Anche dalla stanza del signor Hire si vedeva che aveva la pelle d'oca. Quando non ebbe indosso altro che delle esigue mutandine, si frizionò a lungo, per riscaldarli, i capezzoli raggrinziti dal freddo."
NUMERO PAGINE: 146.
GENERE: Romanzo (noir).
TRAMA:
Il signor Hire è sospettato dell'omicidio di una passeggiatrice. Non ci sono ancora delle accuse concrete, ma da qualche tempo, degli ispettori lo pedinano con pochissimo pudore.
Il signor Hire, non è un uomo ben visto nel suo palazzo. Tant'è che la portinaia, continua ad accusarlo davanti agli ispettori che curano ogni suo movimento.
Allo stesso tempo, proprio davanti alla finestra di casa sua, vi è una piccola domestica formosa di cui si invaghisce. Lei si confida con il signor Hire, dicendogli che il vero assassino è il suo fidanzato, da cui non può sottrarsi, perché la minaccia perpetuamente. Purtroppo non sa che quella è una trappola.
Il mio commento:
Senza dubbio è un libro terribilmente triste, profondamente ingiusto nel suo finale.
Mi sono chiesta: quanto terribile e crudele, soprattutto crudele, può essere l'amore? Fino a dove si può spingere, cosa può far commettere, questo sentimento? Quando si è innamorati alla follia si perde il senso delle proporzioni, dell'umanità verso gli altri e della giustizia?
Io credo che gli innamorati siano, fondamentalmente egoisti, ma la crudeltà verso dei terzi è un'altra faccenda.
Qui Simenon sprigiona tutta la sua capacità narrativa e solo alla fine intravediamo l'orrore del disegno originale.
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