martedì 27 novembre 2012

"Il ministero dei casi special" - Nathan Englander

"Bisognava essere pazzi, pensò Kaddish, per far coesistere due realtà contrastanti. Per Lillian e Kaddish in Argentina, però, si poteva anche non esserlo. Era vero tutto, e il contrario di tutto. Come nel caso di un figlio vivo e morto nello stesso tempo."

NUMERO PAGINE: 391, inclusi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo.

Questo è un libro che mi sono fatta consigliare dalla mia bibliotecaria. Volevo leggere un libro bello. Questo è molto di più: è una storia che potrebbe essere stata quella di chiunque in Argentina negli anni '70, quando sparivano intere famiglie inghiottite dal governo e che risultavano poi non essere mai esistite. Si chiamano desaparecidos e si conosce troppo poco di loro e delle loro storie.

TRAMA:
Kaddish litiga con il figlio da quando questo ha imparato a parlare. Pato non appoggia il padre che per mantenere la famiglia cancella dalle tombe i nomi di illustri ebrei figli di puttana e di ruffiani. Lui è l'unico a non rinnegare il suo stato, per questo è invisibile alla comunità ebrea. Kaddish, invece vuole includere il figlio in quello che fa, cosa che li fa continuamente scontrare. Fino a quando quattro agenti della polizia si recano a casa di Kaddish e prelevano il figlio. Al ritorno di Lillian, la madre, si scatena il pandemonio. Cominciano a cercare Pato ovunque ma nessuno vuole dargli aiuto, nessuno, improvvisamente, sa chi è Pato. Mentre cercano il figlio, Kaddish e Lillian,  perdono se stessi e si convincono di due cose diverse: il padre è convinto che il figlio sia morto, ma Lillian continua a guardare dalla  finestra sperando che svolti l'angolo e che torni a casa.
Una storia struggente che mi ha fatto capire quanto siano disposti dei genitori a fare pur di ritrovare loro figlio. Vivo o morto che sia.

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