"Aveva attaccato invece. Aosta s'era svegliata bianca di neve e Rocco uscì dalla questura maledicendo tutte e quattro le stagioni, maggio e soprattutto quella terra snobbata dal sole.
(...)
Non si fa così, si ripeteva Rocco. Non si fanno vedere i colori dei fiori, il verde dell'erba. Non si mandano nell'aria i profumi e poi si ritappa la scatola con le nuvole e si ritorna indietro. Non si fa."
NUMERO PAGINE: 317
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: 2015.
Credo sia il migliore dei tre romanzi gialli, che ho letto finora, incentrati sul personaggio di Rocco Schiavone. Intenso, commuovente, con un ritmo serrato che ti costringe ad andare avanti nella lettura e ad arrivare, in brevissimo tempo alla fine. Tant'è che ho già iniziato l'ultimo capitolo, fino a nuovo avviso, del vicequestore romano.
Se il primo e secondo volume non erano coinvolgenti, credetemi, questo vi lascerà ben predisposti ad iniziare subito il libro successivo.
Quindi ve lo consiglio. Credete in Rocco, anche se sembra un bastardo senza cuore, in realtà è un uomo a cui il cuore lo hanno strappato dal petto. Vi costringerà ad amarlo, senza remore.
TRAMA:
Mentre indaga su un incidente stradale, che non sarebbe di sua competenza, se non fosse per il fatto che la targa del furgoncino incidentato è rubata, scopre che una ricca famiglia, i Berguet, non comunicano la scomparsa della figlia.
Perché non sentono il bisogno di denunciarne la scomparsa? I due uomini implicati nell'incidente, c'entrano qualcosa?
Parallelamente a questo, Marina, la moglie deceduta di Rocco, torna spesso a trovarlo, sotto pressione del vicequestore. Non riesce ad andare avanti... Pur frequentando più donne, e creando parecchio scompiglio, Marina rimane il punto fermo della sua vita.
Neanche la vita di Roma lo molla, infatti, Adele, fidanzata del suo amico fraterno Seba, si installa a casa sua per una ripicca d'amore nei confronti del suo uomo.
Tutte queste storie, vorticano verso il finale sconvolgente, di questa parentesi della vita di Rocco.
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