giovedì 2 novembre 2017

"La valle dell'orco" - Umberto Matino

"Appeso alla tettoia che copriva la grande vasca, il corpo del dottore era perfettamente immobile, irrigidito dalla morte. Il volto era scuro ma composto, e la rugiada della notte gli aveva inzuppato i vestiti."

NUMERO PAGINE: 338.
GENERE: Romanzo / Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Foschi Editore - 2007.

TRAMA:
Il dottor Aldo si era trasferito da circa un anno a Contrà Brunelli, una zona poco abitata della montagna vicentina. Aveva detto a Carlo, il suo unico amico ed affetto, che si trovava bene in quelle zone, lontano finalmente dalla città, tanto da voler comprare casa e aprire un mutuo lì.
Carlo era rimasto perplesso, ma conosceva le stravaganze dell'amico, per cui lo aveva supportato senza battere ciclo.
Ma ora, dopo un anno dal trasferimento di Aldo, Carlo si trova a dover capire cosa ha spinto il suo amico ad impiccarsi alla fontana fuori casa. Aldo era solo, è vero, ma non era il tipo di persona che si vuole togliere la vita.
Scopre anche di essere l'unico erede dei beni del medico, che consistono principalmente nel mutuo da sanare per quella casa in montagna. Carlo sa quanto importante fosse quella casa per Aldo, ed è proprio pulendo e mettendo in ordine le cose dell'amico mentre pensa e ripensa se farsi carico del mutuo che scopre un diario nascosto in una stanza della casa, scritto dal dottore. Un diario che spiega molte, moltissime, cose di quelle montagne vicentine e dei suoi abitanti.
Spiega anche che Aldo, da quando era venuto a conoscenza di certi segreti, era in serio pericolo...

Il mio commento:
Libro che mi è stato consigliato dal mio compagno. Anzi più che un semplice consiglio è stata una specie di imposizione travestita da indicazione di lettura...
La storia è bella, inutile negarlo. Soprattutto fa piacere leggere di posti che si conoscono o si sono sentiti nominare più volte, perché viene proprio voglia di visitare questi luoghi che appaiono molto suggestivi.
Purtroppo, a mio avviso, il ritmo del libro, soprattutto quello iniziale (le prime cento pagine) è molto, a tratti troppo, lento. Matino poteva sicuramente omettere qualche dettaglio, secondo il mio modesto parere. 
Quello che c'è di buono è che una volta avviata e impostata la storia è davvero trascinante e intrigante.
Posso consigliarlo.

"Pulvis et umbra" - Antonio Manzini

"<<Come si sta ad Aosta?>>
<<Non saprei>> fece Rocco.
<<Ah già, niente sai. E non è che tu e i tuoi uomini avete toccato e lasciato impronte?>>.
<<Assolutamente no, Michela, anche perché il morto sta in mezzo all'acqua. Difficile lasciare impronte.>>"

NUMERO PAGINE: 403.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Sellerio editore Palermo - 2017

TRAMA:
In questo nuovo capitolo, Rocco Schiavone, si trova a dover risolvere il caso di quello che sembra un omicidio di un trans, il cui corpo è stato abbandonato nel fiume. Purtroppo dietro questo omicidio si nascondono molte più persone, anche dai nomi importanti, corrotte e intoccabili di quello che inizialmente si poteva pensare.
Non solo. Rocco si trova anche a pensare agli amici di Roma, soprattutto a Sebastiano, la cui donna è stata uccisa proprio nella casa del vicequestore. Marina, ormai, gli appare sempre meno spesso, e la nuova vita ad Aosta sembra volergli regalare qualche soddisfazione. Peccato che nell'ombra e nella polvere ci sia sempre qualcuno o qualcosa in agguato, pronto a farlo ripiombare nell'infelicità.

Il mio commento:
Non appena esce un nuovo romanzo di Antonio Manzini mi precipito in libreria a vedere se è della serie di Rocco Schiavone. In generale li leggo tutti, ma quelli di Rocco li acquisto all'istante e in pochissimi giorni li divoro. Aggiungeteci che in questo caso mi sono anche fatta autografare il libro da Manzini in persona e il gioco è fatto! Gli ho anche detto che ormai di Rocco mi sono innamorata e non può assolutamente smettere di scrivere di lui!
Credo che questo, insieme a "07-07-2007", sia il libro più bello ed emozionante dell'intera serie. Vi sono molte parentesi della vita privata di alcuni personaggi, come quello di Caterina, ma si riesce a intravedere anche un lato tenero di Rocco nel momento in cui si affeziona davvero al suo giovanissimo e imbranato vicino di casa, Gabriele, adolescente sempre solo a casa che tenta di passare del tempo con il nostro vicequestore.
Insomma questo libro è una chicca che non potete perdervi!

"Una famiglia quasi perfetta" - Jane Shemilt

"Guardai l'orologio. Le due del mattino. Non l'avevo sentita rientrare. Provai un senso di nausea. Non aveva mai fatto così tardi. Cos'era successo?"

NUMERO PAGINE: 330
GENERE: Thriller.
PRIMA EDIZIONE: Newton Compton editori - 2015.

TRAMA:
E' ormai un anno che Naomi, la figlia sedicenne della dottoressa Jenny e del chirurgo Ted, è scomparsa. Sparita nel nulla. Nessuna traccia, nessun indizio sembrano spiegare quell'improvvisa assenza di Naomi.
Un anno fa, infatti, dopo aver recitato al teatro della scuola, Naomi non è più tornata a casa. I vestiti in camera sua non sono stati toccati... Che l'abbiano presa contro la sua volontà? Che l'abbiano ormai uccisa e sepolta da qualche parte?
Jenny non riesce a darsi pace e continua a pensare alla figlia che non ha più accanto. Ripensa ai momenti prima della scomparsa di Naomi: era diventata fredda e distante, lo aveva collegato a un momento particolare che tutti gli adolescenti passano: ma se invece fosse stato un segno? Se invece quel prendere le distanze da sua madre, quel tenere segreti nuovi con lei fosse un indizio fondamentale che se ne stava andando di casa per non fare più ritorno?

Il mio commento:
Ciao ragazzi! Ogni tanto faccio ritorno! 
Ormai la data della nascita della nostra bimba è vicinissima! Speriamo che vada tutto bene! 
Trascuro un pochino il blog perché sono davvero stanchissima! Ho sempre sonno e mi sembra che le ore non bastino mai... A parte questo sto bene, non vedo l'ora di conoscere la mia bambina!

Cambiando discorso ecco ciò che penso di questo libro:
si legge molto rapidamente, cosa abbastanza comune ai libri della casa editrice Newton Compton, poiché l'impaginazione e la divisione dei capitoli sono molto agevoli per il lettore.
La storia è scorrevole e abbastanza intrigante da consentire a chi legge di procedere in maniera costante. Nel suo genere è un libro che definirei "medio", senza infamia e senza lode, perché trovo che sia carino ma nulla di più. Mi sembra tanto il classico best seller destinato a durare nella mente per il tempo che lo si sfoglia e non appena lo si conclude lo si dimentica in fretta.
Posso consigliarlo a chi non ha voglia o la testa per letture troppo impegnative, ma non aspettatevi il libro del secolo.