<<Una tartarughina?>> suggerì Lefloc-Pignel posando su i lei uno sguardo benevolo.
<<Una tartarghina che avanza a due chilometri all'ora e muore di paura.>>
<<Mi piacciono molto le tartarughe>>, riprese Lefloc-Pignel, con voce dolce. <<Sono animali molto affettuosi, sa, molto fedeli...Vale davvero al pena di interessarsi a loro.>>"
NUMERO PAGINE: 602.
GENERE: Romanzo. (2° della trilogia, qui il primo: "Gli occhi gialli dei coccodrilli")
PRIMA EDIZIONE: Dalai Editore - 2008.
TRAMA:
Dopo la scandalo del libro di Josephine, Iris è in un istituto per malattie mentali, perché è troppa la delusione per essere stata scoperta per quel successo che non spettava a lei ma alla sorella.
Josephine, nel frattempo, cerca di godersi il suo giusto guadagno, si concede delle piccole soddisfazioni e cambia casa con sua figlia Zoe.
Hortense, la figlia maggiore, è invece volata a Londra per studiare moda.

In più nel quartiere di lusso in cui si è trasferita ci sono degli omicidi, le vittime sempre donne, e anche Jo viene attaccata, ma riesce a salvarsi....
Il mio commento:
Mi sto infliggendo una tortura con questa trilogia, lo so.
Non mi piacciono questi libri, li trovo noiosi. Forse questo è stato ravvivato da una parte intrigante che è quella degli omicidi, ma per il resto non ci siamo.
Decisamente troppo lungo.
Purtroppo sto leggendo il terzo, per il semplice fatto che odio lasciare le cose a metà. Ma è una costrizione, non un piacere.
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