venerdì 9 novembre 2012

"Dialogo di una prostituta con un suo cliente e altre commedie"- Dacia Maraini

"CLIENTE: Io, guarda, potrei perfino sposarti.
MANILA: Sì, per fare la prostituta a tempo pieno, no, grazie.
CLIENTE: Un uomo ti offre la sua libertà e tu la rifiuti così?
MANILA: Non la voglio la tua libertà. Me la rinfacceresti a ogni ora del giorno e della notte.
CLIENTE: Ma allora perché non lavori, potresti fare la dattilografa, come la mia ragazza, vuoi che ti aiuti a cercare un posto?
MANILA: Sì, per fare la prostituta d'azienda, no, grazie.
CLIENTE: Potresti fare la commessa.
MANILA: Sì, prostituta di negozio, no, grazie.
CLIENTE: Ma perché non ti accontenti mai? Sembra che la donna non può far altro che la prostituta.
MANILA: L'hai detto, occhio di serpente, la donna può solo decidere di prostituirsi in pubblico o in privato, per la strada o in casa, chiaro?"

NUMERO PAGINE: 153.
GENERE: Commedie teatrali.

Un altro libro che avevo tra le braccia in biblioteca quella famosa mattina! Leggere le opere teatrali mi ha sempre divertito molto. Recito tutti i dialoghi nella mia testa, con varie sfumature di toni e con voci differenti. Queste commedie, pur essendo molto ironiche,hanno un fondo amaro.

Che commedie trovate nel libro?
Sono tre:
  • Dialogo di una prostituta con un suo cliente, (1973) atto unico, è il primo che incontrate. In questo scambio di battute vedremo che Manila cerca in tutti i modi di non diventare merce del suo cliente, che a sua volta usa delle parole dolci per far cadere la prostituta ai suoi piedi e non pagarla. Manila però è cosciente del fatto che il cliente sta usando il suo fascino per possederla e riesce a smascherare le sue vere intenzioni.
  • Due donne di provincia, (1978) atto unico, è il secondo che ho letto. E' la conversazione di due amiche che si ritrovano a casa di uno dei nipoti delle due. Quella che potrebbe sembrare una frivola chiacchierata si trasforma però in rabbia malcelata, in cui le due donne si confidano i doveri che devono assolvere verso le loro rispettive famiglie.
  • I sogni di Clitennestra, (1978) due atti, è la commedia conclusiva e la più ricca di personaggi. Lo scenario è quello di immigrati Siciliani a Prato. Elettra figlia devota a un padre andato lontano per recuperare i debiti e Clitennestra madre ribelle, si scambiano idee su quello che una donna dovrebbe essere o non essere in una famiglia. Tra pazzia e morti, la storia si attorciglia a quella della tragedia greca.
Quella che ho trovato più difficile descrivere (e prima di tutto capire!!) è l'ultima opera.

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