martedì 30 agosto 2016

Tempo di girare pagina.

Ciao a tutti!
Per una volta vi parlo di me e della mia vita.
Tra circa un mesetto e mezzo mi trasferirò a Vicenza, dal mio compagno.
Quante cose sono cambiate in un anno! 
Quindi lascerò il mio lavoro attuale, lavoro come segretaria in un'autoscuola, e mi lancerò all'avventura lì. Spero di trovare in fretta un'occupazione, non sono una che sa stare con le mani in mano, tanto meno che si fa mantenere. Il mio obbiettivo è di lasciare il mio curriculum ad ogni agenzia e di vedere se mi chiamano. Poi comincerò fisicamente a portarli io a mano in alcuni posti e guarderò spesso gli annunci di lavoro sui giornali e sul web.
Non vi nascondo che ho un po' d'ansia. Del resto sono senza diploma, ma vanto un'esperienza lavorativa pari a sette anni nell'ambito della segreteria e del rapporto con la clientela: credo che valga qualcosa!
Sono anche in ansia per i gatti. Come sapete, se seguite il mio blog, Dora è già venuta con me a Vicenza. anche se si è lamentata un pochino in macchina, in casa poi è stata bravissima. Ringo e Star però sono vecchietti, spero che stiano tranquilli e che soprattutto Ringo non rimanga traumatizzato per troppo tempo. Ad ogni cambiamento d'ambiente lui reagisce rimanendo nascosto per parecchio tempo. 
Anche a Star lo stress non fa bene: subito dopo l'ultimo trasloco a febbraio mi ha fatto prendere un infarto perché gli è venuto un ascesso al cervello e per poco non mi moriva! La veterinaria sostiene che non è stato lo stress ma un eccesso di batteri che si sono sviluppati nel cervello. Si è ripreso rapidamente ma che spavento! Strisciava per casa!
Mi auguro ardentemente che stiano bene, io li lascerò un pochino in un camera tutta per loro, visitandoli spesso, di modo che si ambientino facilmente.
Sono anche molto felice però. Finalmente ho una persona accanto che segue il mio stesso progetto di vita, che vuole una famiglia, che vuole dei bambini, che vuole girare all'avventura. Soprattutto che crede già che noi una famiglia lo siamo già. Questo pensiero mi apre il cuore e lo condivido pienamente.
La cosa bella/brutta è che questo cambiamento mi apre la strada a mille idee. Vorrei stravolgere il mio lavoro, fare la commessa, fare la fiorista, fare la petsitter. Sono già troppe cose che vorrei fare, e non va bene! Forse deciderò una volta che avrò trovato un lavoro e vedrò se fare o meno un qualche corso che mi specializzi in qualcosa.
Non so, ragazzi! Vi aggiornerò! Per ora sono elettrizzata e allo stesso tempo ansiosa di questo nuovo mondo che si apre davanti a me!
Incrociate le dita e le zampe! 
I fiori che vedete sono di biancospino e indicano "Dolce speranza". La speranza che tutto vada nel verso giusto! 

lunedì 22 agosto 2016

"La stagione del sangue" - Samuel Bjørk

"Un'adoloescente, probabilmente sedici, diciassette anni. (...) Nuda. Sembrerebbe una specie di... come posso dire...un rituale? Tutto intorno a lei è pieno di piume. E di candele..."

NUMERO PAGINE: 443.
GENERE: Thriller/Noir (qui la mia recensione del primo libro:"La stagione degli innocenti")
PRIMA PUBBLICAZIONE: (Longanesi) 2016.

TRAMA:
La squadra di Holger Munch viene chiamata a investigare su un caso spaventoso. Un ritrovamento da parte di un uomo: una giovanissima ragazza è stata trovata morta in mezzo a un prato. L'omicidio sembra un vero e proprio rituale. Il giovane corpo è nudo, attorniato di piume e candele, in un pentacolo, le braccia disposte in un modo particolare e voluto.
Anche se Mia è stata sospesa dalla squadra, in modo tale da poter essere seguita da uno psicologo e ritrovare una sorta di equilibrio interiore, Munch sa che senza di lei non possono farcela.E' così che comincia l'indagine. L'indagine su una ragazzina che nessuno stava cercando, perché presso la casa per ragazzi orfani in cui abitava, la responsabile era stata tranquillizzata da un messaggio che proveniva dal suo telefono in cui si chiedeva di non cercarla.Peccato che non era stata la ragazzina a scrivere il messaggio. Peccato che la direttrice ha lasciato perdere le sue ricerche. Ora è morta e sarà la squadra omicidi di Oslo a cercare la verità.

Il mio commento:
Trovo che Bjørk scriva libri molto scorrevoli e che catturino il mio interesse. Li leggo sempre volentieri e velocemente.
La storia, di questo secondo capitolo sulla squadra omicidi di Oslo, è agghiacciante e piena zeppa di particolari interessanti.
Forse avrei approfondito un attimo di più il discorso del perché l'assassino poneva le vittime in modo così rituale. Inizialmente il libro dà molto peso a questa cosa, ma poi si perde un pochino con il riconoscimento dell'assassino.
E' un libro che consiglierei, dopo però, aver letto il primo: è molto presente e sentita la storia dei personaggi principali.

mercoledì 17 agosto 2016

Torta alla marmellata

Tempo fa, ho preparato un'ottima torta alla marmellata: torta non crostata. Secondo me è ideale per la prima colazione... Io poi ho da parte, ancora, la mia bellissima e buonissima marmellata fatta in casa e ho utilizzato quella. E' una torta molto semplice, che potete fare in poco tempo, e che vi fa fare una bella figura se avete ospiti. La ricetta in realtà l'ho letta un po' qui e un po' lì in rete. L'ho un pochino rimaneggiata.
Gli ingredienti non sono tanti, probabilmente li avrete tutti in casa! :)
Pronti a gustare una buona torta per merenda o colazione? Si parte!

Ingredienti:

  • 200 g di farina
  • 150 g di burro
  • 150 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 3 uova
  • 200 g di marmellata a scelta (noi abbiamo usato quella di pesche)

Preparazione:
Accendete il forno a 180°.
Fate ammorbidire il burro e mescolatelo con lo zucchero, aggiungete le uova, una per volta. Mescolate bene e piano piano aggiungete le farina mescolata con il lievito. 
L'impasto risulterà denso e appiccicoso, quindi non preoccupatevi! E' normale.
Foderate una tortiera di carta da forno e adagiatevi l'impasto.
A cucchiate disponete la marmellata a vostra fantasia.
Cuocete per circa 40 minuti, provando con lo stuzzicadenti.
Lasciate raffreddare e gustate!
Ottima anche con un tè verde aromatizzato.

"Il linguaggio segreto dei fiori" - Vanessa Diffenbaugh

"Per quasi dieci anni avevo passato ogni momento libero a imparare nomi scientifici, descrizioni e significati dei fiori, ma fino a quel momento avevo utilizzato solo una piccola parte delle conoscenze acquisite. Avevo utilizzato quasi sempre gli stessi fiori: un mazzo di calendule - dolore - un cesto di cardi - misantropia -, un pizzico di basilico essiccato: odio. "

NUMERO PAGINE: 362.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Garzanti) Maggio 2011

TRAMA:
Victoria esce finalmente da una delle tante case per ragazzi senza famiglia. Ha diciotto anni e non sa cosa farà una volta fuori di lì. E' una ragazza strana che comunica i suoi sentimenti tramite i fiori.
Appena uscita, Meredith, la sua tutrice legale, le dice che potrà stare per tre mesi in una casa abitata da ragazza come lei, poi se vorrà rimanere dovrà trovarsi un lavoro e pagarsi l'affitto. Ma Victoria è finalmente libera: finalmente può godersi le sue amate piante e i fiori e camera sua diventa un vero e proprio parco al chiuso. Una serra.
Allo scadere dei tre mesi Victoria si trasferisce in un parco e diventa una senzatetto. Condizione che inizialmente non le pesa particolarmente, perché può stare in mezzo ai fiori che ha cresciuto. Il pericolo però, di dormire all'aperto, c'è, inutile negarlo.
Una mattina conosce Renata, una fiorista che decide di darle una possibilità. Finalmente Victoria può lavorare con i fiori e pian piano riesce a guadagnarsi la fiducia di Renata, avere un lavoro fisso e una camera tutta sua.
Ma al mercato dei fiori incontra Grant, un ragazzo che sbuca dal passato di Victoria e le riporta alla memoria l'unica donna che abbia mai sentito come madre: Elisabeth.

Il mio commento:
Ho trovato questo libro molto carino e ben curato.
Mi è piaciuto soprattutto il dizionario del significato dei fiori: è incredibile sapere che nel 1800 i giovani nobili facessero la corte alle gentil donzelle esprimendo sentimenti con i fiori.
Mi ha un pochino deluso da altri punti di vista, in alcuni punti il libro è fin troppo prevedibile, ma comunque lo consiglierei.

Giovedì? Timballo di gnocchi!!

Giovedì-gnocchi è ormai un assioma. Io ho voluto mettere mani agli gnocchi e trasformalo da piatto semplice a piatto unico e sostanzioso. Ricetta presa da "Il mio crea menù verde". 
Secondo me è un piatto che fa leccare i baffi a chiunque!! Delizioso!!

Ingredienti:
  • 400 g di gnocchi di patate
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • 60 g di provola affumicata
  • 10 pomodorini ciliegia ben maturi (io ho aggiunto 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro)
  • 1 noce di burro
  • 2 spicchi d'aglio
  • 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
  • basilico 
  • sale e pepe

Preparazione:
Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Tagliate anche la provola a dadini, quindi sciacquate e asciugate delicatamente il basilico. Sbucciate l'aglio, tagliatelo in due ed eliminate l'anima.
Fate soffriggere l'aglio in una padella con l'olio finché non sarà imbiondito, poi eliminatelo e unite i pomodorini e il concentrato di pomodoro, se volete una ricetta più rossa. Saltate il sughetto per un paio di minuti, aggiungendo sale e pepe.
Nel frattempo cuocete gli gnocchi in acqua salata.Quando saranno venuti a galla scolateli e aggiungeteli ai pomodorini. Unite il basilico e la provola e saltate ancora, finché il formaggio non sara ben amalgamato.
Riempite 4 cocotte, o se non l'avete una teglia di piccole dimensioni, imburrate e spolverizzate con un misto di parmigiano e pangrattato in parti uguali. Gratinate in forno per 10 minuti a 200° gradi e servite.

Torrette di melanzane e Frittata di porro

Eccomiiiiii!!! Oggi prepariamo un bel secondo? Allora ecco qui: una bella frittata per le proteine e di contorno delle deliziose melanzane condite. 
Queste ricette arrivano un pochino da mia mamma con l'aggiunta della farina del mio sacco. :) Sono ricette che sono state ultra gradite, vi portano via poco tempo e danno soddisfazione. Pronti? Via!

FRITTATA DI PORRI:

Ingredienti: (per due persone)

  • 4 uova
  • 100 g di Asiago grattugiato
  • 1 porro 
  • sale e pepe
  • olio EVO

Preparazione:
In una padella di medie dimensioni mettete un filo d'olio. Pulite a tagliate il porro a rondelle sottili e mettetelo nella padella. Fatelo soffriggere finché non avrete il porro ridotto e sfilacciato.
Nel frattempo, in una terrina, sbattete le uova con il formaggio grattugiato, il sale e il pepe.
Aggiungete l'uovo al porro e aspettate che la vostra frittata cuocia sotto. Quando la paletta riesce a staccare la frittata dalla padella, giratela (io metto un piatto sopra e capovolgo la frittata, poi rimetto la frittata dalla parte cruda in padella). 
Quando è finalmente cotta, servitela ben calda.

TORRETTE DI MELANZANE:

Ingredienti: (per due persone)
  • 2 melanzane
  • 2 cucchiai di pesto
  • 1 barattolo di polpa pronta
  • 1 mozzarella (o un formaggio che fonde a scelta)
  • olio EVO
  • sale e pepe
  • basilico

Preparazione:
Prima di tutto fate spurgare le melanzane: dopo averle tagliate a rondelle sottili, mettetele con il sale in un cola pasta, in modo che spurghino l'acqua di vegetazione amara, per circa mezzora.
Accendete il forno a 180°. Prendete una teglia e disponete gli ingredienti vicino a voi: melanzane, pesto, polpa di pomodoro, formaggio tagliato a cubetti, olio, sale e pepe, fogliette di basilico fresco.
Bucherellate tutte le melanzane con i rebbi di una fochetta, dopo averle sciacquate dal sale, e adagiate quelle più grandi di circonferenza sulla teglia, su cui avrete posto della carta forno o stagnola.
Condite la polpa pronta con olio, basilico fresco, salate e pepate. Mettete una cucchiata di pomodoro e un tocchetto di formaggio. Mettete un'altra fetta di melanzana sopra, badando che la dimensione rispecchi quella precedente più o meno, mettete del pesto e ancora il formaggio. Finite la vostra torretta con un ultima melanzana un pochino di pomodoro e infornate.
Lasciate cuocere per 15/20 minuti. Servite calde!

In viaggio con Dora.

Ciao ragazzi!! Finalmente torno a parlare dei nostri amici a quattro zampe. In particolare oggi vi parlo della mia esperienza con Dora e la macchina. Il viaggio che dovevamo compiere era decisamente breve: da Bergamo a Vicenza sono giusto un paio di ore. 
Tanto per cominciare, a mio avviso , prima di mettervi in viaggio con il vostro amico dovete farvi alcune domande: Starebbe meglio a casa? Quanto tempo posso dedicargli in vacanza, in un ambiente nuovo per lui? Quante sono le ore di viaggio? Gradisce il trasportino o lo soffre? E' già stato in macchina? La soffre? Quanto è stretto il vostro legame? Se ho deciso di portalo con me, ma si agita posso calmarlo in qualche modo?
Vi racconto la mia esperienza: è da circa un anno che io e Dario ci frequentiamo e presto io cambierò vita e da Bergamo mi trasferirò qui a Vicenza. Spesso, quindi nel weekend mi vedevo costretta ad affidare Dora, Ringo & Star a mia mamma. Le lasciavo le chiavi di casa e lei passava due volte al giorno a dar loro da mangiare, pulire la lettiera e a fargli qualche carezza. Anche se si trattava di un paio di giorno, mia mamma diceva che Dora soffriva particolarmente la mia lontananza. Così, quando mi si sono presentate due settimane di ferie ho subito pensato di portarla con me. Perché Dora sì e Ringo e Star no? Vi spiego subito: Ringo è un gatto molto introverso, soffre molto a cambiare ambiente, riesce ad essere indipendente per periodi molto lunghi (esperienza che entrambi i gatti hanno affrontato in gattile) e soprattutto rimane nascosto per giorni nel nuovo ambiente. Star invece odia il trasportino. Si fa venire delle specie di crisi isteriche e cerca in ogni modo di uscire fuori. Piange interrottamente. Mi ricordo in gattile, una volta, in cui è stato messo in gabbia per curare una brutta dermatite alla testa: diventava matto. Insomma ho preferito lasciarli alle cure amorevoli di mia madre, che li conosce e passa almeno un paio di volte al giorno per stare con loro.
 A Dora, invece, era quasi impossibile chiedere di stare tutto quel tempo in casa senza di me. Contando poi che non sarei andata in una stanza di albergo al mare o in un appartamento in montagna, ma a casa del mio compagno in cui trascorro tutta la giornata, poiché lui lavora e studia, in questo momento.
Così ho preparato tutto l'occorrente : trasportino con una traversina assorbente, ciotole e cibo, lettiera e sabbia. L'ho anche preparata al viaggio: ho lasciato il trasportino aperto a sua disposizione in modo che si abituasse e dopo un consulto con la mia veterinaria mi ha consigliato un blando calmante naturale: CALMEX CAT il costo è di 25 € e io l'ho trovato in una clinica veterinaria perché nelle mie zone le farmacie non li tengono. Come vedete contiene un flaconcino (da 60 ml) e una siringa, senza ago. In pratica il flacone ha un buco in cui passa solo la punta della siringa. Per cui dovete inserire la siringa, capovolgere il flacone, tirare lo stantuffo e arrivare agli ml desiderati. Qui consigliano 1 ml per ogni 4,5 kg del gatto. Dora pesa tre chili, ma la veterinaria della clinica mi ha detto che potevo tranquillamente darle tutto l'ml senza problemi, perché essendo naturale non ha gravi ripercussioni. Io ho cominciato giovedì a darle questo calmante, un paio di volte al giorno e la partenza era domenica mattina. Non l'ha gradito molto, ma ho afferrato la gatta per il coppino e le ho messo la siringa di lato nella bocca e poi le ho versato il liquido in gola. A quel punto le ho chiuso la bocca e ho massaggiato un paio di volte la gola in modo che deglutisse. Si è poi fiondata a mangiare, probabilmente il gusto non è il massimo, ma ce l'ho fatta senza soverchi problemi. La domenica mattina ho caricato tutto in macchina e solo alla fine ho messo Dora nel trasportino (NB: qui dipende dal gatto: Dora date le ridotte dimensioni, si acciuffa in un attimo e fa una minima resistenza per entrare nel trasportino. Con Ringo e Star avrei molte più difficoltà e probabilmente cercherei un calmante che li rimbambisca un pochino di più, per non fargli avere un trauma con il viaggio.).
In macchina inizialmente Dora ha pianto, aveva la bocca aperta e si agitava. Mi sono messa il trasportino in grembo e le ho dato da bere, bagnandola più volte con l'acqua. Se non sapete come reagisce il gatto NON APRITE MAI IL TRASPORTINO IN MACCHINA. Può essere estremamente pericoloso per voi e per lui: lo spaventano i rumori, il movimento della macchina, lo spostamento del paesaggio. Finireste per avere un gatto impazzito che si schianta in macchina, potrebbe impedirvi di schiacciare il freno o di cambiare marcia. Se piange cercate di calmarlo, e se volete dargli da bere fermate la macchina, chiudete tutti gli sportelli e i finestrini, e fate quello che dovete fare. Richiudete il trasportino e ripartite. Un gatto spaventato senza trasportino è un'esperienza pericolosa che non consiglio.
Dopo essere stata coccolata e con il pelo inumidito, si è calmata, anche se ha voluto sempre il contatto fisico.
Arrivati a Vicenza si è ambientata facilmente, anche se io vi consiglio di tenerli in una stanza piccola, in cui il gatto si senta protetto e che possa controllare, con tutte le sue ciotoline e la lettiera. Dora è una micia speciale e già a mezzogiorno aveva sondato tutta la casa e alle tre del pomeriggio, dormiva sul letto mente io mi riposavo.
Questa casa le piace, è molto più spaziosa del mio claustrofobico bilocale di 38 mq, ma purtroppo sabato mattina dovremo tornare a casa. Comunque manca poco più di un mese e allora questa diventerà anche la casa di Ringo & Star. Spero solo che riusciranno ad interagire positivamente con la gatta esterna di Dario. Ma di questo, tornerò a parlarvi! :) Ciao a-mici!! Buone vacanze a tutti!!


domenica 14 agosto 2016

"Il bazar dei brutti sogni" - Stephen King

"Alcuni di questi racconti sono già stati pubblicati, ma ciò non significa che fossero conclusi allora o che lo siano adesso. Finché uno scrittore non muore o si ritira dalle scene, le sue storie non sono mai compiute e richiedono sempre ulteriori ritocchi o revisioni. Tra queste pagine ce ne sono anche di inedite. C'è un ultimo punto che tengo a sottolineare, ovvero quanto sia felice, Fedele Lettore, che siamo ancora qui, tu e io.
Figo, vero?"

NUMERO PAGINE: 504.
GENERE: Racconti.
PRIMA EDIZIONE: (Sperling & Kupfer Editori S.p.A) 2016

I racconti sono davvero tanti. Non tutti belli, ma vi riporto tutti i titoli e la trama o il commento di alcuni. Quelli che mi sono rimasti più in testa, nel bene o nel male.

I RACCONTI:


  • "Miglio 81": Un tributo al celebre romanzo "Christine la macchina infernale", un racconto carino che scorre velocemente.
  • "Premium Harmony": Storia che potrebbe essere, senza troppa fantasia, reale. 
  • "Una rissa per Batman e Robin"
  • "La duna": Il mio preferito. Un uomo vecchio, che anche con fatica, si reca ogni giorno su una piccola isoletta, da quando era bambino. Quale mistero si cela dietro a queste scritte sulla sabbia?
  • "Il bambino cattivo": Come il racconto precedente, emerge fortemente, lo spirito inquietante di King,
  • "Una morte": Bello. Dico solo questo.
  • "La chiesa d'ossa": Poesia. Trascurabile.
  • "Morale"
  • "Aldilà": Una visione particolare del circolo vita-morte.
  • "Ur": Racconto di fantascienza, di mondi paralleli. Leggermente prolisso.
  • "Herman Wouk è ancora vivo": Tristemente ipotetico e reale.
  • "Giù di corda": Veramente bello. Consigliato!!
  • "Blocco Billy": Incentrato sul baseball, con un pizzico di giallo. Non mi è piaciuto.
  • "Mister Yummy": 
  • "Tommy": Racconto in chiave di poesia. Non è degno di nota.
  • "Il piccolo dio verde del dolore": Storia incentrata sul dolore dopo un incidente grave e della sua riabilitazione.
  • "Quell'autobus è un altro mondo"
  • "Io seppellisco i vivi": Trama carina ed originale, vi sorprenderete a chiedervi cosa fareste voi.
  • "Fuochi d'artificio ubriachi": Niente di che. 
  • "Tuono estivo":Un altro bellissimo racconto. Parla della fine del mondo. Promosso.
Il mio commento:
Il mio commento globale è di un giudizio poco più che sufficiente. Pochi i racconti horror, molti quelli trascurabili, addirittura rari quelli che ricorderò. 
Tendenzialmente mi piace leggere i racconti di King, sono piccole chicche che mi assaporo piano piano. Ma qui mi trovavo a saltare racconti, passando per altri e a riprenderli dopo. In sintesi: se non mi ispirava l'introduzione, questo è da riconoscere a King che ha scritto due parole su ogni racconto prima di proporlo, lo saltavo per riprenderlo in un secondo tempo.
Potevo essere più soddisfatta.



sabato 13 agosto 2016

Tortiglioni porro e rosmarino

Ciao ragazzi!! Vi saluto da quei di Vicenza. Sono qui per un paio di settimane dal mio compagno, mi sto sbizzarrendo con dei piattini semplici e prelibati, complice anche un fantastico libro che si chiama "Il mio crea menù verde". La vera innovazione è che le ricette si sfogliano, mentre la base del libro tocca il tavolo, questo consente che il libro rimanga aperto, senza bisogno di essere toccato e può essere facilmente sfogliato. Niente più problemi con macchie sulle pagine dei libri ne con il ricettario che non collabora e si chiude mentre voi avete le pagine aperte.
Questa ricetta arriva proprio da questo libro. La cosa carina, oltre a essere un ricettario pratico e da tavolo è che è diviso in sei sezioni: primi vegetariani, secondi vegetariani, piatti vegani, piatti per bambini, gluten free e bevande.
Io lo trovo semplicemente grandioso.
Il piatto è piaciuto molto, ho cucinato per tre persone, ma la ricetta ve la riporto per quattro.
Ho utilizzato della pasta integrale, ma siete liberi di utilizzare quella che preferite! :)

Ingredienti:

  • 350 g di pasta corta
  • 2 porri
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • due pugnetti di rosmarino
  • olio EVO
  • sale e pepe

Preparazione:

Mettete sul fuoco l'acqua per la pasta e aspettate che arrivi ad ebollizione, poi salatela.
Nel frattempo lavate ed eliminate la parte in eccesso dei porri e tagliateli a rondelle molto sottili. Fateli soffriggere in una padella con un paio di cucchiai d'olio e a un pizzico di sale. 
Lavate il rosmarino e toglietelo dal rametto, tenendo solo gli aghi. Sminuzzatelo sottilmente con un coltello e aggiungetelo al porro. Sfumate il porro con il vino bianco, a fuoco vivace, fino a che non sarà asciugato tutto, aggiungete dell'acqua se si attacca alla pentola e cuocete per circa un quarto d'ora a fuoco basso.
Buttata la pasta nell'acqua, scolatela molto al dente, salvando un paio di mestoli di acqua di cottura, (io per timore la tengo da parte tutta, non si sa mai che potrebbe servirmene di più) e aggiungetela al porro insieme all'acqua.
Alzate la fiamma e aspettate che l'acqua si asciughi e la pasta abbia raggiunto la cottura.
Spolverizzate con abbonante pepe e servite ben calda.

giovedì 11 agosto 2016

"7-7-2007" - Antonio Manzini

"Quello che io e Furio ti stiamo chiedendo è che cosa è successo veramente dopo il funerale di Marina. Dopo che sei tornato a casa. Dopo che per una settimana non ti sei fatto vedere, né da noi né in ufficio. E tutti sapevamo che eri lì a piangerla. Non rispondevi al telefono, non rispondevi al citofono. Quello che ci devi dire è che cazzo hai fatto la settimana dopo il 7 luglio, Rocco. Ce lo devi."

NUMERO PAGINE: 369.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio editore Palermo) 2016.

TRAMA:
Rocco Schiavone è chiamato nell'ufficio del procuratore per dare spiegazioni sulla morte di Adele, nella sua casa di Aosta.
Cos'è successo, veramente, a Roma, in passato? L'omicidio di Adele è collegato in qualche modo a quello di sua moglie Marina? Perché Marina è morta e per mano di chi?
E' in questo libro che Rocco ci racconterà tutta la storia di quella tremenda estate del 2007 e soprattutto di quel maledetto 7 luglio. Estate che comincia con i cadaveri di ragazzi giovani, troppo giovani per morire.
In questo quinto libro il vicequestore scioglie ogni sua remora e ci consegna il suo amaro e disgraziato passato.

Il mio commento:
E' un libro che commuove per la sua brutale sincerità. Non vedevamo l'ora di affondare i denti nel passato di Rocco Schiavone, ma il boccone si è rivelato molto amaro. Ho versato lacrime per la triste storia di Marina, per quella fine che lei non meritava e che invece ha avuto.
Forse, dopo averne letto il passato, il vicequestore potrà risultare molto più comprensibile, anche quando è estremamente scorbutico e intollerante. Per quanto mi riguarda, io di Rocco, ero già innamorata alla follia. La sua debolezza che maschera con l'arroganza e il disappunto lo rende solo più umano.

mercoledì 3 agosto 2016

"Il sapore sconosciuto dell'amore" - Sarah Vaughan

"Non pensate che per essere brave pasticcere dobbiate aver partecipato a un corso di cucina, presso il Women's Institute della vostra città o al Cordon Blue. Chiunque può imparare a preparare dolci e, se certamente una brava insegnante vi aiuterebbe, vero è che potete imparare anche da soli. Alcuni dei prodotti da forno più buoni che abbia mai assaggiato provenivano dalle case più semplici."

NUMERO PAGINE: 273.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Garzanti) Febbraio 2015.

TRAMA:
Dopo la morte di Kathleen Eaden, la città organizza un concorso per trovare una nuova eccellente pasticcera che sappia utilizzare alla perfezione il forno.
E' qui che si intrecciano le vite di cinque persone: Jennifer, una donna dolce e amorevole con figlie grandi, qualche chilo in eccesso e un marito molto poco attento a lei, Vicky giovane mamma sempre attenta ai bisogni di suo marito e del suo piccolo bambino, Claire mamma single che si è rimboccata le maniche fin da giovane, Karen donna snob, ricca e molto introversa e infine Mike: l'unico uomo della competizione, padre e vedovo, vuole dimostrare a se stesso di essere un ottimo cuoco.
I tavoli imbiancati di farina, mani che lavorano sottili paste sfoglie, o bignè da riempire o glassare, è qui che si scontrano gli aitanti pasticceri.
Oltre alle storie personali dei partecipanti, vi è anche quella della super cuoca Kathleen.

Il mio commento:
Credevo di essermi fatta scioccamente attrarre dalla copertina, invece ho scoperto un libro delizioso, delicato, dolce e commuovente.
La storia di queste quattro donne, cinque con Kathleen la fondatrice del negozi Eaden, è decisamente ben scritta.
Sarà che io, amando cucinare, mi sono lasciata completamente trasportare nel clima inglese e casalingo del libro. Mi sembrava, quasi, di poter percepire il profumo di cannella e mele, del pan di zenzero messo in forno, dell'impasto del pane con le uvette.
Se proprio dovessi trovare una pecca al libro, direi che forse ci voleva un pochino più di attenzione per l'unico personaggio maschile del libro, che viene adombrato completamente dalla sue sfidanti donne.