giovedì 15 dicembre 2016

"Storie di Natale" - Calaciura, Camilleri, Cataluccio, Giménez-Bartlett, Manzini, Recami, Stassi

"Stava appropinquandosi il Natale e Felice, uscendo dalla metropolitana e percorrendo i pochi metri che lo separavano dall'ingresso del palazzo, si disse che sarebbe stato simpatico addobbare, con lucine e palline colorate, tutte quelle piante abbarbicate al cemento fino al ventesimo piano. L'idea di andare a lavorare dentro una specie di enorme albero natalizio gli dava una malinconica euforia, come quando da ragazzino aspettava l'arrivo dei regali, sapendo con certezza, ormai da diversi anni, che non sarebbe stato Babbo Natale a portarli."

NUMERO PAGINE: 299.
GENERE: Racconti natalizi.
PRIMA EDIZIONE: Sellerio editore Palermo - 2016

I RACCONTI:
Camilleri - I quattro Natali di Tridicino: E' la storia di Tridicino, tredicesimo figlio di una famiglia siciliana, che ama il mare. I quattro Natali sono quelli più significativi della sua vita.
La storia è carina e significativa. Purtroppo sono insofferente alla scrittura completamente dialettale di Camilleri.
Calaciura - Santo e Santino: Santo il fratello più grande, sulla sedia a rotelle ha problemi mentali, Santino il più piccolo ha sempre aiutato il fratello volentieri, ma con l'adolescenza e i primi amori, diventa insofferente alle debolezze di Santo. Una storia che ho sentito spaventosamente reale. Ho compreso la sofferenza di Santino nell'avere un fratello problematico e che richiama totalmente l'attenzione su di sé. Non era una storia che mi aspettavo di leggere in questa raccolta di Natale.
Manzini - Babbo Natale: Enzo è stato lasciato da Monia, quella pensava fosse la donna della sua vita: bellissima e irraggiungibile. Enzo è anche senza un soldo, perché fa la comparsa nei film, ma il suo carattere lo fa sempre buttare fuori dal set. E' vedendo i Babbo Natale appesi ai balconi che gli viene l'idea, folle, di arrampicarsi a casa dei ricchi e rubare. Così forse riuscirebbe a riconquistare Monia. Ma la magia del Natale farà giustizia. Forse la mia preferita: un po' di sano umorismo, di leggerezza, di assurdo natalizio che adoro. Un pochino di rammarico per non aver letto di Rocco.
Stassi - A poco a poco tutto torna al Monte dei pegni: Un carico di carcerati su una nave, in balia del maltempo, nella notte di Natale. Uno in particolare, tramite la sua memoria, ci racconta la sua storia. Molto triste. Non mi è piaciuto.
Cataluccio - La metamorfosi del Natale: Felice è stato incaricato, a sole due settimane dal Natale, di organizzare una cena aziendale per il giorno della Vigilia. Ogni ristorante è pieno. Senza contare che Felice ha promesso alla sua ragazza di passare quella stessa sera con la famiglia di lei. Sembra tutto compromesso, quando entra casualmente in un ristorante greco che lo trasporterà molto lontano da Milano. Racconto molto confusionario. Troppa carne al fuoco per poche pagine?
Recami - Natale con i tuoi: L'areo low cost da Bologna a Palermo è stato annullato per maltempo. Lo scontento regna sovrano in questa Vigilia di Natale, tra i passeggeri, che dopo parecchio vengono imbarcati su un bus con direzione Firenze. Ma a metà strada non si può più proseguire per via della grossa nevicata in autostrada. Carino!! Un po' di spirito natalizio si infiltra in una pessima situazione e la rende sostenibile!
Giménez-Bartlett - Natale d'ottobre: Un papà che abita lontano dalla sua bimba. Improvvisamente si trova senza di lei a Natale, perché la sua mamma non la lascia partire per un virus. Si trova da solo, ma gli bussano alla porta: è una ragazza, una testimone di Geova, che anche senza festeggiare, gli fa compagnia con le sue idee, durante questa sera. Un racconto amaro ma che si tinge di tinte dolci. 

Commento complessivo:
Mi aspettavo un libro più in giallo, ma quest'anno la Sellerio ha optato per una soluzione diversa. Non dico che non sia un bel libro, tiene compagnia, ma sceglierei la raccolta di gialli in ogni caso.

mercoledì 14 dicembre 2016

Come comportarsi se il gatto non rientra in casa.

Io, gattara dalla nascita, dichiaro di essere entrata in panico, anche se sapevo come comportarmi, quando non ho visto Dora in giardino.
Il fatto è che ultimamente, andava e veniva dai giardini dei miei vicini, ma non appena la chiamavo, tornava subito a casa.
Martedì 29 novembre, nonostante urlassi come una pazza, Dora non è tornata a casa. Non vi dico che notte abbiamo passato: io non finivo più di piangere, continuavo a controllare la finestra, svegliavo Dario ogni momento per chiedergli se non sentisse anche lui miagolare.
Ecco ciò che bisogna fare:
1. Cercare, cercare e cercare. Soprattutto di notte. Se il vostro gatto di casa è scappato, sicuramente di giorno starà rintanato per via del rumore e del traffico. Meglio uscire quando la zona è tranquilla, con del cibo a portata di mano.
2. Allertare i vari gattili e canili della zona subito. Io ho immediatamente comunicato all'Enpa lo smarrimento di Dora, loro l'hanno pubblicata su Facebook, e hanno aggiunto che gatti incidentati con le sue caratteristiche non ce n'erano stati.
3. Controllate sotto le macchine e chiedete ai vicini di aprirvi garage e cantine, La curiosità dei gatti è famosa e può essere che dopo essere entrati in questi luoghi, siano rimasti chiusi dentro.
4. Appena potete fate dei volantini (potete prendere spunto dal mio che ho pubblicato due post fa) e attaccateli nel raggio di un km da dove il micio si è smarrito. Noi ne abbiamo affissi 120. Condividete il volantino sui principali social e sulle pagine dedicate alla sparizione di gatti. Fate anche dei bigliettini da infilare nella buca delle lettere delle persone, dicendo se gentilmente possono aprire il garage o la cantina e controllare che non ci sia il micio.
5. Anche se è brutto, controllate i cigli delle strade. Potrebbe darsi che un micio NON abituato all'esterno e spaventato da un cane che lo insegue o qualcuno che lo vuole prendere si lanci in mezzo alla strada e faccia una brutta fine.
6. Chiedete ai negozianti nei dintorni di esporre il vostro manifesto, visto che passa tanta gente.
7. PARLATE con le persone. Anche se avete messo mille volantini, chiedete se hanno visto un gatto e mostrategli la foto. Raccomandate lori di NON tentare di prendere il micio se lo vedessero, si spaventerebbe nella maggior parte dei casi, scapperebbe e le ricerche ricomincerebbero da capo, e di chiamarvi immediatamente.
8. Contattate le gattare della zona che hanno colonie feline e chiedete loro se hanno visto un gatto nuovo mangiare con i suoi abitudinari.
9.Pensate alle cose più improbabili, non ragionate come persone, ma come gatti. Cercate di vedere se nella zona ci sono buchi nelle reti, o piccoli sentieri seminascosti e seguiteli.
10. Non perdete MAI la speranza, la vostra speranza tiene in vita il gatto. Io ho cercato Dora con la febbre a 39 e la bronchite. Ho avuto dei momenti di sconforto e di apatia terribile, ma non ho smesso di cercarla.

Alla fine una signora mi ha chiamata dicendomi che la mia Dora era appena arrivata nel suo garage, Non finivo più di piangere dalla gioia, quando l'ho riabbracciata. E' stato il regalo di Natale più bello della mia vita.
Questo dimostra quanto importanti siano stati i miei manifesti, non sottovalutateli!!! La signora ha visto la foto e l'ha riconosciuta subito!! Non smettete di sperare, non smettete di cercare. Ci sono gatti che vengono trovati dopo mesi, altri dopo anni!
Non sono storie inventate, sono vere!
Non giudicate male uno che perde il suo gatto: i mici per loro natura sono curiosi e attivi, e anche se sterilizzati, può darsi che seguendo una preda o una traccia olfattiva interessante, si perdano. Può succedere a tutti, possono farvela sotto il naso in pochi istanti. Non sentitevi in colpa, non sono scappati per farvi un dispetto o perché non vi vogliono bene, ma solo perché hanno una natura curiosa molto forte.
Cercate, cercate!!! In bocca al lupo!!!

domenica 11 dicembre 2016

Ciao ragazzi!!!
Vi comunico che Dora è rientrata ieri, dopo undici giorni di vagabondaggio.
Ci ha chiamato una signora per avvisarci che era nel suo garage! Ho pianto lacrime di gioia appena l'ho vista!!
Vi scriverò tutta la storia con più calma!!

Miao a tutti!!

mercoledì 7 dicembre 2016

Dora torna a casa!!!!

Ciao ragazzi.
Purtroppo sono otto giorni che Dora non torna a casa. Dire che sto vivendo a metà, dilaniata dal dolore, è dire poco.
Ho messo appelli sui social e dai veterinari, ho contattato l'enpa, ho affisso circa 100 manifesti, in cui scrivevo che offrivo ricompensa. .. ma niente. La mia adorata micina sembra svanita. Mi hanno fatto qualche segnalazione, ma purtroppo nulla. Quando io arrivo in zona, la gatta, non si palesa mai.
Sto malissimo. Vi lascio il volantino di Dora anche qui.

lunedì 28 novembre 2016

"Maigret e il cane giallo" - Georges Simenon

"E' difficile ripercorrere con rigoroso ordine cronologico l'andirivieni che ha seguito quella scena. Il doganiere si avvicina all'uomo sdraiato, un po' rassicurato dalla presenza del cane, un bestione giallo e ringhioso. C'è un lampione a gas a otto metri. Dapprima il funzionario non vede nulla di anormale. Poi nota che c'è un buco nel soprabito dell'ubriaco dal quale fuoriesce un liquido spesso.
Allora corre all'Hotel de l'Amiral. Il caffè è quasi vuoto. Appoggiata con i gomiti alla cassa, un'inserviente. Accanto a un tavolino di marmo, due uomini stanno finendo il loro sigaro, seduti con la testa all'indietro e le gambe allungate.
<<Presto!...Un delitto...Non so...>>"

NUMERO PAGINE: 150
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Oscar Gialli Mondadori - Dicembre 1988.

TRAMA:
Il libro si apre con un delitto in piena notte: un uomo viene ferito allo stomaco da un colpo di arma da fuoco in una via buia. Quando un doganiere accorre, accanto al corpo c'è un enorme cane giallo.
Ed è il cane giallo che si trova davanti, Maigret, una volta arrivato in questa piccola cittadina.
Mentre indaga sul delitto, Maigret, si troverà sempre accanto questo cane giallo.
Il caso è ben strano: l'uomo che è stato colpito dal proiettile è molto buono, ed è conosciuto in tutta la città per questa sua caratteristica. Anche gli amici che giocavano a carte con lui, al bar, poco prima che fosse ferito, sottolineano la cosa.

Il mio commento:
Un buon libro!
La grande forza di Simenon, nel rapire l'attenzione del lettore, è qui totalmente espressa. La storia è credibile, l'ispettore più umano e attento che mai ai dettagli e alle varie testimonianze raccolte.
Un Maigret fuori sede, invitato a lavorare con un giovanissimo investigatore al suo primo caso. Consigliato, anche per il simpatico inserimento del cane giallo nella storia.
Ma non vi ci affezionate troppo.

"La chiusa n.1" - Georges Simenon

"<<Stia a sentire, commissario. Le dirò una cosa importante e le consiglio di tenerla bene a mente, se vuole che andiamo d'accordo. Nessuno ha mai fatto il furbo con Mimile! Mimile sono io. Mi chiamavano così quando avevo soltanto il mio primo rimorchiatore, e ci sono dei guardiani di chiuse, nella Haute-Marne, che ancora oggi mi conoscono con questo nome. Capisce che cosa voglio dire? Io non sono più stupido di lei. In questa storia, sono io che pago! Sono io a essere stato aggredito! Sono io che l'ho fatta venire qui!>> Maigret non batte ciglio, ma per la prima volta dopo tanto tempo si rallegrò di trovarsi davanti un personaggio che valeva davvero la pena di conoscere."

NUMERO PAGINE:140.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: gli Adelphi - 1998.

TRAMA:
Il vecchio Gassin, dopo aver bevuto per parecchie ore di seguito, si avvia verso la sua chiatta, ma ubriaco cade in mare.
Subito la notte è piena di grida e di persone che soccorrono il vecchio. Ma non è il solo ad essere recuperato, il vecchio Gassin: vi è infatti un altro corpo, sulla chiatta, ora disteso. E anche se è gravemente ferito alla schiena, l'uomo si riprende. Altri non si tratta che di Emilé Ducrau, uomo che possiede molte barche e che è a capo della maggior parte degli uomini presenti sulla chiatta.
Verrà chiamato il commissario Maigret, ad indagare sul caso. Si troverà, purtroppo per lui, a interrogare persone reticenti e che riempiono il paese di silenzi.
L'unico che si presta ad aiutare le indagini è, appunto, Ducrau, che però non è un uomo facile: maltratta tutti quelli che ha intorno.
Il caso si infittisce quando vengono trovati impiccati, Jean, il figlio di Ducrau e l'aiuto-guardiano della chiusa.

Il mio commento:
Finalmente, dopo giorni che ero totalmente impantanata con un libro che vorrei scagliare fuori dalla finestra, ritrovo il mio commissario preferito: Maigret.
Come al solito, non si sbilancia mai ad arguire fatti o a fare deduzioni, ma lascia che sia il tempo e la sua intelligenza, mischiati ai tanti interrogatori a dargli la risoluzione del caso.
Ho trovato questo libro scorrevole e la storia molto ben descritta.

mercoledì 23 novembre 2016

Zuppa di cipolle

Ragazzi!!
Non sono morta! E' che ho lavorato per una settimana da Sisley, e avevo ancora mille cose da sistemare, dopo il trasloco. Poi io e Dario non ci vedevamo più e abbiamo deciso che era meglio per la coppia e per me, un lavoro da impiegata che tra parentesi, come sapete, sono.
Vabbè è stata un'esperienza bella, nonostante tutto. Certo è che le commesse non hanno, praticamente, una vita: lavorano tutti i week end, hanno dei turni sballati e molto lunghi e fanno degli orari assurdi. Senza contare tutte le richieste improbabili della gente.
Ma comunque, se siete sole e non avete famiglia è sicuramente una bella esperienza.
Bando alla ciance, oggi facciamo un piatto a dir poco delizioso!
Tipica ricetta francese, sarebbe ottimo utilizzare, nella ricetta, del formaggio tipico della Francia e la baguette. 
La ricetta originale vorrebbe il brodo di manzo, ma da vegetariana ho virato su quello vegetale!
Pronti a cucinare?

Ingredienti: 
(per due persone se lo servite come piatto principale, se fate anche un secondo, per quattro)

  • 500 g di cipolla dorata
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 baguette
  • formaggio da grattugiare, meglio se stagionato
  • 50 g di burro
  • olio EVO
  • sale e pepe

PREPARAZIONE:
Dopo aver lavato le cipolle, tagliatele a fette molto sottili. Preparate un soffritto di burro e tre cucchiai d'olio in una padella capiente e poi adagiate le cipolle. Cuocetele a fuoco basso per dieci minuti, ma non fatele mai diventare dorate, mescolatele spesso.
A scelta potete aggiungere del vino, e farlo sfumare a fuoco vivace.
A questo punto aggiungete lentamente il brodo e fate cuocere le cipolle, aggiustando di sale e pepe, a fuoco medio, per circa trenta minuti.
Intanto che la zuppa cuoce, tagliate la baguette abbastanza sottilmente e abbrustolitela (se non avete la baguette in casa, va bene anche del pane che si presti a diventare una sorta di bruschetta).
Quando le cipolle saranno finalmente cotte, prendete delle piccole terrine di terra cotta e versate la zuppa nei recipienti. Mettete sopra le fette di pane abbrustolito e infine grattugiate il vostro formaggio.
Infornate per pochi minuti con il forno al massimo, finché il formaggio avrà fatto una bella crosticina dorata.
Buon appetito!




"Laura di Rimini" - Carlo Lucarelli

"Laura di Rimini si tocca l'interno della guancia con la punta della lingua, prima di mordicchiarselo con i denti. Anna di Pesaro si attorciglia i capelli con un dito, un lungo ricciolo nero attorno a un indice, stretto come un anello. Paola di Ferrara tiene la schiena dritta, la nuca appoggiata al vetro della bacheca con gli appelli degli esami, le labbra mute che si muovono veloci sui nomi dei principali esponenti della Scapigliatura Milanese, corso monografico di Italiano II, Lettere Moderne, prof. R. Creberghi, studenti compresi tra la Le la Z. "

NUMERO PAGINE: 82.
GENERE: Thriller.
PRIMA EDIZIONE: Mondolibri - Aprile 2004.

TRAMA:
Laura è una semplice studentessa universitaria, finché non uccidono la sua professoressa di italiano e scambia il suo zainetto nero con quello della sua insegnante, durante una visita a casa di quest'ultima, pieno zeppo di droga.
Allora Laura diventerà una ragazza in fuga, sempre attenta a dove andare e di chi fidarsi, ma con la voglia di riconsegnare la droga nelle mani del legittimo proprietario.

Il mio commento:
A me, onestamente, sembra tanto un libro gonfio di pretese (belle e buone!!) di spacciarsi per un thriller, ma ciò che ne viene fuori è un libro zeppo di momenti banali e paragonabili al peggior film d'azione americano.
Lo salvo un po' solo perché l'ho letto insieme al mio compagno.

lunedì 7 novembre 2016

"La donna perfetta" - Ira Levin

" << (...) E poi più tardi Ted andrà al Club degli uomini.>>
<<Ci va ogni sera?>>
<<Più o meno>>.
Buon Dio! <<E tu resti a casa a sbrigare le faccende?>>
<<C'è sempre qualcosa da fare.>> "

NUMERO PAGINE: 208.
GENERE: Romanzo/giallo/fantascienza
PRIMA EDIZIONE: Beat - Superbeat - 24/05/2012

TRAMA:
Risultati immagini per la donna perfetta ira levinSiamo a Stepford, è qui che Joanna e il marito hanno deciso di trasferirsi. Un posticino tranquillo dove il tasso di criminalità è bassissimo, i figli possono giocare in assoluta libertà nel verde e le scuole sono sicure.
C'è solo una cosa che non torna a Joanna: mentre tutti gli uomini si dedicano con passione ai loro hobby, le donne sono ligie ai doveri di casa e non hanno nessun altro interesse. Passano la vita ad accudire figli e marito e a lucidare ogni centimetro di casa.
Quando, infatti Joanna tenta di uscire con qualcuna di loro, queste hanno sempre qualche faccenda che fa loro rifiutare l'invito.
Ci sono solo altre due donne, in tutta Stepford, che hanno altri interessi oltre a Joanna e tentano di capire insieme cosa hanno queste donne che non va.
Ma quando anche una delle due si trasforma improvvisamente in una donna tutta casa e pulizie, il fatto si fa veramente inquietante.
Perché le donne cambiano in maniera così radicale in questa cittadina?

Il mio commento:
Libro che ho davvero apprezzato. Mi è piaciuto molto.
L'ottimo stile di scrittura, l'umorismo (neanche tanto sottile) che Levin utilizza per punzecchiare le femministe di quegli anni, il ritmo assolutamente incalzante della storia, fanno di questo romanzo un piccolo gioiello.
Mi ci voleva un libro "sprint" in questo momento! Vi invito a leggerlo.

venerdì 4 novembre 2016

"Gli occhi gialli dei coccodrilli" - Katherine Pancol

"Sai, Antoine, la notte... a volte mi alzo a guardarli e intravedo i loro occhi nel buio... Sono come torce nell'acqua. Delle piccole lucciole gialle che galleggiano... Ma non dormono mai?"

NUMERO PAGINE: 523.
GENERE: Romanzo (trilogia)
PRIMA EDIZIONE: Dalai super-tascabili - 2011.

TRAMA:
Josephine ha appena lasciato il marito: ha scoperto che da molto tempo la tradisce con Mylene, e che lei era l'unica a non saperlo in tutta Parigi.
Antoine, non ci pensa due volte e lascia la moglie e le figlie. Decide in breve di partire per l'Africa con la sua amante, ad allevare coccodrilli, dopo un lungo periodo in cui è rimasto disoccupato e depresso nella sua famiglia.
Josephine è scioccata e fragile, e quando arriva a casa della sua perfetta sorella Iris, sposata con Philippe un uomo affascinante e ricco, litiga violentemente con la madre, Henriette, una donna fredda e calcolatrice, sposata a un secondo marito solo per i suoi soldi, non immaginando nemmeno che Marcel, il patrigno di Jo e Iris, è follemente innamorato della sua giovane segretaria e sta archittettando un piano per lasciare l'arpia.
Josephine non rivedrà più la madre, dopo questo litigio.
In seguito, Iris, molto annoiata, durante una cena di lavoro di suo marito, si lascia sfuggire che sta per scrivere un libro incentrato sul XII secolo.
Peccato che lei non sappia nemmeno da dove cominciare a scrivere un libro, tanto più sul XII secolo, argomento in cui è super ferrata sua sorella.
Prega quindi la buona Josephine di scrivere il libro per lei, in segreto, in cambio, Iris, le darà tutto il ricavato del libro. A Jo i soldi fanno comodo... suo marito l'ha lasciata sola con la piccola Zoe e l'esigente Hortense, le figlie, a cui non vorrebbe far mancare nulla, ed indebitata fino al collo.
Decide infine di accettare e di scrivere il libro.
Non sa però, la nostra Jo, quanto sia difficile mantenere il segreto, soprattutto con la sua migliore amica Shirley e il cognato Philippe, che conoscendo bene Iris, sa che non è in grado di scrivere un libro.
Quando però il libro raggiunge il successo e diventa un best seller e Iris è chiamata ad ogni trasmessione televisiva, Hortense (la figlia quattordicenne di Jo) decide di non tacere più. Arrivista almeno quanto la zia vuole dire al mondo che la vera scrittrice è sua madre...

Il mio commento:
Non dico che sia un brutto libro, sto infatti già leggendo il secondo. 
Onestamente non capisco neanche io cosa mi spinge ad andare avanti nella trilogia... Saranno i personaggi molto ben descritti? Sarà che mi sono affezionata a Jo e alla sua famiglia sgangherata?
Non so. Quello che so è che ripensandoci, a libro chiuso, mi rendo conto che non è tutta questa grande storia.
Forse sta proprio qui la sua forza: è un libro che si legge perché incuriosisce, anche se francamente è veramente poco verosimile.

lunedì 31 ottobre 2016

Menù di Halloween vegetariano!

Ciao ragazzi!! 
Questa è la zucca che io e Dario, abbiamo intagliato ieri sera! Bella, vero? Trovate come farlo qui: Come intagliare una zucca di Halloween, sempre nel mio blog.

Oggi mi dedico totalmente alla cucina! 
Avete una zucca bella grande? Siete pronti a creare un menù ideale per la notte di Halloween dall'antipasto al dolce? 
Cuocete la zucca tagliata a pezzi e pulita dai filamenti e dai semi nel microonde per un quarto d'ora, fatela raffreddare e rimuovetene la scorza!
Allora? Pronti?!!
Il menù è previsto per due persone, raddoppiate le dosi secondo la vostra necessità.

ANTIPASTO - PEPERONI TRAVESTI DA ZUCCA

Ingredienti:

  • 4 peperoni gialli di piccole dimensioni
  • 150 g di zucca cotta
  • 1 piccola patata
  • 1 rametto di rosmarino
  • paprika
  • sale
  • olio EVO
Preparazione:
Mettete a bollire la patata tagliata a tocchetti e privata dalla pelle.
Intagliate i peperoni: dapprima tagliate la parte sopra come se fosse un cappuccio, poi con attenzione eliminate tutti i filamenti e i semi, a questo punto con un coltello piccolo ma tagliente fate delle incisioni decise e ricavate gli occhi e la bocca ghignante.
Preriscaldate il forno a 180 °.
Mettete la patata e la zucca insieme, con la paprika e gli aghetti di rosmarino, sale e olio e frullateli.
In una teglia accomodate i peperoni, e per ogni peperone mettete il suo condimento di zucca e patata all'interno.
Aggiungete ancora un pochino di sale sui peperoni, un filo d'olio e magari una goccia d'acqua sul fondo della teglia.
Infornate i peperoni per mezz'ora o finché non saranno diventati morbidi.
Servite i vostri peperoni fumanti!

PRIMO - RISOTTO ALLA ZUCCA

Ingredienti:
  • 180 g di riso
  • 200 g di zucca cotta
  • 1 piccola cipolla
  • vino bianco
  • 1 dado vegetale (per il brodo)
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 noce di burro
  • grana grattugiato qb
  • olio EVO
Preparazione:
Preparate un litro di brodo vegetale, con acqua e dado.
In una padella molto capiente, mettete un filo d'olio e, dopo aver lavato e tagliato finemente la cipolla, fatela soffriggere.
A questo punto aggiungete il riso. Fatelo tostare e versatevi sopra mezzo bicchiere di vino bianco, facendolo evaporare del tutto.
Ora cuocete il risotto aggiungendo, ogni qualvolta che risulti asciutto, il brodo.
In una terrina frulliamo e saliamo la zucca, aggiungendo anche gli aghi del rosmarino.
Aggiungete, quando il risotto è a metà cottura, la zucca frullata e andate avanti a cuocere.
A cottura ultimata, spegnete il fuoco, aggiungete il burro e il grana, mescolate bene, in modo che sia tutto perfettamente amalgamato e servite!

SECONDO - POLPETTE DI ZUCCA E CECI

Ingredienti:

  • 200 g di zucca cotta
  • 200 g di ceci cotti
  • 1 pugno di farina
  • olio EVO
  • 100 g di farina di mais della polenta
  • sale
  • pepe
  • curcuma
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°.
In una terrina mettete la zucca e i ceci con un filo d'olio e frullate.
Aggiungete anche la farina, il sale, il pepe, il rosmarino (facoltativo) e la curcuma e frullate ancora.
Vi accorgerete che l'impasto è decisamente morbido.
A parte, in un piatto, mettete della farina di mais.
Preparate una teglia con un foglio di carta da forno davanti a voi.
Create delle polpette e fatele rotolare nella farina di mais, poi adagiatele sulla teglia. 
Continuate fino a esaurimento degli ingredienti.
Infornate per circa venti minuti.
Servite con dell'insalata o del purè!

DOLCE - TORTA DI ZUCCA E CIOCCOLATO FONDENTE:

Ingredienti: (toriera da 24 cm)
  • 300 g di zucca cotta
  • 150 g di cioccolato fondente
  • 3 uova
  • 200 g di zucchero
  • 300 g di farina 00
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 80 g di burro
  • 1 pizzico di sale
  • la scorza di un limone
per la glassa:
  • 2 cucchiai di marmellata di prugne
  • 60 g di cioccolato fondente
Preparazione:
Prima di tutto frullate la zucca e fate sciogliere il cioccolato fondente.
Accendete il forno a 180°.
In una terrina capiente sbattete le uova intere con lo zucchero, finché non saranno diventata belle spumose. A questo punto aggiungete il burro, sciolto, e il sale e continuate a mescolare.
Aggiungete la farina, unita al lievito, poco per volta all'impasto e intanto continuate a mescolare.
Ora andate a unire la zucca frullata e il cioccolato e continuate a mescolare, in modo tale che l'impasto sia bene amalgamato.
Ora foderate una tortiera con della carta da forno, io la bagno e la strizzo per farla aderire bene alle pareti.
Adagiate il vostro impasto nella tortiera e infornate per 35/40 minuti.
La torta, una volta pronta, si presenterà molto alta.
Quando è ancora calda, senza rimuoverla dalla tortiera, spalmatela con della marmellata di prugne.
Aspettate che si raffreddi e rimuovete la tortiera. 
Fate sciogliere il cioccolato fondente e versatelo sulla torta, a vostra scelta (io ho preferito farlo a striscioline).

Vi garantisco che la torta farà un figurone!!

Ecco il nostro menù di Halloween!!! Buona serata, ragazzi!! 


venerdì 21 ottobre 2016

Torta alle nocciole

Ciao ragazzi! Come state?
Mi sono trasferita ufficialmente a Vicenza da lunedì e sono anche ufficialmente disoccupata. Eeeh. A parte che non ho ancora avuto una giornata noiosa, perché tra le cose burocratiche, la casa da mettere a posto e alcuni curriculum che ho portato in giro mi è passata la settimana in un secondo.
Dai, comunque confido che qualche lavoretto lo troverò! :)
Ieri, Dario ha lavorato tutto il giorno, e per gratificarlo della lunga giornata distanti, gli ho fatto trovare questa buonissima torta!

Ingredienti:

  • 200 g di nocciole
  • 4 uova
  • 250 g di zucchero
  • 250 g di farina
  • 80 g di burro
  • 1 bustina di lievito
  • 1 bustina di vanillina
  • cacao in polvere qb
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180° gradi e su una teglia da forno fate tostare le nocciole per pochi minuti. Una volta raffreddate spellatele e tagliatele finemente.
In una terrina mettete le uova e lo zucchero e sbattetele insieme. Aggiungete il burro ammorbidito, lentamente la farina mischiata con il lievito e la vanillina. Incorporate lentamente al composto le nocciole tritate.
Mettete il composto in una tortiera di 24 cm di diametro e adagiatela nel forno a cuocere per circa 40 minuti.
Quando la torta sarà cotta e raffreddata cospargetela di cacao a piacere.

"Uomini e topi" - John Steinbeck

"George gli diede un'occhiata penetrante. "Che cos'hai tolto da quella tasca?"
"Non c'è niente in tasca," disse Lennie pronto.
"Lo so che non c'è niente. Adesso è in mano. Che cos'hai in mano, che nascondi?"
"Non ho niente, George. Davvero."
"Via. Da' qua."
Lennie tese il pugno chiuso dalla parte opposta a quella dov'era George. "E' solamente un topo, George."
"Un topo? Un topo vivo?".
"Uh-uh. Un topo morto, George. Non l'ho ucciso io. Davvero. L'ho trovato morto."
"Da' qua." "

NUMERO PAGINE: 128.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: Bompiani - 01.01.2001

TRAMA:
E' la storia di due braccianti in un ranch della California.
Del grosso e buono Lennie, che non riesce a misurare la sua forza e di George, più pacato e misurato, che se ne prende cura.
Il finale, ahimè, non è rosa.

Il mio commento:
E' un libro che si legge velocemente, io l'ho divorato in un paio d'ore, mentre ero in biblioteca con il mio compagno.
Inizialmente non ero molto convinta di ciò che stavo leggendo... mi chiedevo: ma a parte la storiella di questi due braccianti, cosa succede?
Invece è bellissimo. Ricco di argomenti e di considerazioni sugli uomini dell'epoca, dal disagio del nero messo in disparte anche dalla piccola cerchia dei braccianti bianchi nel ranch, alla patologia mentale non riconosciuta di Lennie, al potere del signorotto arrogante che meriterebbe un sacco di botte, alla moglie sola e un pochino facile...
Insomma questo libro ha tanti spunti di pensiero in pochissime pagine.
Io ve lo consiglio... Ma mi raccomando: fate le vostre riflessioni finali!

mercoledì 19 ottobre 2016

"Agnes Grey" - Anne Bronte

"(...) la gente non sa quanto male faccia ai bambini ridendo delle loro mancanze e scherzando su quello che i loro veri amici hanno cercato di insegnargli a aborrire."

NUMERO PAGINE: 236.
GENERE: Romanzo classico.
PRIMA EDIZIONE: Oscar classici Mondadori : 1999.

TRAMA:
Agnes Grey è la figlia minore di una famiglia di umili origini. La madre ha abbandonato ogni ricchezza pur di sposare l'uomo che amava follemente, poiché i genitori non vedevano di buon occhio quella unione.
Così, la giovanissima Agnes, decide di partire per fare l'istruttrice nelle case di borghesi, un po' per aiutare la famiglia economicamente, un po' per mettere alla prova se stessa.
Purtroppo la prima famiglia con la quale vive, ha dei figli maleducati e che non riconoscono in lei alcuna autorità. Saranno mesi molto duri per la ragazza.
Qualche tempo dopo essere stata licenziata, perché ritenuta dalla madre dei suoi alunni "inadatta" al ruolo di istruttrice, Agnes decide di cambiare famiglia e di rimettersi in gioco.
Purtroppo anche questa volta troverà orecchie poco inclini ad ascoltarla: gli alunni si dimostrano ancora una volta maleducati, scortesi e a tratti crudeli, gli adulti pronti ad accusare l'istruttrice per ogni mancanza di educazione e di esaltazione non repressa dei figli.
La morte improvvisa del padre riporterà Agnes a casa e questo evento, segnerà un vero cambiamento nella sua vita.

Il mio commento:
Adesso si può dire che ho letto un libro per ogni sorella Bronte. Mi spiace non averlo letto prima e anche che questo libro sia stato messo in ombra da mostri classici come "Cime tempestose" e "Jane Eyre", che come sapete ho letto e apprezzato (soprattutto il secondo). 
Mi spiace perché secondo me merita di essere letto e conosciuto, tanto quanto i libri delle sorelle. Ho trovato Anne Bronte brillante e capace. 
Apprezzabile poi, il fatto, che cercasse di far vedere al mondo che dietro alla ricchezza non c'era sempre gioia e cortesia, ma un lato molto sconveniente, sopra le righe e triste.


martedì 4 ottobre 2016

Sulla via di Vicenza... e Torta salata broccoli e formaggi.

Ciao ragazzi!! Ultimi dieci giorni a Urgnano e poi (finalmente!) il mio destino sarà a Vicenza! Quindi perdonatemi se da qui in avanti vi trascurerò per qualche tempo (ma non è detto, tranquilli!) ma ho parecchie incombenze da chiarire e da svolgere prima del trasferimento. Sono a posto con alcune cose, ma devo metterne a posto delle altre... e vogliamo parlare del viaggio e del trasloco? Mi viene da star male! Ma sono sicura che in questi ultimi dieci giorni riuscirò ad organizzare il tutto. Sono brava in queste cose e vedrete che con la mia tenacia e praticità riuscirò a incasellare tutto alla perfezione!

Bene! Detto questo passiamo alla ricetta!
Il broccolo è sempre una verdura da punto di domanda: piacerà? Sarà apprezzato? Ma come cucinarlo? La classica pasta? 
Ho deciso di buttarlo nella torta salata e tanti saluti a tutti. Infatti il risultato è stato grandioso! Vi dico: i formaggi sceglieteli voi, io ho buttato sul fondo un po' di taleggio e sopra ai broccoli un pochino di asiago. Ma vedete voi che avete in frigorifero!
Pronti?

Ingredienti:
  • 1 broccolo
  • 1 rotolo di pasta brisè
  • 50 g di taleggio
  • 50 g di Asiago
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio EVO
  • mezzo cucchiaino di paprika
  • sale

Preparazione:

Cominciamo con il bollire i broccoli in acqua bollente e salata. Scolateli quando saranno morbidi ma non sfatti. (L'ideale è che la forchetta entri nel broccolo con un pochino di resistenza.)
In una padella aggiungete un filo d'olio, l'aglio tagliato in due e privato dell'anima e fatelo imbiondire. A questo punto tagliate il broccolo a cimette e spadellatelo con l'aglio e la paprika. Lasciate cuocere per dieci minuti.
Nel frattempo accendete il forno a 180°, stendete la pasta brisè in una tortiera e bucherellatene il fondo. Tagliate i formaggi a tocchetti e stendete il taleggio sul fondo. 
Spegnete la padella con i broccoli sul fuoco, rimuovete l'aglio e metteteli nella vostra torta. Finite la torta adagiando anche l'Asiago sopra i broccoli.
Cuocete per circa 30/35 minuti e servite subito ben calda!

"Una storia quasi solo d'amore" - Paolo di Paolo

"Quand'è che siamo diventati stronzi? Come abbiamo fatto a non  rendercene conto? Qualcosa sopravvive-il talento, che diventa mestiere: più raffinato, più disinvolto. Ma lo stupore? E l'attenzione autentica, profonda, che ci teneva incollati alle cose per ore, alle scoperte della vita intellettuale, alle parole degli sconosciuti, un po' a tutto. Resta come un piccolo guscio di noce, al centro di noi, dove il meglio di cui siamo capaci è al sicuro. E' la parte più viva e più umana. Mentre il resto precipita nell'incuria e nel degrado - i princìpi, l'onestà, il nostro stesso corpo - qualcosa ancora laggiù emana calore. Ma non basta. Non brilliamo più. qualcuno da lontano, scambia per luce vera il neon freddo e sterile del saper fare."

NUMERO PAGINE: 176.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: Narratori Feltrinelli - 2016

TRAMA:
Il libro narra della storia di due giovani, Nino e Teresa, raccontata dalla zia della ragazza.
I due, infatti, hanno in comune proprio questa donna: Nino è un suo allievo, nella scuola di recitazione e teatro, Teresa è la nipote.
Si conoscono, una sera, quando Teresa va a prendere la zia alle prove, ma non dà molto peso a Nino. Pian piano la conoscenza si fa più profonda e i due cominciano a frequentarsi, fino a quando la zia non si sentirà bene e comincerà una lunga degenza in ospedale.
Questa storia racconta delle gioie e delle speranze di entrambi, ma soprattutto della felicità che cercano di afferrare ora e nel futuro.

Il mio commento:
Librettino che si fa leggere, ma che non ho apprezzato totalmente.
Ma dove sono finiti il patos e la voglia di conquistare l'attenzione del lettore? 
Mi dispiace dover dire che a tratti, il libro, risulta quasi noioso: ha pochi picchi d'azione. 
Se dovessero chiedermi di raccontarlo mi troverei in forte imbarazzo perché mi ha lasciato davvero poco (anche la mia recensione è molto scarna, infatti).
Si salva la modalità di scrittura che non è male, ma per il resto.... Passiamo al prossimo libro!

lunedì 3 ottobre 2016

Polenta taragna & Cipolline in agrodolce

Ciao ragazzi!!! Come state? 
Ormai è ufficiale: è autunno! L'aria è cambiata, e anche se il tempo ci sta regalando ancora delle bellissime e calde giornate, di mattina e di sera fa più freddino. 
Ieri poi, che qui a Bergamo ha piovuto, avevamo voglia di mangiare qualcosa di caldo e sostanzioso.
Cosa c'è di più buono di una bella polenta taragna? Paradisiaca! Meglio ancora se con l'aggiunta di cipolle fresche cotte in agrodolce con la ricetta della mia mamma!
Pronti?

Ingredienti: (Per quattro persone)

Per la polenta taragna: 
  • 2 litri d'acqua (guardate sulla confezione della polenta!)
  • 300 g di farina per polenta taragna
  • 100 g di fontina (o un formaggio che si scioglie bene a scelta)
  • 1 noce di burro
  • sale
Per le cipolline in agrodolce:
  • 300 g di cipolline bianche fresche
  • 1 filo di aceto balsamico
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • mezzo bicchiere d'acqua
  • olio Evo
  • origano
Preparazione:

Prendete un paiolo e riempitelo d'acqua quanto la confezione della polenta vi suggerisce. (Credo che cambi in base alla qualità della farina che userete.)
Portate l'acqua o bollore e aggiungete una presa di sale. Rovesciate la farina lentamente e mescolate finché non l'avrete versata tutta nell'acqua del paiolo. A questo punto, mescolando spesso per evitare i grumi, lasciate cuocere per 35 minuti.

Ora ci occuperemo delle cipolline. Lavatele bene e mettetele in una piccola teglia. Innaffiatele con un filo di aceto balsamico, mezzo bicchiere d'acqua, lo zucchero, un goccio d'olio, il sale e l'origano. Infornate a 180 ° per venti minuti.

Passato il tempo di cottura della polenta rovesciatela in una recipiente abbastanza grande e aggiungete il burro e il formaggio (potete utilizzarne anche più d'uno per renderla più saporita), mescolate velocemente e servite nei piatti. Sfornate le cipolline e aggiungetele al piatto con la polenta.
Accompagnate il tutto, se lo gradite, con un buon bicchiere di vino rosso!

giovedì 29 settembre 2016

"L'inganno" - Charlotte Link

"La vicina aveva suonato alla porta, aveva bussato, ma non aveva ottenuto risposta. Allora era andata in giardino e, prima di scoprire la porta forzata in sala da pranzo, aveva dato un'occhiata alla finestra della cucina scorgendo uno spettacolo raccapricciante: una figura legata a una sedia in mezzo alla stanza con il busto inclinato in avanti. Non si era accorta del sacchetto di plastica sulla testa della vittima. Subito dopo aveva notato la porta forzata, e a quel punto si era messa a gridare."

NUMERO PAGINE: 427.
GENERE: Thriller
PRIMA EDIZIONE: Corbaccio - 2015

TRAMA:
L'ex poliziotto, ormai in pensione, Richard Linville sta passando una nottata tranquilla. E' cosciente però che qualcuno si è appena infilato in casa sua. Sa che potrebbe chiamare aiuto, ma non è il tipo di persona che dà un falso allarme. E' questo che lo condannerà a una morte spietata.
A indagare sul suo omicidio sono in parecchi: l'ispettore Caleb, con la fidata Jane e il buon Robert, tutti poliziotti dell'unità omicidi, e in parallelo, non in veste ufficiale ma tenacemente la figlia di Richard Linville che agogna di sapere la verità.
Ancora di più quando scopre che una donna che sembra avere urgenza di parlarle viene assassinata in un modo molto simile a quello del padre. Kate scopre che questa donna era l'amante del padre, diversi anni prima.
Cos'altro le nascondeva il padre? Perché tutti questi segreti? La persona che era il suo pilastro era ciò che pensava che fosse? Chi era questa donna e come ha potuto tenere lei e la madre all'oscuro di tutto?

Il mio commento:
Non so. Non sono molto soddisfatta di questa lettura. Prima di tutto mi ha rallentato moltissimo e mi ha obbligato a cominciare altri libri contemporaneamente, una cosa che non mi piace fare, ma che quando un libro non mi dà stimoli mi sento in dovere di fare.
Rimango basita dalle recensioni super positive: ma avete mai letto un thriller di quelli seri? 
La trama è anche carina, ma il tipo di scrittura è decisamente troppo lento. Sembra quasi che la scrittrice abbia a che fare con un pubblico che è un pochino tardo. Si sofferma a descrivere il tutto, troppo, in maniera quasi nauseante.
Non credo che leggerò altro di questa scrittrice.

lunedì 26 settembre 2016

Luca Ferrari, Nello Trocchia - "Io, morto per dovere"

"La monnezza è oro, dotto', e la politica è una monnezza."

NUMERO PAGINE: 150.
GENERE: Saggio, biografia.
PRIMA EDIZIONE: Chiarelettere - 11.02.2016

DI COSA PARLA IL LIBRO:
E' la storia di Roberto Mancini e della sua cocciutaggine per avere un mondo diverso.
E' la storia di questo poliziotto che aveva scoperto il marcio in quella che oggi viene definita "la terra dei fuochi". Quel pezzo di terra campana completamente invaso da rifiuti tossici, in cui la gente muore come mosche stroncata da tumori, leucemie e altri mali legati all'aria, alle falde acquifere e alla terra appestata.
E' anche la storia di un'Italia (di un governo italiano!) che come al solito non voleva ascoltare, non voleva aprire gli occhi di fronte alla fabbriche che scaricavano i loro liquami, le loro schifezze qui, invece che affidarli ad enti che avrebbero dovuto smaltirli secondo la legge e in maniera responsabile.
Ma si sa che la mafia ha le sue radici anche ai "piani alti" e che quindi anche grandi e potenti personalità erano coinvolte e prendevano tangenti per poter insabbiare queste discariche abusive.
Roberto Mancini è morto. Ma voglio credere che non sia morto invano. Se seguite un pochino la vicenda vi sarete accorti, che grazie anche alla denuncia pubblica di alcune trasmissioni (come "Le Iene") e di alcuni boss mafiosi pentiti che hanno rilasciato le loro testimonianze, finalmente il fascicolo della Terra dei fuochi è stato aperto.
E c'è qualcuno comincia a pagare.
Non ancora tutti. Ma in nome di tutti quei bambini, donne e uomini morti per arricchire quei pochi che hanno avvelenato anche loro stessi, mi auguro che i nomi saltino tutti fuori e che ognuno di ciò che ha agito, pagato, ricevuto tangenti o insabbiato il fatto paghi.

Il mio commento:
Non saprei valutare questo libro perché è più che altro una testimonianza. Quello che posso dire è che, a mio modesto parere, ci si sia concentrati poco sull'argomento fulcro del libro: la terra del fuoco.
Mi è chiaro che questo libro testimonia il grande coraggio di Roberto Mancini, perito anche lui per un tumore. Forse, però, bisognava approfondire molto di più l'argomento: quali ditte scaricavano i liquami e i rifiuti tossici? Quale fu (ed è) il contraccolpo sul territorio e la popolazione? I tumori che ha gran parte della cittadinanza è realmente legato a questo?
Questo manca nel libro. Io mi sono molto interessata all'argomento anche in passato ed è per questo che so, a grandi linee, i punti fondamentali.

mercoledì 21 settembre 2016

Girandole al ragù di verdure

Rieccomi con un'altra ricetta che ho proposto a Dario questo weekend. 
E' davvero buonissima. La ricetta me la sono inventata al momento, ma vi assicuro che è davvero ottima!
Vi basta avere della pasta colorata che raccolga un pochino il sugo e le ultime verdure estive della stagione, che si sta consumando rapidamente! 
Pronti? Via!

Ingredienti: (per quattro persone)

  • 320 g di pasta
  • 2 zucchine
  • 2 peperoni rossi
  • 1 melanzana
  • 1 cipolla grande
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • basilico
  • sale e pepe
  • olio Evo

Preparazione:

Il ragù ha bisogno di un tempo di cottura abbastanza lungo.
Mezzora prima tagliamo a fette la melanzana e mettiamola a spurgare, con del sale, il liquido di vegetazione.
Laviamo e tagliamo molto finemente la cipolla. In una padella capiente aggiungiamo un filo d'olio e mettiamo a soffriggere a fuoco dolce la cipolla sminuzzata.
Nel frattempo tagliamo sottilmente anche la melanzana e le zucchine.
Quando la cipolla è imbiondita, aggiungiamo le altre verdure, saliamo e pepiamo.
Prepariamo sul fuoco l'acqua per la pasta.
A questo punto tagliamo sottilmente anche il peperone e aggiungiamolo per ultimo alle verdure in padella. Aggiustiamo di sale, aggiungiamo il concentrato di pomodoro e facciamo cuocere lentamente.
Versiamo la pasta nell'acqua a ebollizione salata.
Una volta che la pasta è al dente la scoliamo, aggiungendo un paio di mestoli di acqua di cottura alla verdura, e la mescoliamo con le nostre verdure.
Alziamo la fiamma e lasciamo che l'acqua si asciughi, mescolando spesso. Una volta che l'acqua di cottura ha assorbito, serviamo la pasta con un filo d'olio a crudo a piacere.

Zuppa di miglio e lenticchie

Buonasera ragazze!
Sono in lutto per le mie letture... Riuscirò mai a leggere di nuovo? Sono sommersa dal lavoro, sto facendo l'affiancamento per inserire qui in ufficio la moglie del mio capo e casa mia è sempre un delirio. Non vedo l'ora di essermi trasferita!
Stasera vi propongo una bella zuppa, visto che alla sera il tempo si sta rinfrescando. 
Questa ricetta l'abbiamo trovata spulciando in internet, visto che mia mamma aveva del miglio e delle lenticchie decorticate secche. (che non avevano bisogno dell'ammollo precedente.)
La ricetta è molto semplice ma vi assicuro che dà molta soddisfazione.

Ingredienti: (per 4 persone)

  • 200 g di miglio secco
  • 200 g di lenticchie decorticate
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 mazzetto di rosmarino
  • 1 scalogno
  • 1 l di brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • sale e pepe
  • olio EVO
Preparazione:
Pulite e lavate lo scalogno, poi tagliatelo finemente insieme al rosmarino e mettetelo a soffriggere. A questo punto aggiungete il miglio e le lenticchie e fatele tostare leggermente, con il concentrato di pomodoro. Salate e pepate a piacere
Coprite il tutto con il brodo, e fate cuocere per circa 25 minuti a fuoco dolce e con il coperchio. Aggiungete un mestolo di brodo ogni qualvolta la zuppa risulti asciutta.
A cottura ultimata aggiungete la curcuma e mescolate bene tutto, affinché la zuppa sia perfettamente amalgamata.

mercoledì 14 settembre 2016

Torta salata alla zucca & Biscotti alla zucca

In questo trambusto di casa, lavoro e pensieri per il futuro vivo nell'ansia e nella confusione più nera. Non riesco neanche a leggere e rilassarmi. Solo cucinare mi aiuta un pochino a non pensare.
Domani sera, comunque, verrà a vedere la casa un ragazzo e in più al mattino ho un appuntamento con i sindacati, per capire un attimino cosa mi conviene fare a livello di licenziamento per il mio imminente trasferimento a Vicenza.
So solo che non vedo l'ora che arrivi domani sera, che avrò dietro le spalle sia le pulizie della casa e la visita del nuovo possibile inquilino (per cui la proprietaria si è tanto raccomandata di tenere in ordine l'appartamento che occupo, manco fosse la villa di Versailles!), sia la faccenda del lavoro. 
Venerdì sera sarà ancora meglio visto che arriva finalmente Dario e potrò cadere fra le sue braccia (letteralmente!!!), senza più nessun pensiero immediato.
Ma bando alle preoccupazioni che sono solo mie! Ecco le istruzioni per questi fantastici piatti. Le ricette le ho prese da un libro dedicato interamente alla zucca, che ha a casa mia mamma! 
La torta salata è semplicemente deliziosa, i biscotti sono morbidissimi e non fanno briciole!! 
Finalmente la zucca è tornata!!!

TORTA SALATA ALLA ZUCCA

Ingredienti:
  • 300 g di pasta sfoglia
  • 750 g di zucca
  • 125 ml di panna
  • 2 uova
  • 80 g di grana grattugiato
  • noce moscata
  • sale e pepe
Preparazione:

Lavate la zucca, tagliatela a pezzi e cuocetela in forno a una temperatura di 180° per circa mezz'ora  o finché non risulterà morbida. Se dovesse scurirsi troppo, copritela con un foglio di carta stagnola.
Lasciatela raffreddare, eliminate i semi e filamenti, quindi passatela al passaverdure o al robot da cucina.
Versatela in una ciotola e incorporate le uova, il grana grattugiato e la panna.
Insaporite con sale, pepe e un po' di noce moscata.
Stendete la pasta sfoglia fino a uno spessore di 3 millimetri e rivestite con questa una tortiera. (Se comprate la pasta sfoglia pronta, la trovate già stesa e con la carta da forno integrata).
Disponete sul fondo il composto di zucca e lisciate la superficie.
Infornate a 180° per 30 minuti.


BISCOTTI ALLA ZUCCA
(Dopo anni, finalmente li ho cucinati!!)

Ingredienti:
  • 200 g di zucca
  • 300 g di farina
  • 150 g di zucchero di canna + zucchero extra per la decorazione
  • 100 g di zucchero
  • 1 uovo
  • la buccia di 1/2 limone
  • cannella
  • 1 pizzico di sale
Preparazione:
Lavate la zucca, sbucciatela e tagliatela a pezzi, eliminando semi e filamenti, poi cuocetela a vapore con l'apposito cestello per circa 30 minuti o finché non risulta molto morbida (in alternativa, fatela cuocere nella pentola a pressione per 3-5 minuti), quindi frullatela e pesatene 100 grammi. (La zucca cuocendo perde acqua e quindi peso)
Lavorate il burro morbido con lo zucchero, poi unite il tuorlo e la zucca.
Profumate con cannella e buccia di limone a piacere e insaporite con un pizzico di sale.
Aggiungete la farina e impastate senza lavorare troppo la pasta, poi avvolgetela  in una pellicola per alimenti e lasciatela riposare in frigorifero per un'ora.
Sul tavolo infarinato modellate un filone di circa 3 centimetri di diametro, spennellatelo con l'albume d'uovo e fatevi aderire lo zucchero di canna per decorazione, poi affettatelo in modo da ottenere rondelle spesse circa 1 centimetro.
Disponetele su una teglia leggermente imburrata e infarinata (o rivestita con carta da forno) e infornate a 180-190° per circa 20 minuti.

mercoledì 7 settembre 2016

Risotto curry e zucchine

Questo ottimo primo piatto è stato più che altro un esperimento. Uscito benissimo.
L'idea l'avevo presa da "Il mio crea menù verde", ma la ricetta non mi convinceva per niente.
Così ho spolverato dalla mia memoria le basi del risotto, ho aggiunto un tocco di fantasia e logica ed è uscito un piatto buonissimo!
Le dosi ve le metto per quattro persone, io starei leggermente abbondante, perché a me non è avanzato un solo chicco di riso in pentola!

Ingredienti:

  • 320 g di riso
  • 3 zucchine
  • 1 cipolla
  • 1 cucchiaio di curry
  • 1/2 bicchiere di vino bianco per cucinare
  • 1 spolverata di grana grattugiato
  • 1 dado
  • sale qb
  • 1 noce di burro
  • Olio EVO
Preparazione:
Se non avete il tempo di fare il brodo vegetale con sedano, carota e cipolla, mettete in un litro d'acqua un dado e portatelo ad ebollizione.
Dopo aver tagliato finemente la cipolla, mettetela in una padella molto capiente, e fatela soffriggere con un filo d'olio.
In un'altra padella, invece, aggiungete le zucchine tagliate sottilmente e fatele cuocere con un filo d'olio, sale e la metà del curry.
Quando la cipolla è imbiondita, aggiungete il riso, fatelo tostare e alzate la fiamma. A questo punto aggiungete il vino bianco, fatelo sfumare fino a completo assorbimento e, una volta che il vino non c'è più in padella, abbassate la fiamma.
A questo punto aggiungete il brodo al risotto, piano piano, mescolando spesso.
Una volta che il risotto è arrivato a cottura, aggiungete le zucchine cotte, il curry restante e il formaggio.
A fuoco spento, aggiungete la noce di burro e servite subito in tavola.

martedì 6 settembre 2016

"Fuori di zucca" - Sue Townsend

"Che sfiga la mia! Oggi sono cominciate le vacanze e io non posso mettere il naso fuori di casa, tanto è gigantescamente gonfio. Persino mamma sta un po' in pena, adesso. Me lo voleva pungere con un ago sterilizzato, ma non gliel'ho consentito. Non riesce neppure a mettere una toppa come Cristo comanda sui calzoni, con l'ago, figurarsi adoperarlo per un intervento delicato. L'ho scongiurata di portarmi da un nasista specialista, ma lei, dura, ha rifiutato."

NUMERO PAGINE: 260
GENERE: Diario
PRIMA EDIZIONE: (Sperling & Kupfer Editori) 1990.

TRAMA:
Questo è il diario di un anno della vita di Adrian Mole, un adolescente inglese con tutte le turbe del momento.
Se non fosse già difficile superare questa difficile fase della vita ci si mettono anche la politica e i suoi genitori: il mondo sembra impazzito, e si scopre che il padre aspetta un figlio sia da sua moglie che da un'amante.
Insomma il giovanissimo Adrian si troverà a districarsi in problemi ben più grandi della sola vita scolastica e amorosa!

Il mio commento:
E' un libro carino. Però non l'ho trovato eccezionale, come molti altri lo hanno definito, o mi ha fatto morire dal ridere.
Semplicemente è un libro leggero e scorrevole che può aiutare nei momenti di secca della lettura.
E' sicuramente un libro apprezzabile da un pubblico giovane, anche se in un contesto storico piuttosto lontano (siamo negli anni'80) e quindi è possibile che non tutti i riferimenti storici e culturali vengano colti.
Non saprei se consigliarlo o meno, ne ho letti di migliori!

venerdì 2 settembre 2016

"Terapia di coppia per amanti" - Diego De Silva

"- Lo sai che pensavo mentre eravamo lassù?
- Eh.
- Adesso mi ridi in faccia.
- Sentiamo.
- Che tu e Modesto sareste la coppia perfetta per un'analisi. Siete talmente impantanati che ci vorrebbe una terapia congiunta per aiutarvi a capire dove siete. Solo che prima dovreste sposarvi, ah ah ah. "

NUMERO PAGINE: 272.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Einaudi Editore) 2015.

TRAMA:
Modesto e Viviana sono amanti da tre anni.
Ognuno di loro ha la sua famiglia: un consorte, un figlio e una casa.
Peccato che siano letteralmente pazzi l'uno dell'altro.
Tutto questo clima di tensione, induce la scrupolosa Viviana, a pensare alla terapia di coppia. Anche se sono amanti, sì. Forse un amore clandestino vale meno di un amore ufficiale?
Modesto non è proprio della stessa opinione, ma si lascia convincere a tentare questa bislacca terapia di coppia.

Il mio commento:
Onestamente? Noioso.
Vi siete mai chiesti perché in genere parlano di più le donne? Perché gli uomini annoiano. Si fissano su una cosa e continuano a parlarne all'infinito. Come Modesto e la sua musica, che francamente ci ha Fracassato (semi-citazione) le cosiddette. 
Non voglio essere sessista, per cui abbasserò il tono e dirò che non tutti gli uomini annoiano. Ma questo qui in particolare sì. Parla dei suoi sentimenti, ma si sa, che tendenzialmente i punti di vista femminili sono quelli più sugosi, più descrittivi in fatto di sentimenti. Le donne parlano molto di più dei dettagli tra loro!!
In questo libro si dà troppo spazio a Modesto, che non solo non lo sa sfruttare bene, ma annoia alla stragrande il lettore che si chiede il perché di tutto questo parlare senza sosta. (Perché ho preso il libro?!)
Neanche il personaggio di Viviana è positivo. Mi è apparsa decisamente lagnosa, e anche se incarna alcuni atteggiamenti femminili legati alla rabbia e alla delusione nei rapporti sentimentali, non mi è piaciuta.
Bocciato. 

"La scuola in giallo" - Aykol, Bradley, Costa, de Giovanni, Fantini e Pariani, Giménez-Bartlett, Recami.

"La vittima ha quindici anni, ed è stata assassinata nella scuola dove studia."

Tutti a scuolaaaaaaaaaaa!!! Ciao Settembre, bentornato!

NUMERO PAGINE: 354.
GENERE: Racconti gialli.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio Editore Palermo) 2014.

I RACCONTI:

"Tempi difficili" - Giménez-Bartlett: Il corpo, senza vita, di un'adolescente è stato trovato nella palestra della scuola superiore. Sarà l'ispettore Petra Delicado, con il fedele e goffo vice Garzòn, a risolvere il caso.
"Un colpo in canna"- Costa: Enzo Baimonte è un investigatore privato. Quando il nipote di un suo caro amico, gli commissiona un'indagine, rimane molto stupito. Quale può essere il motivo per il quale una classe fa una colletta per pagare un investigatore?
"Lo strano caso del cadavere di rame" - Bradley: Dalla scuola maschile arriva una lettera a una giovane che si interessa di gialli: è stato rinvenuto il cadavere di un professore e bisogna assolutamente scoprirne la dinamica.
"Il rasoio di Asimov" - Nicola Fantini Laura Pariani: Durante la correzione dei temi, la professoressa Mirella si accorge che nei confronti di un alunno in particolare ci sono molte antipatie, legate al fatto che questo studente commetti atti di bullismo. Possibile che nessuno dei suoi colleghi se ne sia accorto?
"Il mostro del Casoretto" - Recami: Alla scuola di Margherita si vocifera che un pedofilo circoli nei dintorni. Allarmata la mamma Donatella, chiede un favore al vicino della casa di ringhiera Consonni, di ritirarle la figlia a scuola per evitare spiacevoli sorprese. Purtroppo una bambina indica proprio il buon Consonni come il pedofilo che l'ha avvicinata...
"Alla scuola femminile di Corano" - Aykol: La libraia di gialli Kati, viene avvicinata da un uomo, che chiede il suo aiuto, che inizialmente non riconosce. Dopo averlo osservato capisce che si tratta di un suo ex vicino di negozio. Kati si chiede cosa mai possa spingere l'uomo a cercarla e a chiedere proprio il suo aiuto.
"Un telegramma da Settembre" - de Giovanni: Mina è al lavoro. Fa l'assistente sociale ed è tornata a vivere con la madre bisbetica e la sua badante, dopo il divorzio.
Dopo anni viene contattata da una vecchia compagna di classe, che è diventata professoressa, in una zona brutta di Palermo. Anche se riottosa, infine la curiosità vince su Mina che si reca in soccorso della vecchia amica.

Il mio commento:
Onestamente tra tutte le raccolte di racconti che ho letto, questa è quella che mi è piaciuta meno.
Ho trovato validi solo i racconti di Recami e di de Giovanni. 
Costa scrive in un modo che mi piace, ma forse questo racconto non valeva poi molto.
Bradley una scoperta, ma non bella. Mi è risultato noioso in poche pagine.
Fantini e Pariani, non mi sono dispiaciuti, ma forse il racconto risulta addirittura irreale.
Anche l'Aykol, senza infamia ne lode.

martedì 30 agosto 2016

Tempo di girare pagina.

Ciao a tutti!
Per una volta vi parlo di me e della mia vita.
Tra circa un mesetto e mezzo mi trasferirò a Vicenza, dal mio compagno.
Quante cose sono cambiate in un anno! 
Quindi lascerò il mio lavoro attuale, lavoro come segretaria in un'autoscuola, e mi lancerò all'avventura lì. Spero di trovare in fretta un'occupazione, non sono una che sa stare con le mani in mano, tanto meno che si fa mantenere. Il mio obbiettivo è di lasciare il mio curriculum ad ogni agenzia e di vedere se mi chiamano. Poi comincerò fisicamente a portarli io a mano in alcuni posti e guarderò spesso gli annunci di lavoro sui giornali e sul web.
Non vi nascondo che ho un po' d'ansia. Del resto sono senza diploma, ma vanto un'esperienza lavorativa pari a sette anni nell'ambito della segreteria e del rapporto con la clientela: credo che valga qualcosa!
Sono anche in ansia per i gatti. Come sapete, se seguite il mio blog, Dora è già venuta con me a Vicenza. anche se si è lamentata un pochino in macchina, in casa poi è stata bravissima. Ringo e Star però sono vecchietti, spero che stiano tranquilli e che soprattutto Ringo non rimanga traumatizzato per troppo tempo. Ad ogni cambiamento d'ambiente lui reagisce rimanendo nascosto per parecchio tempo. 
Anche a Star lo stress non fa bene: subito dopo l'ultimo trasloco a febbraio mi ha fatto prendere un infarto perché gli è venuto un ascesso al cervello e per poco non mi moriva! La veterinaria sostiene che non è stato lo stress ma un eccesso di batteri che si sono sviluppati nel cervello. Si è ripreso rapidamente ma che spavento! Strisciava per casa!
Mi auguro ardentemente che stiano bene, io li lascerò un pochino in un camera tutta per loro, visitandoli spesso, di modo che si ambientino facilmente.
Sono anche molto felice però. Finalmente ho una persona accanto che segue il mio stesso progetto di vita, che vuole una famiglia, che vuole dei bambini, che vuole girare all'avventura. Soprattutto che crede già che noi una famiglia lo siamo già. Questo pensiero mi apre il cuore e lo condivido pienamente.
La cosa bella/brutta è che questo cambiamento mi apre la strada a mille idee. Vorrei stravolgere il mio lavoro, fare la commessa, fare la fiorista, fare la petsitter. Sono già troppe cose che vorrei fare, e non va bene! Forse deciderò una volta che avrò trovato un lavoro e vedrò se fare o meno un qualche corso che mi specializzi in qualcosa.
Non so, ragazzi! Vi aggiornerò! Per ora sono elettrizzata e allo stesso tempo ansiosa di questo nuovo mondo che si apre davanti a me!
Incrociate le dita e le zampe! 
I fiori che vedete sono di biancospino e indicano "Dolce speranza". La speranza che tutto vada nel verso giusto! 

lunedì 22 agosto 2016

"La stagione del sangue" - Samuel Bjørk

"Un'adoloescente, probabilmente sedici, diciassette anni. (...) Nuda. Sembrerebbe una specie di... come posso dire...un rituale? Tutto intorno a lei è pieno di piume. E di candele..."

NUMERO PAGINE: 443.
GENERE: Thriller/Noir (qui la mia recensione del primo libro:"La stagione degli innocenti")
PRIMA PUBBLICAZIONE: (Longanesi) 2016.

TRAMA:
La squadra di Holger Munch viene chiamata a investigare su un caso spaventoso. Un ritrovamento da parte di un uomo: una giovanissima ragazza è stata trovata morta in mezzo a un prato. L'omicidio sembra un vero e proprio rituale. Il giovane corpo è nudo, attorniato di piume e candele, in un pentacolo, le braccia disposte in un modo particolare e voluto.
Anche se Mia è stata sospesa dalla squadra, in modo tale da poter essere seguita da uno psicologo e ritrovare una sorta di equilibrio interiore, Munch sa che senza di lei non possono farcela.E' così che comincia l'indagine. L'indagine su una ragazzina che nessuno stava cercando, perché presso la casa per ragazzi orfani in cui abitava, la responsabile era stata tranquillizzata da un messaggio che proveniva dal suo telefono in cui si chiedeva di non cercarla.Peccato che non era stata la ragazzina a scrivere il messaggio. Peccato che la direttrice ha lasciato perdere le sue ricerche. Ora è morta e sarà la squadra omicidi di Oslo a cercare la verità.

Il mio commento:
Trovo che Bjørk scriva libri molto scorrevoli e che catturino il mio interesse. Li leggo sempre volentieri e velocemente.
La storia, di questo secondo capitolo sulla squadra omicidi di Oslo, è agghiacciante e piena zeppa di particolari interessanti.
Forse avrei approfondito un attimo di più il discorso del perché l'assassino poneva le vittime in modo così rituale. Inizialmente il libro dà molto peso a questa cosa, ma poi si perde un pochino con il riconoscimento dell'assassino.
E' un libro che consiglierei, dopo però, aver letto il primo: è molto presente e sentita la storia dei personaggi principali.

mercoledì 17 agosto 2016

Torta alla marmellata

Tempo fa, ho preparato un'ottima torta alla marmellata: torta non crostata. Secondo me è ideale per la prima colazione... Io poi ho da parte, ancora, la mia bellissima e buonissima marmellata fatta in casa e ho utilizzato quella. E' una torta molto semplice, che potete fare in poco tempo, e che vi fa fare una bella figura se avete ospiti. La ricetta in realtà l'ho letta un po' qui e un po' lì in rete. L'ho un pochino rimaneggiata.
Gli ingredienti non sono tanti, probabilmente li avrete tutti in casa! :)
Pronti a gustare una buona torta per merenda o colazione? Si parte!

Ingredienti:

  • 200 g di farina
  • 150 g di burro
  • 150 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 3 uova
  • 200 g di marmellata a scelta (noi abbiamo usato quella di pesche)

Preparazione:
Accendete il forno a 180°.
Fate ammorbidire il burro e mescolatelo con lo zucchero, aggiungete le uova, una per volta. Mescolate bene e piano piano aggiungete le farina mescolata con il lievito. 
L'impasto risulterà denso e appiccicoso, quindi non preoccupatevi! E' normale.
Foderate una tortiera di carta da forno e adagiatevi l'impasto.
A cucchiate disponete la marmellata a vostra fantasia.
Cuocete per circa 40 minuti, provando con lo stuzzicadenti.
Lasciate raffreddare e gustate!
Ottima anche con un tè verde aromatizzato.

"Il linguaggio segreto dei fiori" - Vanessa Diffenbaugh

"Per quasi dieci anni avevo passato ogni momento libero a imparare nomi scientifici, descrizioni e significati dei fiori, ma fino a quel momento avevo utilizzato solo una piccola parte delle conoscenze acquisite. Avevo utilizzato quasi sempre gli stessi fiori: un mazzo di calendule - dolore - un cesto di cardi - misantropia -, un pizzico di basilico essiccato: odio. "

NUMERO PAGINE: 362.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Garzanti) Maggio 2011

TRAMA:
Victoria esce finalmente da una delle tante case per ragazzi senza famiglia. Ha diciotto anni e non sa cosa farà una volta fuori di lì. E' una ragazza strana che comunica i suoi sentimenti tramite i fiori.
Appena uscita, Meredith, la sua tutrice legale, le dice che potrà stare per tre mesi in una casa abitata da ragazza come lei, poi se vorrà rimanere dovrà trovarsi un lavoro e pagarsi l'affitto. Ma Victoria è finalmente libera: finalmente può godersi le sue amate piante e i fiori e camera sua diventa un vero e proprio parco al chiuso. Una serra.
Allo scadere dei tre mesi Victoria si trasferisce in un parco e diventa una senzatetto. Condizione che inizialmente non le pesa particolarmente, perché può stare in mezzo ai fiori che ha cresciuto. Il pericolo però, di dormire all'aperto, c'è, inutile negarlo.
Una mattina conosce Renata, una fiorista che decide di darle una possibilità. Finalmente Victoria può lavorare con i fiori e pian piano riesce a guadagnarsi la fiducia di Renata, avere un lavoro fisso e una camera tutta sua.
Ma al mercato dei fiori incontra Grant, un ragazzo che sbuca dal passato di Victoria e le riporta alla memoria l'unica donna che abbia mai sentito come madre: Elisabeth.

Il mio commento:
Ho trovato questo libro molto carino e ben curato.
Mi è piaciuto soprattutto il dizionario del significato dei fiori: è incredibile sapere che nel 1800 i giovani nobili facessero la corte alle gentil donzelle esprimendo sentimenti con i fiori.
Mi ha un pochino deluso da altri punti di vista, in alcuni punti il libro è fin troppo prevedibile, ma comunque lo consiglierei.

Giovedì? Timballo di gnocchi!!

Giovedì-gnocchi è ormai un assioma. Io ho voluto mettere mani agli gnocchi e trasformalo da piatto semplice a piatto unico e sostanzioso. Ricetta presa da "Il mio crea menù verde". 
Secondo me è un piatto che fa leccare i baffi a chiunque!! Delizioso!!

Ingredienti:
  • 400 g di gnocchi di patate
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 60 g di provola affumicata
  • 10 pomodorini ciliegia ben maturi (io ho aggiunto 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro)
  • 1 noce di burro
  • 2 spicchi d'aglio
  • 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • basilico 
  • sale e pepe

Preparazione:
Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Tagliate anche la provola a dadini, quindi sciacquate e asciugate delicatamente il basilico. Sbucciate l'aglio, tagliatelo in due ed eliminate l'anima.
Fate soffriggere l'aglio in una padella con l'olio finché non sarà imbiondito, poi eliminatelo e unite i pomodorini e il concentrato di pomodoro, se volete una ricetta più rossa. Saltate il sughetto per un paio di minuti, aggiungendo sale e pepe.
Nel frattempo cuocete gli gnocchi in acqua salata.Quando saranno venuti a galla scolateli e aggiungeteli ai pomodorini. Unite il basilico e la provola e saltate ancora, finché il formaggio non sara ben amalgamato.
Riempite 4 cocotte, o se non l'avete una teglia di piccole dimensioni, imburrate e spolverizzate con un misto di parmigiano e pangrattato in parti uguali. Gratinate in forno per 10 minuti a 200° gradi e servite.

Torrette di melanzane e Frittata di porro

Eccomiiiiii!!! Oggi prepariamo un bel secondo? Allora ecco qui: una bella frittata per le proteine e di contorno delle deliziose melanzane condite. 
Queste ricette arrivano un pochino da mia mamma con l'aggiunta della farina del mio sacco. :) Sono ricette che sono state ultra gradite, vi portano via poco tempo e danno soddisfazione. Pronti? Via!

FRITTATA DI PORRI:

Ingredienti: (per due persone)

  • 4 uova
  • 100 g di Asiago grattugiato
  • 1 porro 
  • sale e pepe
  • olio EVO

Preparazione:
In una padella di medie dimensioni mettete un filo d'olio. Pulite a tagliate il porro a rondelle sottili e mettetelo nella padella. Fatelo soffriggere finché non avrete il porro ridotto e sfilacciato.
Nel frattempo, in una terrina, sbattete le uova con il formaggio grattugiato, il sale e il pepe.
Aggiungete l'uovo al porro e aspettate che la vostra frittata cuocia sotto. Quando la paletta riesce a staccare la frittata dalla padella, giratela (io metto un piatto sopra e capovolgo la frittata, poi rimetto la frittata dalla parte cruda in padella). 
Quando è finalmente cotta, servitela ben calda.

TORRETTE DI MELANZANE:

Ingredienti: (per due persone)
  • 2 melanzane
  • 2 cucchiai di pesto
  • 1 barattolo di polpa pronta
  • 1 mozzarella (o un formaggio che fonde a scelta)
  • olio EVO
  • sale e pepe
  • basilico

Preparazione:
Prima di tutto fate spurgare le melanzane: dopo averle tagliate a rondelle sottili, mettetele con il sale in un cola pasta, in modo che spurghino l'acqua di vegetazione amara, per circa mezzora.
Accendete il forno a 180°. Prendete una teglia e disponete gli ingredienti vicino a voi: melanzane, pesto, polpa di pomodoro, formaggio tagliato a cubetti, olio, sale e pepe, fogliette di basilico fresco.
Bucherellate tutte le melanzane con i rebbi di una fochetta, dopo averle sciacquate dal sale, e adagiate quelle più grandi di circonferenza sulla teglia, su cui avrete posto della carta forno o stagnola.
Condite la polpa pronta con olio, basilico fresco, salate e pepate. Mettete una cucchiata di pomodoro e un tocchetto di formaggio. Mettete un'altra fetta di melanzana sopra, badando che la dimensione rispecchi quella precedente più o meno, mettete del pesto e ancora il formaggio. Finite la vostra torretta con un ultima melanzana un pochino di pomodoro e infornate.
Lasciate cuocere per 15/20 minuti. Servite calde!