La mia veterinaria ha preferito sterilizzarla durante questo periodo, perché gli organi sessuali interni diventano più palesi e la cervice si allarga, permettendo così un'operazione più facile.
Il calore delle gatte:
Le gatte vanno in calore a circa 6-7 mesi si riconosce dal loro comportamento:
- Hanno più voglia del solito di farsi coccolare e cercano in continuazione attenzioni e contatto fisico.
- Alternano mormorii a miagolii estenuanti. Il livello della loro voce diventa altissimo soprattutto nelle ore notturne.
- La gatta si rotola a terra spesso.
- Noterete che alza la parte posteriore del corpo, nell'atteggiamento dell'accoppiamento.
Ho notato che definiscono Febbraio il mese in cui le gatte vanno in calore. In effetti un motivo c'è: un po' il cambiamento climatico, che in questo mese, tende a farsi più mite, un po' che in genere le cucciolate sono in estate e le gattine crescendo tendono ad avere il primo calore tra i sei e i nove mesi. Nelle gatte di casa, in cui il microclima, grazie al riscaldamento è più costante tutto l'anno, potrebbe verificarsi un calore prima del tempo.
A differenza dei cani femmina, le gatte possono essere sterilizzate sia prima del primo calore, che durante il periodo del'estro.
Ho già citato in un altro post, che riporto qui: perché sterilizzare il gatto, ma ho una motivazione in più, ora che anche io ho una gatta femmina. Il calore non finisce con il cessare dei sintomi, già citati. Rimane latente e si manifesta sempre più spesso nella gatta che non viene né sterilizzata e tanto meno coperta. Quindi meglio non perdere tempo e affrettarsi dal proprio veterinario di fiducia.
Cosa fare, quando la gatta, torna a casa dalla sterilizzazione.
Devo ammettere che è stata una novità anche per me: Dora è la mia prima gatta femmina in assoluto. Anzi a dire il vero da molto piccola ne ho avuta una, ma ovviamente non mi ricordo nulla.
Per poter eseguire l'operazione il veterinario vi chiederà di tenere la micia a digiuno per almeno 8-10 ore. Se non riuscite è meglio dirlo, e si occuperà lui di mettere la micia a digiuno per diverse ore. Questo perché con l'anestesia totale, ovviamente necessaria in quanto viene effettuata una vera e propria operazione, il gatto può avvertire una forte nausea (nel caso in cui non sia stato tenuto a digiuno) e rimettere mentre si sta addormentando, rischiando così di morire soffocato.
In genere il veterinario tiene la micia una mezza giornata. Al vostro ritorno potrete trovare la gatta leggermente frastornata e con pochi punti sulla pancia. Dopo la sterilizzazione, il veterinario vi dirà di far assumere, per un tot di giorni, un antibiotico alla gatta.
Una volta arrivati a casa, se la micia è ancora intontita, mettetela al sicuro in una stanza piccola e protetta, lasciandole la lettiera e dell'acqua a portata. Meglio evitare il cibo per la prima notte, ma i gatti si regolano da soli. Potrebbe darsi che mangino con voracità e poi rimettano, non vi spaventate: è normale e a quel punto rimuovete il cibo per la notte.
Dora, che è stata operata durante l'estro, presentava ancora i sintomi del calore subito dopo l'operazione. Questo perché, pur non avendo più ovaie e utero, gli ormoni hanno bisogno di tempo per essere smaltiti totalmente. Nel giro di due o tre giorni, tornerete alla normalità.
Un'ultima annotazione:
Inutile dirvi di stare super attenti a non far uscire la gatta di casa durante il calore, se non intendete farle fare dei cuccioli. E anche in questo caso... Ci avete pensato bene? Volete correre il rischio di creare randagi? Sterilizzate!
Nota a piè pagina: oggi, 17 febbraio, è la festa del gatto! Auguri a tutti gli a-mici del mondo!
Nota a piè pagina: oggi, 17 febbraio, è la festa del gatto! Auguri a tutti gli a-mici del mondo!
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