venerdì 7 settembre 2012

"I diavoli di Loudun" - Aldous Huxley

"Surin poteva fiutare effettivamente lo zolfo, poteva udire gli urli e il digrignamento dei denti, eppure, contro la sua volontà (o lo faceva volontariamente?) continuava a chiamare i diavoli,continuava a sperare che si sarebbero manifestati."

NUMERO PAGINE:325, compresa appendice.
GENERE:Romanzo storico.

Non è stato un libro facile né leggero.Essenzialmente per queste ragioni: prima di tutto è pieno zeppo di rimandi continui ad altre opere del periodo storico(1600-1700) di cui non ho mai sentito parlare, secondo è un vero libro storico con un sacco di allacci ai fatti realmente accaduti, terzo, anche se è una cosa veramente stupenda per un libro ma che è effettivamente prolissa, Huxley spiega tutti i processi della mente umana che portano a credere che ci fossero possessioni e stregoni a Loudun.E' fantastico comprendere quanto la gente sia in grado di farsi influenzare vicendevolmente  quando è tutta insieme raggruppata:è spinta a credere a cose a cui probabilmente, se fossero soli, non crederebbe mai.


                         TRAMA:
Questa è la storia di Loudun nel milleseicento.La priora delle orsoline Jeanne, respinta dal parroco Grandier, che aveva fama di avere amanti nella cittadina, accecata dall'ira, lo accusò di stregoneria.La sua versione dei fatti fu che il canonico aveva inviato a lei e alle sue sorelle i demoni che si impossessarono del loro corpo. Così inizia un lungo processo, in cui Grandier non ebbe scampo, visto i numerosi nemici presenti nella città.Venne condannato alla tortura, durante la quale venne incoraggiato a svelarsi stregone (cosa che non accadde), e bruciato al rogo. Ma le possessioni non finirono con  la morte di quest'ultimo.Le orsoline continuarono a dare spettacolo in pubblico: arrivarono preti da diverse città della Francia per esorcizzarle.Alcuni, gli scettici, non credettero mai a queste possessioni e tra i preti ci furono anche quelli che si opposero a questi esorcismi pubblici.
Surin, un altro parroco, si distinse, invece per la sua totale devozione agli esorcismi della priora: voleva liberarla dai diavoli. Si convinse a tal punto da credere di essere lui stesso impossessato.

Quello che è interessante è che noi leggiamo la storia convinti che sia una pazzia, anche per quei tempi, far bruciare ,al rogo ,un uomo che era innocente e creder a delle isteriche che avevano una possessione di gruppo.Ma anche oggi, non siamo forse influenzati a nostra volta dalla maggior parte delle notizie che ci arrivano dalla tv??

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