lunedì 30 novembre 2015

"Era di maggio" - Antonio Manzini

"Guardava il giorno afflosciarsi come un fiore reciso. 
Qualcuno bussò alla porta. Lupa, stesa sul letto sfatto, alzò un orecchio. Rocco non si mosse. Aspettò. Bussarono ancora.
Ora se ne va, pensò.
Senti i passi del visitatore allontanarsi nel corridoio. 
Tirò un bel sospiro.
Anche quel rompicoglioni se n'era andato.
Lento si rimise a letto sprofondando nel piumino. Lupa gli si accoccolo sotto l'ascella. I due si addormentarono abbracciati come due naufraghi."

NUMERO PAGINE: 381.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2015.

Purtroppo sono giunta all'ultimo libro pubblicato della serie di Rocco Schiavone. Mi piange il cuore e mi auguro fortemente che Manzini scriva ed editi in fretta il libro successivo.
Inizialmente non amavo il vicequestore Rocco: scorbutico, freddo, spesso guarda solo il suo tornaconto, irascibile, brontolone. Poi, mentre veniva a galla la sua storia personale, le sue ferite mal cicatrizzate (o forse ancora bellamente sanguinanti) del suo passato, il cerchio si chiude e io mi sono piano piano affezionata al suo personaggio.
Che volete? Avrò cambiato gusti e mi innamoro degli uomini brontoloni ma, sotto sotto, sensibili.
Quindi, sì, ve lo consiglio questo libro.
 Siamo lontani anni luce dal primo volume che Antonio Manzini aveva dedicato al vicequestore romano. 
Dal secondo capitolo in poi meritano tutti. Questo, alla fine, ti fa azzannare l'aria, tipo lupo quando sente l'odore della preda vicino, perché agogni un altro po' della vita di Rocco Schiavone.

TRAMA:
Devastato dalla morte dell'amica Adele, fidanzata di Seba, vecchio amico di infanzia, Rocco si chiude in se stesso. Sa che quei proiettili erano diretti a lui e invece hanno trivellato il corpo dormiente e ricoperto dal piumone, dell'amica.
Con la sua nuova compagnia di vita, la cucciola Lupa, di chiude in un residence, casa sua è ora una scena del crimine. Si riscuote solo quando, gli amici romani vanno ad Aosta a ritirare il corpo di Adele.
Mentre Rocco, indaga discretamente e dietro alle quinte sull'omicidio di Adele, viene richiamato dai colleghi per la morte di colui che aveva partecipato al rapimento di Chiara. E' morto in carcere, si crede inizialmente per un infarto. Quando si scopre che così non è, Schiavone torna ad essere il vicequestore che indaga, a fondo, nei fatti.

martedì 24 novembre 2015

"Non è stagione" - Antonio Manzini

"Aveva attaccato invece. Aosta s'era svegliata bianca di neve e Rocco uscì dalla questura maledicendo tutte e quattro le stagioni, maggio e soprattutto quella terra snobbata dal sole.
(...)
Non si fa così, si ripeteva Rocco. Non si fanno vedere i colori dei fiori, il verde dell'erba. Non si mandano nell'aria i profumi e poi si ritappa la scatola con le nuvole e si ritorna indietro. Non si fa."

NUMERO PAGINE: 317
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: 2015.

Credo sia il migliore dei tre romanzi gialli, che ho letto finora, incentrati sul personaggio di Rocco Schiavone. Intenso, commuovente, con un ritmo serrato che ti costringe ad andare avanti nella lettura e ad arrivare, in brevissimo tempo alla fine. Tant'è che ho già iniziato l'ultimo capitolo, fino a nuovo avviso, del vicequestore romano.
Se il primo e secondo volume non erano coinvolgenti, credetemi, questo vi lascerà ben predisposti ad iniziare subito il libro successivo. 
Quindi ve lo consiglio. Credete in Rocco, anche se sembra un bastardo senza cuore, in realtà è un uomo a cui il cuore lo hanno strappato dal petto. Vi costringerà ad amarlo, senza remore.

TRAMA:
Mentre indaga su un incidente stradale, che non sarebbe di sua competenza, se non fosse per il fatto che la targa del furgoncino incidentato è rubata, scopre che una ricca famiglia, i Berguet, non comunicano la scomparsa della figlia.
Perché non sentono il bisogno di denunciarne la scomparsa? I due uomini implicati nell'incidente, c'entrano qualcosa?
Parallelamente a questo, Marina, la moglie deceduta di Rocco, torna spesso a trovarlo, sotto pressione del vicequestore. Non riesce ad andare avanti... Pur frequentando più donne, e creando parecchio scompiglio, Marina rimane il punto fermo della sua vita.
Neanche la vita di Roma lo molla, infatti, Adele, fidanzata del suo amico fraterno Seba, si installa a casa sua per una ripicca d'amore nei confronti del suo uomo.
Tutte queste storie, vorticano verso il finale sconvolgente, di questa parentesi della vita di Rocco.

giovedì 12 novembre 2015

Crema di zucca al basilico

Non avete la minima idea di quante ricette io sia rimasta indietro...Ho un sacco di fotografie sul telefono di piattini pronti per essere pubblicati! La realtà è che ho poco tempo! Anche ora, sto scrivendo di straforo in ufficio, mentre il programma della Motorizzazione ha mille problemi e non mi fa lavorare... Questa ricetta come al solito è tratta dal mio carissimo libro "Il ricettario dell'orto". 
Siccome avevo della zucca in frigorifero e poca voglia di fare ricette elaborate, ho optato per una soluzione semplice, gustosa e sana! Dovete solo avere qualche verdura in frigorifero, poi il gioco è fatto!

Ingredienti:

  • 400 g di polpa di zucca
  • 2 carote
  • 2 patate piccole
  • 1 porro
  • 4 dl di brodo vegetale
  • 100 g di robiola (io l'ho omessa)
  • 1 ciuffetto di erba cipollina
  • 1 mazzetto di basilico


Preparazione:
Per prima cosa laviamo le verdure. Peliamo le patate e le carote. Tagliamo a rondelle il porro e le carote, a quadretti la zucca e le patate. Con due cucchiai d'olio mettiamoli a soffriggerli per quattro o cinque minuti (il libro dice mezzo minuto ma mi sembra troppo poco, per la quantità di verdura presente). Nel frattempo avremo il brodo bollente (io lo faccio con il dado vegetale). Una volta spadellate le verdure, ricopriamole con il brodo, aggiungendo le erbe aromatiche e cuociamo per circa dieci minuti. 
Una volta finita la cottura avremo questo risultato:












A questo punto togliamo la pentola dal fuoco, prendiamo il frullatore a immersione e frulliamo il tutto fino ad ottenere una crema. Io ho continuato la cottura per altri 15 minuti, perché gradivo la crema piuttosto densa. Il libro, invece, invita a servirla non appena frullata e ad aggiungere una cucchiaiata di robiola per ogni piatto. 
Buonissimo anche senza robiola!



Un consiglio:
Io adoro, come immagino la maggior parte di voi, accompagnare le creme calde, con i crostini. Siccome in casa non ne avevo, ho preso del pane in cassetta, ho bagnato leggermente una pentola d'olio (non troppo se no fa fumo!) e dopo aver ridotto le fette in sei pezzetti di pane, li ho spadellati rendendoli croccanti. Qui ci si potrebbe sbizzarrire: mettere degli aromi insieme al pane, o dei semi di sesamo per rendere più appetitosi i vostri crostini! :) Attenzione a non usare aromi troppo forti che coprirebbero il gusto delicato di questa crema di zucca.

"Epepe" - Ferenc Karinthy

"A ripensarci in seguito, non può che essere andata così: nella confusione dello scalo Budai deve aver sbagliato uscita, è salito su un volo diretto altrove e per qualche motivo l'equivoco è sfuggito anche al personale dell'aeroporto. A posteriori non si è potuto neppure chiarire verso dove e per quanto tempo abbia volato, perché non appena i motori hanno iniziato a girare lui ha reclinato lo schienale e si è assopito."

NUMERO PAGINE: 217.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Adelphi) 2015.

Io e il "mio caro", avevamo discusso a lungo e accarezzato l'idea di leggere insieme questo libro. Purtroppo questo non è stato possibile, perché mentre nella mia biblioteca il volume era già disponibile, nella sua c'era una lunga fila. Comunque questo è: io il libro l'ho letto! :)
Un libro molto particolare, dal clima angosciante, proiettato in un mondo privo di comprensione, una grande Babele.
Dire che non l'ho letto con piacere e curiosità, sarebbe affermare il falso. Ammetto che la parte finale del libro non mi è piaciuta molto e forse ha ingarbugliato la trama senza un vero senso, inutilmente.
Ve lo consiglio, perché è un libro che si fa leggere, non vi deluderà, vi costringe a portarlo a termine in breve tempo.

TRAMA:
Budai, si risveglia dopo un volo che credeva diretto ad Helsinki, in una città caotica in cui nessuno parla una lingua da lui compresa. E dire che Budai è un linguista, conosce molte lingue, le basi su cui poggiano, le principali regole grammaticali. Ma qui nessuno sembra rispettare una grammatica a lui nota, nessuna lingua da lui conosciuta si comporta in questa maniera. Budai si sente male, all'idea di non potersi far capire, è stato trasportato da una marea di gente, in un albergo, e ora non gli riesce proprio di capire come tornare indietro all'aeroporto. Il tempo passa e Budai non riesce ad uscire da questa città straripante di gente, ma in cui nessuno capisce nessuna lingua da lui parlata. Ma c'è una ragazza, che guida l'ascensore del suo albergo, una certa Epepe - o forse era Edede? - che prova per lui una simpatia quasi istantanea, e condivide con lui la sua brevissima pausa sigaretta, cercando di comunicare, di spiegarsi.

martedì 3 novembre 2015

"Animali intorno a noi: GATTI" - Marcus Schneck & Jill Caravan

"Il gatto è <<vicino>> all'uomo da almeno 4.500 anni."

NUMERO PAGINE: 79.
GENERE: Piccolo manuale e raccolta fotografica.
PRIMA EDIZIONE: (EdiCart) 1993.

Questo era l'ultimo libro che mi mancava in biblioteca, sul capitolo gatti. Non lo avevo preso in considerazione poiché è molto breve e perlopiù vi sono fotografie.
Comunque non è proprio male, ho tratto un'informazione nuova, rispetto a ciò che già conoscevo, il che non guasta. 
Purtroppo le informazioni sulle razze feline, risultano datate, visto che sono passati più di vent'anni da quando è stato pubblicato.
Una lode, è d'obbligo agli autori, che già nel lontano 1993, portavano l'attenzione sull'importanza della sterilizzazione.

Capitoli che trovate all'interno del libro:

  • Introduzione.
  • La storia del gatto
  • Leggende e tradizioni popolari relative al gatto
  • Un specie, molte razze.
  • Intelligenza
  • Ammaestrare i gatti
  • Comportamento istintivo
  • Riflessioni particolari
..... in più 94 bellissime fotografie.

lunedì 2 novembre 2015

"La costola di Adamo" - Antonio Manzini

"Mi sono messa a pensare. A sentire la storiella, la donna nasce dall'uomo, anzi ne è proprio un pezzo. E l'uomo impazzisce per la donna, la ama. In realtà ama se stesso. Ama un pezzo di sé, non un altro da sé. Vive e fa i figli e fa l'amore con se stesso. Un amore concentrato sulla propria persona che niente a che fare con l'amore. Credo che sia quanto di più perverso abbia mai letto. Il maschio è innamorato solo di sé. Questo dicono le Sacre Scritture. L'inferiorità femminile non c'entra. E' solo un mezzo per coprire tutto il resto.
L'appartenenza. Una persona appartiene ad un'altra per decreto divino. Ossia la mia vita ha valore perché appartengo all'uomo."

NUMERO PAGINE: 284, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2014.

Eccoci qui con il secondo capitolo di Rocco Schiavone, vicequestore romano espatriato ad Aosta.
Questo libro mi è stato più congeniale del primo: si chiariscono tante cose del passato di Rocco, la trama è più avvincente e centrata, anche se la fine forse è molto idealizzata e utopistica. 
Libro che si legge rapidamente e volentieri, ve lo consiglio fortemente, soprattutto se come me, eravate rimasti un tantino amareggiati dal primo capitolo.

TRAMA:
Mentre entra nella casa in cui lavora, Irina, nota che la cucina e gli altri ambienti sono stati messi a soqquadro. Scappa immediatamente per la strada, invocando a gran voce aiuto e incappando in un ex maresciallo in pensione, che subito si attiva a chiamare la polizia. All'arrivo di Rocco Schiavone, i due fanno molto confusione, ma il vicequestore, con il fidato sottoposto Italo, si reca in casa e scopre che oltre al furto vi è stato un, apparente, suicidio. Subito scattano le indagine e la comunicazione al marito, fuori a far una pedalata.
Il caso sembra snodarsi in maniera semplice... Eppure qualcosa non quadra.
Per di più ci si mette anche il passato sulla strada del nostro: lo stupratore, figlio del ministro dell'interno, è tornato in circolazione e alla sua vecchia abitudine. Apprendiamo quindi che Rocco è stato allontanato da Roma, perché aveva incastrato e malmenato uno stupratore, figlio di una persona importante. Riuscirà a fermarlo una volta per tutte?

"Pista Nera" - Antonio Manzini

"<<Ecco, un paio d'ore fa è stato rinvenuto un cadavere.>>
Un cadavere.
Schaivone lasciò scivolare la mano che stringeva il cellulare sul materasso e chiuse gli occhi imprecando fra i denti: <<Un cadavere...>>
Decimo grado. Era proprio una rottura di coglioni di decimo grado. E forse cum laude."


NUMERO PAGINE: 275, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2013.

Ormai vi sarà arcinoto il mio amore per la casa editrice Sellerio. Non saprei dirvi perché, se non che offre letture, per me stimolanti, ma non solo: mi piace molto la rilegatura delle pagine, l'impostazione della pagina e il carattere con il quale sono scritte, le copertine molto simili tra loro (tanto da riconoscere immediatamente la casa editrice a distanza, poiché sono tutte blu) ma con disegni differenti, e soprattutto la cura meticolosa delle parole e della grammatica (una cosa da non sottovalutare).
Questo libro è il primo capitolo della storia di Rocco Schiavone. Anche se scorrevole e simpatico mi ha un po' deluso, rispetto ai racconti che ho incontrato nelle varie raccolte della Sellerio. Forse perché, anche Rocco, trasgredisce la legge e se anche questa caratteristica lo rende più centrato ad alcune cellule statali dell'Italia, non posso far a meno di pensare che tutto ciò sia molto sbagliato.
Ve lo consiglio? Perché, no? Dopo tutto, si legge con facilità e rapidamente.

TRAMA:
Ormai conosciamo il nostro Rocco Schiavone, vicequestore romano spostato per punizione ad Aosta, città che detesta per il freddo.
Qui, si è ambientato, ci vive ormai da quattro mesi. La nostra storia inizia quando un guidatore di gatto delle nevi, incappa in un cadavere, passandoci sopra, mentre aggiusta le piste per i turisti del giorno dopo.
Subito Schiavone è chiamato ad investigare e si scopre che non l'ha ucciso l'uomo: colui che è stato investito era stato sepolto nella neve da qualcun'altro.

"I ragazzi del massacro" - Scerbanenco

"Respirò ancora a lungo, aveva ancora, e sempre, in mente, la maestrina Matilde Crescenzaghi, come l'aveva trovata lei, la prima che l'aveva vista dopo il massacro, totalmente nuda, in terra, quasi sotto la lavagna, il rigagnolo di sangue tra le cosce così bianche sotto la squallida luce fluorescente, e quel singhiozzo che lei, la maestrina, emetteva, gli sgraffi bestiali su tutto il corpo."

NUMERO PAGINE: 231.
GENERE: Giallo Noir.
PRIMA EDIZIONE: (Garzanti - gli Elefanti ) Febbraio 1994.

Libro che mi è stato regalato da una persona molto cara.
Non conoscevo nulla di Scerbanenco. Mi è stato regalato, infatti, perché amo i gialli. Questo è il terzo volume della serie delle indagini del commissario Duca Lamberti. Mi hanno già regalato il secondo, ma presto prenderò, presso la mia biblioteca, il primo volume della serie. 
La storia è ambientata nella Milano degli anni '60-'70, luoghi da me conosciuti, ma riportati ai miei occhi con un forte flashback nel passato. 
Ve lo consiglio, Scerbanenco ha una scrittura pulita, scorrevole e ricca. La storia è agghiacciante e inquietante ma estremamente interessante.

TRAMA:
Nella scuola serale Andrea e Maria Fustagni, si rinviene il cadavere violentato e massacrato di una giovane maestrina. Sotto accusa gli undici studenti, ragazzi difficili recuperati da storie di droga, violenza ed emarginazione sociale, della sua classe.
A seguire il caso è Duca Lamberti, commissario incaricato a Milano. Con una trama spessa e avvolgente Scerbanenco, tramite il suo commissario, ci mostrerà come la maestra è stata massacrata.