mercoledì 30 settembre 2015

"Di[zion]ario erotico - manuale contro la donna a favore della femmina "- Massimo Fini

"E l'uomo è un bambino anche da adulto, mentre la donna è adulta anche da bambina."

NUMERO PAGINE: 215.
GENERE: "Manuale erotico"
PRIMA EDIZIONE: (Marsilio Editore) 2000.

Libro regalatomi da una persona molto importante, ma che bisogna prendere per quel che è: un manuale erotico visto dal punto di vista (oltretutto strabico) di un uomo. 
A parte il fatto che uno può essere d'accordo o meno con ciò che Fini dici, ci sono secondo me dei dogmi invalicabili oltre i quali uno non dovrebbe mai spingersi. Ad esempio, afferma, che le donne sono molto fisiche per quanto riguarda il sesso, mentre gli uomini decisamente mentali. Ahà, da quando? Prendiamo pure i cari vecchi film pornografici, secondo voi chi li vede maggiormente? Le donne? 
Alt. Facciamo un altro sciocchissimo esempio: quando un uomo vede una donna nuda, non gli viene subito l'istinto di toccarla, palparla e di fondersi con il suo corpo? Davvero credete che se una donna vedesse un uomo nudo, in un contesto poco romantico e senza particolari preliminari, gli salterebbe addosso? Ma anche durante il rapporto sessuale la donna si affida alla mente, il suo orgasmo non è puramente fisico. Forse però qui, entrambi i sessi sono allo stesso punto. 
Un'altra cosa che mi lascia perplessa è l'affermare che agli europei non piace il seno. Dì, sei serio Fini? Perché allora dalla notte dei tempi, gli uomini , allungano l'occhio (e se possono non solo) nella scollatura delle donne? 
Ecco, la cosa che mi lascia più basita è che secondo l'autore, l'atto sessuale, è per l'uomo una fatica che fa solo per compiacere la donna. Quindi se io, ipoteticamente o potenzialmente, ammazzassi di preliminari un uomo e poi mi tirassi indietro, senza concedermi, sarei una santa. Poi al massimo gli giro il tuo contatto, perché ipotizzo che potrebbe aver qualcosa da ridirti a proposito.
Ci sono anche cose giuste che dice: afferma che le donne sono forti ed emotive (due cose che specifica e sottolinea, essere fortemente differenti tra loro), che quando la donna chiude una relazione non torna indietro, perché è come se facesse un "reset" dell'uomo che si lascia alle spalle.

Quindi non saprei... ve lo consiglio? Uomini sì, perché noto che su Anobii i giudizi positivi si sprecano per questo libro... Amiche mie, se siete femministe incallite e volete arrabbiarvi leggetelo pure, ma a discapito vostro e del vostro fegato, se non siete incallite (perché chi tra noi non è un pochino femminista?) e volete prendere il libro per quello che è, una provocazione grande come una casa sulla donna, il suo corpo e il suo pensiero, leggetelo pure ma ricordando sempre che è un uomo che lo ha scritto.... Forse vi aiuterà anche a sorridere di certi pregiudizi e pensieri, che forse crede arguti nel giudicare noi femminucce, Massimo Fini.

Non scriverò la trama, perché è un manuale e ciò che avevo da dire, l'ho copiosamente elaborato! :)

"Vacanze in giallo" - Giménez-Bartlett, Malvaldi, Manzini, Recami, Robecchi, Savatteri.

"Dov'è che sei Cipolla? Dai non fare scherzi, che qui se ti perdi... poi chi glielo racconta alla mamma?"

NUMERO PAGINE: 292.
GENERE: Raccolta di racconti gialli.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2014.

Frase che ho scelto per voi, tratta dal racconto di Recami.
Come al solito vi metterò un piccolo commento accanto ad ogni trama.
Il giudizio globale del libro, invece, è semplicemente: GRANDIOSO. La miglior raccolta di racconti, che ho letto finora. Semplicemente da sganasciarsi dalle risate; anche la Giménez-Bartlett, che tendenzialmente non adoro, ha fatto la sua porca figura. Apprezzatissimi Malvaldi, Manzini (Rocco ti adoro), Recami (ho letteralmente pianto dal ridere). Savatteri poi ha creato l'uomo della mia vita. Ottima scoperta Robecchi.



TRAME:
"Una vacanza di Petra" - Alicia Giménez-Bartlett: Per compiacere il marito, Petra, porta al mare i suoi figli. Non sa che i ragazzi, attratti dal suo ruolo di ispettore, si mettono a spiare un presunto boss mafioso dell'albergo.
Carinissimo, mi piace molto l'idea di Petra, la non mamma per eccellenza, che si spoglia degli abiti ufficiali e si mette in gioco con i bambini. 
"Il tavolo" - Robecchi: Un uomo di successo è sul lastrico, da un giorno all'altro. Con l'aiuto di un amico e di un'improbabile collega, riusciranno a inventarsi il modo per riprendersi i soldi.
Milanese e cronicamente cinico, Robecchi, è stata una gradevolissima sorpresa per me.
"Rocco va in vacanza" - Manzini: E' sull'areo il nostro Rocco. Direzione Francia. Ma qualcosa non va. Benché tutti i clienti siano seduti ai loro posti, il volo viene continuamente rimandato. Inutile dire che il nostro vicequestore vuole andare a fondo alla questione. 
Manzini è sempre grande. Amo semplicemente Rocco.
"Il lato fragile" - Savatteri: Sapete come Saverio conosce Saleima? Beh, questo racconto ve lo confida... mentre ritorna nella sua Sicilia, Saverio riscopre i vecchi amici, i posti della sua infanzia e, inutile dirlo, gli viene affidato un viaggio da affrontare insieme a un prete di sua conoscenza.
Mi è piaciuto molto, soprattutto perché c'è, anche più di un pizzico, della vita privata di Saverio.
"Giallo a Milano (Marittima)" - Recami: Il nostro Amedeo è in vacanza con il nipote, o meglio, mentre la figlia se la spassa in un albergo di lusso a pochi metri da lui, il nonno si occupa del piccolo Enrico. Mentre sono in pineta, però, Enrico scopre due cadaveri di uomini nudi "uno sopra all'altro", ma quando la polizia è sul posto i cadaveri sono scomparsi...
Ragazzi, non finirete più di ridere. L'ho adorato.
"Aria di montagna" - Malvaldi:Il buon Massimo, per amore di Alice, si è fatto trascinare in montagna. Quando un cadavere viene ritrovato sulle piste da scii, esplode in Alice il suo spirito di commissaria... 
Malvaldi grazie.

lunedì 21 settembre 2015

Lenticchie stufate alla mediterranea

Eccomi di nuovo a propinarvi una delle mie ricettine. 
Le lenticchie sono davvero uno di quegli alimenti a cui un vegano e un vegetariano non può rinunciare. Io spesso, per pigrizia, le cucino insieme al riso (quelli che si trovano secchi in busta ma non prevedono l'ammollo), ma questa volta ho fatto le cose fatte bene. 
La ricetta è un pochino rivisitata, io vi metto l'originale, tratta dal mio fedelissimo "Cucchiaio Verde", e vi scrivo anche le mie modifiche, così voi potrete decidere liberamente e magari inventarvi qualche aggiuntina!

Ingredienti:
  • 200 g di lenticchie secche
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 4 cm di alga kombu (non l'ho messa, non l'avevo in casa.)
  • olio EVO
  • 1 pizzico di origano
  • 2 pomodori pelati (sostituiti con 1 latta di polpa pronta)
  • 1 cucchiaio di shoyu o di tamari
Preparazione:

Lavate e lasciate in ammollo in acqua con l'alga per circa 12 ore le lenticchie. Trascorso il tempo dell'ammollo, scolatele.
Tritate la cipolla e l'aglio sbucciati e affettati in un tegame con un paio di cucchiai d'olio e un pizzico di origano e poi versate nello stesso recipiente le lenticchie con dell'acqua sufficiente a coprirle e l'alga tagliata a quadrettini. Portate a ebollizione, abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e continuate la cottura per una ventina di minuti.
Al termine, unite i pomodori pelati e continuate la cottura per un'altra mezzora circa. Condite infine con dell'olio e insaporite con shoyu o tamari.

giovedì 17 settembre 2015

"Tu non tacere" - Fulvio Ervas

"Papà avrebbe voluto che tu studiassi, gli ho detto, No, papà avrebbe voluto che io fossi forte, ha risposto."

NUMERO PAGINE: 347.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Marcos y Marcos) Febbraio 2015

Ciao a tutti!!! Scusate l'assenza prolungata e le varie toccate e fuga ad intermittenza, ma è un periodo così: sono spesso in giro, dormo poco di notte e molto al mattino, mi dedico ancor meno alla lettura, cucino sì ma spesso spartanamente e solo per me stessa. Da qui la fiacchezza di dedicarmi un pochino al mio amato blog.
Preamboli a parte parliamo del libro: al di là dell'argomento che è, in effetti, interessante non ho gradito molto il metodo di scrittura. Chiarendo che il testo è diviso a capitoli, uno in cui parla Lorenzo, un giovane studente di medicina, e l'altro in cui a narrare è un suo ex professore, mi è rimasta indigesta la scrittura quasi automatica del ragazzo. Poco approfondito il testo, alcune parti con un marasma di parole, che per quanto può essere comprensibile avere un tornado di emozioni quando si parla della morte di un padre, ho trovato decisamente troppo slegato. 
Non so se consigliarvelo... 

TRAMA:
Lorenzo è un giovane studente di medicina. Dopo aver tanto studiato ha ripreso in mano le carte dell'incidente del padre. La sua morte è avvenuta in seguito all'incidente: poco dopo essersi scontrato contro un'altra macchina, il padre muoveva le mani. Eppure piano piano, in seguito agli interventi praticati dall'ospedale, il suo corpo ha smesso di lavorare.
E ora quello che Lorenzo si chiede è: se i medici lo avessero operato subito avrebbero potuto salvarlo?
In questa folle ricerca di incartamenti, diagnosi e cure mediche, Lorenzo chiede una spalla a un suo ex professore, dal momento che la madre non vuole rinvangare un dolore ancora così acuto. Aiuto, quello del prof, che si rivela essenziale.