lunedì 22 agosto 2016

"La stagione del sangue" - Samuel Bjørk

"Un'adoloescente, probabilmente sedici, diciassette anni. (...) Nuda. Sembrerebbe una specie di... come posso dire...un rituale? Tutto intorno a lei è pieno di piume. E di candele..."

NUMERO PAGINE: 443.
GENERE: Thriller/Noir (qui la mia recensione del primo libro:"La stagione degli innocenti")
PRIMA PUBBLICAZIONE: (Longanesi) 2016.

TRAMA:
La squadra di Holger Munch viene chiamata a investigare su un caso spaventoso. Un ritrovamento da parte di un uomo: una giovanissima ragazza è stata trovata morta in mezzo a un prato. L'omicidio sembra un vero e proprio rituale. Il giovane corpo è nudo, attorniato di piume e candele, in un pentacolo, le braccia disposte in un modo particolare e voluto.
Anche se Mia è stata sospesa dalla squadra, in modo tale da poter essere seguita da uno psicologo e ritrovare una sorta di equilibrio interiore, Munch sa che senza di lei non possono farcela.E' così che comincia l'indagine. L'indagine su una ragazzina che nessuno stava cercando, perché presso la casa per ragazzi orfani in cui abitava, la responsabile era stata tranquillizzata da un messaggio che proveniva dal suo telefono in cui si chiedeva di non cercarla.Peccato che non era stata la ragazzina a scrivere il messaggio. Peccato che la direttrice ha lasciato perdere le sue ricerche. Ora è morta e sarà la squadra omicidi di Oslo a cercare la verità.

Il mio commento:
Trovo che Bjørk scriva libri molto scorrevoli e che catturino il mio interesse. Li leggo sempre volentieri e velocemente.
La storia, di questo secondo capitolo sulla squadra omicidi di Oslo, è agghiacciante e piena zeppa di particolari interessanti.
Forse avrei approfondito un attimo di più il discorso del perché l'assassino poneva le vittime in modo così rituale. Inizialmente il libro dà molto peso a questa cosa, ma poi si perde un pochino con il riconoscimento dell'assassino.
E' un libro che consiglierei, dopo però, aver letto il primo: è molto presente e sentita la storia dei personaggi principali.

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