mercoledì 27 maggio 2015

Il circolo del libro consiglia: Markus Zusak - "La bambina che salvava i libri"

" E' la storia di una di quei sopravvissuti - un'esperta nell'arte di essere lasciata indietro - che, fra le altre cose, riguarda:

  • una ragazza;
  • qualche parola;
  • un suonatore di fisarmonica;
  • alcuni tedeschi fanatici;
  • un pugile ebreo;
  • e un bel po' di furti;

Ho visto la ladra di libri tre volte. "

NUMERO PAGINE: 562, Compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo
PRIMA EDIZIONE: (Frassinelli) 2007.

Libro proposto da Jessica. Sono partita prevenuta riguardo a questo romanzo: avevo paura che fosse pesante, difficile da leggere e che avrei dovuto usare qualche mio trucchetto, della lettura intervallata con altri libri, per poterlo concludere.
Invece una meravigliosa sorpresa: il libro si legge bene, è vivo e pulsa tra le mani del lettore. Lo si finisce quasi mal volentieri perché non si vuole abbandonare la ladra di libri, si agogna un altro pezzetto ancora di storia, solo una piccola parte. Invece, dopo più di cinquecento pagine, la fine ti sorride inesorabile. La storia è conclusa e tu delusa, un po' ferita e dolorante, non puoi fare altro che accettare, incassare il colpo e ringraziare Zusak, per l'eccellente storia. 
Sono quindi lieta di dirvi: leggetelo, senza paura, perché è un libro che vale la pena di essere letto, una storia che vi sorprenderete di volervi raccontare, anche per non dimenticare il male.


TRAMA:
La morte ci racconta la storia della ladra di libri. E' lei, il nostro insolito narratore. Ci porta su un treno in cui si trova Liesel (la nostra ladra di libri), sua madre e il suo fratellino, che muore davanti agli occhi della sorella.
Dopo aver sepolto il fratello, Liesel, compirà il suo primo furto: troverà un piccolo libricino nero nella neve e lo custodirà nel viaggio. 
Viaggio che ha una conclusione amara, perché la madre lascerà Liesel presso una casa in un paese lontano dal suo. Decisione obbligata per la madre, moglie di comunista durante la Seconda Guerra Mondiale, se vuole salvare la vita della figlia. 
E' qui che Liesel passerà gli anni della guerra, almeno finché la morte non la sfiorerà ancora con le sue mani fredde.

mercoledì 20 maggio 2015

"Le anatre di Holden sanno dove andare" - Emilia Garuti

"La gente è fatta così, lo posso giurare sulla mia vita: non gliene frega niente a nessuno di come stai, ma solo di come stai male."

NUMERO PAGINE: 141.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Giunti) 2015

Domenica abbiamo fatto una grigliata tutti insieme, amici da anni, che si ritrovano di tanto in tanto tutti quanti. Bello, certo, meglio se fossero tutti vegetariani, ma vedete me ne farò una ragione. Ultimamente sono tante le cose che non capisco in generale, ma Hey!, va comunque tutto bene. 
Tornando a noi e alla famosa grigliata, arriviamo a casa di Francesco e un altro mio amico dice: - Micòl fermati lì. Guarda sul sedile passeggero che c'è una cosina per te!- -E' un ragno?- Sapete, fidarsi è bene ma i miei amici sono un sacco giocherelloni, -No, è una cosa bella.- Corro e trovo un pacchettino a forma di libro. Sono rimasta troppo contenta! Un regalo inaspettato, specie se è un libro, è la cosa migliore al mondo!
Comunque questa è la storia di questo libro! 
La storia al suo interno, invece, si legge in fretta, è carina, rapida e ho apprezzato molto il finale.
Lo consiglio a chi ha voglia di immergersi fino al collo nei casini di una ragazza per poi riemergere con un'espressione molto perplessa. 


TRAMA:
Will è una ragazza con parecchie preoccupazioni, meglio, sono i genitori ad avere preoccupazione sulla sua immediata vita futura. Infatti, sta trascorrendo l'estate dopo la maturità, a poltrire sul letto, incapace di agire e di affrontare la scelta dell'università.
La spaventa, e anche il fatto di ritrovarsi senza le sue amiche la spaventa. In realtà è terrorizzata dal non avere più certezze per il futuro, tanto da farla ibernare nel presente. Ed è per questo, infatti, che sta seguendo una terapia con una strizzacervelli. Anche se si diverte a prenderla in giro e a tentare di non raccontarle nulla di lei.

martedì 19 maggio 2015

Peter J. D'Adamo - "Mangia come sei"

"Ho quindi sviluppato una dieta personalizzata  per ciascun genotipo, enfatizzando i cibi e gli integratori che lavorano più efficacemente per ridurre al silenzio alcuni geni e aumentare il volume degli altri, determinando una salute, un peso e una vitalità ottimali. Dal momento che ogni funzione del nostro organismo ha origine dai geni, la medicina genetica è la forza più profonda e duratura che abbiamo a disposizione per cambiare in modo positivo nel tempo e il modo più sicuro per mantenere i vantaggi acquisiti."

NUMERO PAGINE: 280, compresi i Ringraziamenti
GENERE: Saggio sull'alimentazione.
PRIMA EDIZIONE: (Sperling & Kupfer Editori S.p.A.) 2008.

Saggio sull'alimentazione. Forse l'unico che io abbia letto finora. Mi ha spiegato un sacco di cose: cosa sono i genomi, come sfruttare al meglio i nostri geni, quali zittire e a quali dare parola. Insomma un libro che inquadra in maniera mirata ciò che fa bene e ciò che non fa bene al nostro corpo. 
Poi decidere di seguire una dieta di questo tipo è tutta un'altra storia, come ben sapete io e le diete andiamo a braccetto solo per periodi brevi, ma se si vuole migliorare, una possibilità è da dare a questo libro. 
Lo consiglio a chi non ha voglia di togliere delle cose alla propria dieta, ma a chi invece decide di cambiare il proprio modo di mangiare. 

Cosa troverete in questo libro:

  • Una rapida introduzione alla medicina naturalista del professore D'Adamo e di cosa lo ha portato a studiare i geni e l'alimentazione.
  • Un'analisi dei sei genomi in cui ognuno di noi viene classificato: il Cacciatore, l'Esploratore, il Raccoglitore, il Guerriero, il Nomade e l'Insegnante.
  • Un test accurato, che potrete svolgere in poco tempo, che vi classificherà in uno dei sei genomi.
  • La descrizione approfondita e una dieta accurata per ogni diverso genoma.
A proposito... Io sono un' Esploratore. Buona lettura. 

lunedì 18 maggio 2015

Sformato di fagiolini

Eccomi qui! Ultimamente compro la verdura dal papà di un'amica cara, che conosco praticamente da sempre. Quindi mangiamo, di conseguenza, prodotti più di stagione. Mi sono ritrovata con un chilo e qualcosa di fagiolini. In genere li faccio sempre con il pomodoro, ma come sapete, sono sempre alla ricerca di nuove idee. Sfogliando "Il cucchiaio verde" trovo questa ricetta che sembra deliziosa. 
Il profumo che aleggiava in casa era paradisiaco!
Dopo aver portato in tavola lo sformato, mi accorgo che non è solo un'impressione ma che questa ricetta è davvero buonissima. E' facile, può essere considerato un pasto completo ed è anche sana. 
L'unica modifica che ho fatto è stata sostituire il formaggio Grana con un formaggio tipo Emmental, che ho trovato più delicato e più di nostro gusto.

Ingredienti:

  • 400 g di fagiolini già puliti
  • 150 g di grana grattugiato
  • 2 uova
  • timo e origano
  • pan grattato quanto basta
  • sale e olio d'oliva qb
Preparazione:
Dopo aver bollito i fagiolini in acqua salata, almeno fino a quando tastandoli con la forchetta sono morbidi, spadellateli in una padella con un filo d'olio.
Preriscaldate il forno a 180°.
In una terrina sbattete le uova, aggiungete le erbe aromatiche, il formaggio e infine i fagiolini. Mescolate bene il tutto e aggiungete qualche cucchiaio di pan grattato e girate ancora. 
Prendete una teglia e adagiate sul fondo un cucchiaio d'olio, rovesciate l'impasto di fagiolini e spolverate ancora con il pan grattato.
Cuocete in forno per circa 30 minuti e servite.

martedì 12 maggio 2015

Torta yogurt e frutti di bosco

E' da un po' che non vi propongo qualche ricetta: un po' per la dieta, un po' perché non ho avuto fisicamente molto tempo per scrivere sul blog... Insomma mi sono persa! 
Ho qualche ricettina in arretrato e non preoccupatevi che piano piano le recupero. Iniziamo con questa, però, perché oltre ad essere una torta buonissima, che abbiamo pensato io e mia mamma, è anche sana e con poche calorie. Quindi è un lusso che potete concedervi! 
Buona, rapida e semplice! Tre ottimi motivi per poterla cucinare anche voi! Se ancora non bastasse contate che è anche fresca... Che in questi giorni di primo caldo è una goduria!

Ingredienti:

  • 1 rotolo di pasta frolla pronta
  • frutti rossi (mirtilli, more, fragole, lamponi) qb
  • 1 cucchiaio di miele
  • 200 g di yogurt greco magro
  • legumi secchi per la cottura della torta (io tengo da parte alcune lenticchie secche)

Preparazione:
Stendete il rotolo di pasta frolla e bucherellatene il fondo. A questo punto mettetelo in una tortiera con la sua carta da forno e adagiatene un foglio anche sopra alla pasta frolla e mettete i legumi secchi. Cuocete in forno a 180° per circa 20/25 minuti, estraendo i legumi secchi dopo un quarto d'ora circa. 
Lasciate raffreddare la pasta frolla, stendete sopra lo yogurt, fate sgocciolare il miele e adagiate i frutti rossi a vostra scelta.
Mettete il tutto nel frigorifero per almeno un'ora e servite.

"La casa dei sette ponti" - Mauro Corona

"Non  possiamo farla passare per nessun motivo. Se vuole entrare in questa casa, c'è un solo modo: deve prima attraversare a piedi i sette ponti. Uno dopo l'altro. Può farlo quando vuole , anche fra un anno o due , sappia però che solo dopo aver passato i sette ponti potrà metter piede qua dentro."

NUMERO PAGINE: 63.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Narratori Feltrinelli) Luglio 2012.

Libro preso in biblioteca. In realtà, non sarei andata a scegliere qualcosa di Corona, per il semplice motivo che non mi ispirava.
Un amico mi ha messo curiosità addosso riguardo a questo scrittore, allora sono andata in biblioteca e ho preso il libro di Corona più breve che avevano.
Però l'ho trovato molto carino, leggero ma al tempo stesso commuovente, un libro con la convinzione di voler far apprezzare le persone che ci amano per prime. Si legge in un'oretta scarsa ma è destinato a rimanere nei ricordi.
Io ve lo consiglio se volete leggere qualcosa di dolce, veloce e bello allo stesso tempo.

TRAMA:
Un ricco commerciante di seta passa spesso nei pressi di una zona boschiva con la sua auto. E' da parecchio che vede una casa che ha i tetti coperti con dei teli multicolore e i comignoli che buttano fuori fumo sia in estate che in inverno. Spesso si è chiesto chi viva all'interno di quella casa, ha cercato di immaginare i suoi abitanti più volte.
Un giorno la curiosità lo spinge ad inoltrarsi nei pressi della casa e a bussare alla porta, non ottenendo risposta spinge l'uscio e lo trova aperto. Di fronte a lui due vecchietti sull'ottantina. Gli dicono che potrà accedere all'abitazione solo una volta superati i sette ponti, nei dintorni della casa, a piedi.

lunedì 11 maggio 2015

"La crisi in giallo" - Fantini e Pariani, Malvaldi, Manotti, Manzini, Recami, Savattieri

"<< Come si riduce la gente a rubare ai cadaveri... >> sentenziò l'agente salendo in macchina sotto una pioggia leggere ma insistente.
<<La questione è posta male, Italo>>. Rocco si accese una sigaretta. <<La domanda corretta è un'altra: come si può ridurre  la gente a costringerla a rubare ai cadaveri?>>"

NUMERO PAGINE: 285.
GENERE: Raccolta di racconti gialli.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2015.

Questa raccolta mi è piaciuta, nel suo insieme, e la consiglierei. Come al solito preferisco commentarvi racconto per racconto ciò che penso. Eccoli qui tutti e sei.

RACCONTI:

"L'anello mancante" - Manzini: Nel nuovo commissariato in cui è stato trasferito, il vicequestore Rocco Schiavone viene chiamato per un caso strano: al cimitero, durante lo spostamento di una donna da una tomba ad un'altra, si scopre il cadavere di un uomo posto sopra la bara della prima.
Racconto carino e scorrevole, Manzini mi delizia sempre con il suo modo di scrivere affettato e ironico. Penso che andrò a riprendere l'intera serie delle scene del crimine in cui indaga il simpatico vicequestore.
"Il fatto viene dopo" - Savattieri: Uno scrittore viene contattato da un amico per un favore: vorrebbe che scrivesse un libro sul fatto che è stato licenziato dalla ditta in cui lavorava, per spaventare il suo ex capo. Ma non è l'unico a cui dovrebbe fare un favore...
Un piacevole scoperta anche Savattieri che mi ha fatto sorridere e riflettere con questo suo piccolo e godibilissimo racconto. Promosso.
"Chi ha il pane non ha i denti chi ha i denti non ha il pane" - Recami: Nelle case di ringhiera c'è un po' di tumulto: la signora Maffei-Ferri è caduta da una scala, ma è dichiarata invalida e incapace di camminare all'ASL e quindi non si può presentare in un ospedale italiano, un'altra famiglia è con l'acqua alla gola perché il marito è rinchiuso in un centro per alcolisti e la madre fa fatica a mantenere i figli, un inquilino decide di punire il padrone di un cane che imbratta la sua amata macchina. Come si risolveranno tutte queste situazioni?
Recami è piacevole e scorrevole. Lo leggo sempre con tanto entusiasmo e ogni volta non rimango delusa. 
"Operazione Raskol'nikov" - Fantini & Pariani: Dopo essere rientrata da scuola, Mirella, aspetta suo marito che è stato convocato in commissariato per la morte di una vicina di casa, che aveva ben poche simpatie. Chi è il colpevole?
Carino! Non conoscevo questi scrittori ma ho trovato il loro modo di scrivere delizioso. I dialoghi e alcuni pensieri in dialetto milanese, poi, sono stati di grande effetto e mi hanno ricordato il modo di parlare dei miei nonni.
"Libera concorrenza" - Manotti: Uno dei dirigenti di spicco di un'industria francese, viene fermato in aeroporto a New York e imputato con diversi capi di accusa. Quali decisioni possono portare a compiere la fame di soldi e il potere?
L'unico racconto che mi ha annoiata... Non mi è piaciuto, non l'ho capito (mio limite personale nel comprendere l'economia e i giochi di potere che ci stanno sotto) e ho faticato a leggere queste poche pagine.
"Non si butta via nulla" - Malvaldi: Il commissario Alice Martelli, che ormai fa coppia con il nostro Massimo proprietario del BarLume, è chiamata ad indagare sulla morte di ventidue maiali, uccisi per avvelenamento.
Come al solito, Malvaldi rimane tra i miei preferiti. In più questa volta sono riuscita ad intuire il finale! 

giovedì 7 maggio 2015

"Alla fine John muore" - David Wong

"(...) credo che io e Dave abbiamo la capacità di sbirciare nell'inferno. Solo viene fuori che  l'inferno è proprio qui, ci attraversa, ci circonda, è dentro di noi come i microbi che pullula nei nostri polmoni, nelle viscere e nelle vene."

NUMERO PAGINE: 500.
GENERE: Romanzo horror / splatter
PRIMA EDIZIONE: (Fanucci Editore) 2014.


Libro che ho richiesto in biblioteca. Lo avevo scorto in libreria e mi aveva subito ispirato, un po' dal titolo, un po' dalla sezione in cui era posto, un po' dall'irresistibile e simpaticissima anticipazione nella copertina, ho deciso di dargli una possibilità. 
Dal titolo si potrebbe pensare che sia già raccontato tutto: alla fine John muore. Sì, ma nemmeno poi del tutto e nemmeno così tanto.
Il libro non è male, però non è nemmeno quello che mi aspettavo. Tutta questa faccenda delle realtà parallele non mi convince per niente. Nemmeno i ragni giganti, che fanno a pezzi gli uomini, si può dire che mi siano piaciuti. Non so, forse mi è piaciuta la storia, diversa dal solito, il fatto che crea una tensione notevole nel lettore, ma non riesco ad affermare che sia un ottimo libro. 
Ve lo consiglio se amate mondi paralleli, storie di droghe (ma non veramente droghe) impazzite e gente che si vuole impossessare della terra.

TRAMA:
Dave e John hanno assunto una droga molto particolare: la salsa di soia. Questo, il nome con cui viene chiamata. E' diversa dalle altre droghe, infatti quello che la salsa di soia fa è conferire una sorta di potere extra sensoriale. Una volta assunta, infatti, le persone vedono cose che le persone comuni non riescono a scorgere, sentono discorsi che altri non percepiscono nemmeno.
C'è un però: la prima volta che John assume la salsa di soia ad una festa, tutti quelli che l'hanno presa con lui, muoiono. E così per salvare la vita di John, anche Dave è costretto ad assumerla, per poter capire come è andata questa storia, che ha dell'assurdo e sconfina ai margini della realtà e del nostro mondo.

lunedì 4 maggio 2015

"Io non ho paura" - Niccolò Ammaniti

"In fondo a quel buco c'era un bambino.
Era steso su un fianco. Aveva la testa nascosta tra le gambe.
Non si muoveva.
Era morto.
Sono rimasto a guardarlo per non so quanto tempo. C'era anche un secchio. E un pentolino.
Forse dormiva.
Ho preso un sasso piccolo e gliel'ho tirato. L'ho colpito sulla coscia. Non si è mosso. Era morto. Mortissimo. Un brivido mi ha morso la nuca. Ho preso un altro sasso e l'ho colpito sul collo. Ho avuto l'impressione che si muovesse. Un leggero movimento del braccio. "

NUMERO PAGINE: 219.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Giulio Einuadi editore) 2001.

Libro acquistato al mercatino dell'usato per 1,50 €. Forse lo avevo già letto, o forse ricordavo molto bene il film pur avendolo visto molti anni fa. 
Perché se c'è una cosa che questo libro sa far bene è quella di farsi ricordare. Entra come una siringa nel cuore, quasi senza dolore, ma ti tocca proprio lì. Dove fa più male, dove le mezze verità si sfidano con la fantasia, quasi a voler scommettere quale sia più vera e triste. 
La forza di Ammaniti sta nel sorprendere il lettore, di metterlo sotto shock, di dargli la possibilità di capire che il male esiste, ma anche il coraggio. Quello bello, vero e innocente del piccolo ma grande Michele. L'unico, che sembra avere un pizzico di saggezza e forza, lui che fa promesse e lotta per mantenerle. Anche se fanno male, anche se gli sgretolano il cuore, anche se lo portano a disubbidire e a mettersi in pericolo. 

TRAMA:
Michele è a giocare con sua sorella Maria e gli amici di Acqua Traverse, un paese così piccolo da avere solo quattro case. Come al solito stanno facendo una scommessa, e a causa della sorellina Maria, Michele arriva ultimo in cima alla collina e gli tocca fare penitenza.
Sono molto lontani da casa, ci sono arrivati con le biciclette attraverso i campi deserti; gli adulti sono tappati in casa perché il caldo è famelico, secca la bocca in un attimo.
Michele per penitenza deve entrare in una vecchia casa abbandonata, salire al primo piano e sporgersi per saltare su un albero. Ma la casa è vecchia, cade a pezzi, il pavimento si frantuma e Michele cade su un materasso appoggiato su un buco. Non riesce a resistere alla curiosità: sposta il materasso e vede un corpo. Il corpo di un bambino. Diventa subito il suo segreto, ma non sa che è un segreto che condivide anche con altri: quel bambino non è lì per caso.