Non c'è nemmeno bisogno di scambiarsi un'occhiata; gli occhi si fanno vivi, i bicchieri vuotati, gomiti sul tavolo e via.
Va sempre bene, la briscola in cinque. "
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2007.
Come mi ero promessa eccomi a sbirciare nel mondo del Bar Lume, del "barrista" Massimo, di suo nonno e dei suoi amici onnipresenti.
Il libro è carino, divertente e scorrevole. Molto veloce, punta sulle poche descrizioni e a far sorridere il lettore ma anche ad appassionarlo al caso, almeno quanto ci si appassionano i protagonisti.
Terminato questo, parto subito con il prossimo del Bar Lume!!
TRAMA:
Il Bar Lume è uno dei pochi locali aperti alle quattro e mezza del mattino, lo sa bene un ragazzo che fermatosi a far pipì vicino ad un cassonetto, in balia dei fumi dell'alcool, si ritrova faccia a faccia con il cadavere di una ragazza. Avendo il telefono scarico si reca da Massimo e chiede di poter far una chiamata. Dapprima la polizia non crede al ragazzo, che ubriaco, sembra stia facendo uno scherzo di cattivo gusto. Ma dopo che il "barrista" Massimo si è accertato con i suoi occhi, che il cadavere della ragazza realmente c'è nel cassonetto, la polizia arriva sul luogo e parte con le indagini.
A capo delle indagini c'è il commissario Fusco, in cui, i cittadini di Pineta, non hanno molta fiducia.
Ma si sa che le voci girano in fretta, soprattutto nel Bar Lume nel quale i quattro vecchietti portano voci e indizi che arrivano prima alle orecchie di Massimo che a quelle del commissario...
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