lunedì 28 novembre 2016

"Maigret e il cane giallo" - Georges Simenon

"E' difficile ripercorrere con rigoroso ordine cronologico l'andirivieni che ha seguito quella scena. Il doganiere si avvicina all'uomo sdraiato, un po' rassicurato dalla presenza del cane, un bestione giallo e ringhioso. C'è un lampione a gas a otto metri. Dapprima il funzionario non vede nulla di anormale. Poi nota che c'è un buco nel soprabito dell'ubriaco dal quale fuoriesce un liquido spesso.
Allora corre all'Hotel de l'Amiral. Il caffè è quasi vuoto. Appoggiata con i gomiti alla cassa, un'inserviente. Accanto a un tavolino di marmo, due uomini stanno finendo il loro sigaro, seduti con la testa all'indietro e le gambe allungate.
<<Presto!...Un delitto...Non so...>>"

NUMERO PAGINE: 150
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Oscar Gialli Mondadori - Dicembre 1988.

TRAMA:
Il libro si apre con un delitto in piena notte: un uomo viene ferito allo stomaco da un colpo di arma da fuoco in una via buia. Quando un doganiere accorre, accanto al corpo c'è un enorme cane giallo.
Ed è il cane giallo che si trova davanti, Maigret, una volta arrivato in questa piccola cittadina.
Mentre indaga sul delitto, Maigret, si troverà sempre accanto questo cane giallo.
Il caso è ben strano: l'uomo che è stato colpito dal proiettile è molto buono, ed è conosciuto in tutta la città per questa sua caratteristica. Anche gli amici che giocavano a carte con lui, al bar, poco prima che fosse ferito, sottolineano la cosa.

Il mio commento:
Un buon libro!
La grande forza di Simenon, nel rapire l'attenzione del lettore, è qui totalmente espressa. La storia è credibile, l'ispettore più umano e attento che mai ai dettagli e alle varie testimonianze raccolte.
Un Maigret fuori sede, invitato a lavorare con un giovanissimo investigatore al suo primo caso. Consigliato, anche per il simpatico inserimento del cane giallo nella storia.
Ma non vi ci affezionate troppo.

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