha qualcosa a che fare con la principessa Umberta. Petra non da peso alla cosa, ma poco dopo legge sul giornale dell'omicidio di quest'ultima e decide di indagare in modo più approfondito. Chi è entrato in contatto con lo smartphone del vicecommissario e perché questo messaggio prima della morte della Principessa, era forse un avvertimento?
La mia impressione: Racconto ben costruito e scorrevole, scrittura fluida e senza intoppi, simpatici e un po' cupi i protagonisti.
"Un  giorno di Settembre a Natale" - Maurizio de Giovanni: L'assistente sociale Gelsomina Settembre copre il turno anche durante la Vigilia di Natale. Arrivata nel suo ufficio trova Anna, una donna che ha aiutato e sostenuto nell'età dell'adolescenza. Anna è disperata: hanno rapito suo figlio, e per riaverlo deve avvelenare un uomo con la sua dote di adescatrice di alto rango. Il suo non è uno sfogo, ma chiede a Mina di prendersi cura del suo bambino quando lei non ci sarà più, perché si sa come finiscono queste cose. Presa alla sprovvista Mina lascia uscire Anna dal suo ufficio ma si ingegna a elaborare un piano per salvare entrambi, in compagnia di due personaggi a dir poco originali.
La mia impressione: Bellissimo e generosissimo il personaggio di Mina Settembre, la storia è un po' surreale, ma ciò non toglie intensità alla trama, anzi semmai ne dona ancora di più.
"Scambio di regali nella casa di ringhiera" - Francesco Recami: Angela Mattioli, ha già comprato tutti i regali, anche per il suo compagno, per la figlia di lui e il piccolo nipote. Mentre si appresta a mettere il brasato in forno, il telefono suona: è la vicina Mattei-Ferri, che chiede di essere accompagnata in banca. Facendo un rapido calcolo mentale la Mattioli, decide di accompagnarla, la carne nel frattempo avrebbe cotto. Ma una volta in banca la sorpresa: si trovano coinvolte in una rapina a mano armata...
La mia impressione: Amo Recami perché scrive come parlano i milanesi. L'articolo davanti ai nomi è un'abitudine che ho anche io. Ha poi creato un'atmosfera nelle case di ringhiera a dir poco famigliare e reale. Come se non bastasse c'è anche un episodio di caotico fraintendimento con i regali di Natale esilarante. Ben riuscito!!
"Buon Natale Rocco!" - Antonio Manzini: Il vicequestore Rocco è a letto con 38 di febbre, è in dubbio: prendere la tachipirina e uscire o darsi malato e stare a letto tutto il giorno? Non ha tempo per decidere da solo, una chiamata lo avvisa che sono stati trovati due anziani coniugi morti, da dieci giorni, assassinati. Mentre indaga, Rocco cerca di rintracciare i figli dei due, il primo è già in partenza da Torino verso Roma, il secondo tossicodipendente introvabile. Qualcuno ha rubato un orologio di valore, dalla collezione del padre, anche se la strada penderebbe dal lato del figlio tossico, il ritrovamento del suo corpo fa cadere il castello del lettore.
La mia impressione: Rocco è sicuramente uno fra i più simpatici protagonisti di questi racconti. Brillante, sarcastico e cinico, incarna in pieno l'idea che si ha del commissario... pardon del vicequestore.
"Arriva Natale eccetera eccetera." - Bill James: Il sovrintendente Harpur, riceve una soffiata: deve tenere d'occhio Ralph Ember, il proprietario del locale Monty, perché qualcuno vuole fargli le scarpe. Cercando di comunicarlo al suo rancoroso capo, proteggendo però l'identità della sua fonte, Harpur passa la Vigilia di Natale al Monty club, sperando di salvare la vita di Ralph.
La mia impressione: Per fortuna aveva poche pagine.... Un racconto noioso e banale. No.
"La tombola dei troiai" - Marco Malvaldi: Nel bar di Massimo, si trovano sempre amici pensionati, tra cui suo nonno. Si trovano a leggere di un omicidio commesso nel loro paese: il farmacista è stato assassinato con un colpo nell'ascella, ed è deceduto per dissanguamento. Nel frattempo la cosiddetta "Postona" (date le misure fisiche considerevoli) chiede ad uno dei signori di passare da casa sua perché vuole mostrargli cos'ha vinto alla tombola dei troiai. (altro non è che una tombolata che la parrocchia indice: ogni partecipante deve portare il regalo che meno gli è piaciuto, incartarlo, e a fine tombolata ognuno ritira il premio che qualcun'altro ha scartato.) Al suo ritorno dice a tutti che la Postona ha estratto a sorte un tagliacarte molto affilato... che sia l'oggetto usato per uccidere il farmacista? I pensionati si recano in massa dal nuovo commissario Martelli.
La mia impressione: Malvaldi è una conferma. La scrittura snocciolata e scorrevole rende il racconto piacevole. L'uso, del dialetto toscano, nei dialoghi degli anziani è esilarante. Quoto!

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