"Il mare immenso, l'oceano mare, che infinito come oltre ogni sguardo, l'immane mare, l'onnipotente -c'è un luogo dove finisce, e un istante- l'immenso mare, un luogo piccolissimo e un istante da nulla."
NUMERO PAGINE: 227.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Rizzoli) Marzo 1993.
TRAMA:

Alla locanda Almayer, si intersecano le vite di personaggi diversi: un pittore che ogni mattina prova a dipingere il mare, un professore che si chiede dove il mare finisca, un uomo che parla poco ma sembra leggere nelle persone,un medico molto rinomato, una donna (con la sua bambina) mandata al mare per guarire dall'adulterio, una giovane per guarire dalla paura e infine un prete che ha perso la strada. Tutti hanno in comune una cosa: la vicinanza al mare cambia fondamentalmente la loro vita.
Ma vi è un segreto tremendo tra due ospiti che riguarda il mare e un naufragio.
Il mio commento:
Credo sia un libro che non scorra velocemente quanto "Seta", dello stesso autore.
Ma è un libro che, se mentre lo si sta leggendo, in alcune parti risulta forse un po' "forzato" o quasi prolisso, alla fine se ne apprezza la piena bellezza e ci si accorge che quelle parole ripetute, quei periodi interi pieni zeppi di sinonimi e leggermente rindondanti in realtà rafforzano solo i concetti e li rendono reali.
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