giovedì 18 maggio 2017

"La camera chiusa" - Maj Sjöwall Per Wahlöö

"Dopo un'ulteriore ora di lavoro i poliziotti erano potuti entrare nell'appartamento, dove erano stati investiti da un tanfo di cadavere e da un caldo soffocante.
Nella stanza, che dava sulla strada, c'era un uomo morto. Il corpo giaceva sulla schiena a circa tre metri dalla finestra, che affacciava su Bergsgatan, accanto ad una stufetta elettrica accesa. A causa del calore, e in considerazione del fatto che in quel periodo faceva caldo, il cadavere s'era gonfiato <<almeno del doppio del volume del corpo>>. Il corpo si trovava in avanzato stato di decomposizione e c'erano vermi in abbondanza.
La finestra che dava sulla strada era chiusa dall'interno e le veneziane erano abbassate.
La seconda finestra dell'appartamento, situata nell'angolo cottura, dava sul cortile. Era sigillata con del nastro per evitare degli spifferi d'aria e sembrava non essere stata aperta da parecchio tempo."

NUMERO PAGINE: 416
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Sellerio Editore Palermo - 2010

TRAMA: 
Dopo aver rischiato la vita, l'investigatore Martin Beck, torna in servizio.
Mentre tutto il suo dipartimento si occupa della rapina in banca, lui indaga su un caso di suicidio che è stato archiviato frettolosamente dai suoi colleghi: un uomo è stato trovato con una pallottola in pancia, dopo essere morto da tempo, in una stanza completamente chiusa dall'interno.
Ma se fosse un suicidio non sarebbe stato logico trovare l'arma nella stanza? E' perché un uomo si sarebbe dovuto sparare all'addome, rischiando di rimanere in vita, anziché alla testa?
Queste sono le domande che affollano la testa di Martin Beck e per le quali riapre il caso.

Il mio commento:
Questo libro mi è stato consigliato dalla mia bibliotecaria. Cercavo qualcosa che tenesse vivo il mio interesse per la trama (ultimamente le mie letture vanno a rilento), e lei me ne ha consigliati parecchi.
Effettivamente è un libro che crea costantemente curiosità. I casi su cui indaga la polizia sono parecchi e le storie sembrano soltanto sfiorarsi tra loro. Non è che sia un libro semplice con una narrazione chiara e lineare, intendiamoci, ma onestamente lo consiglierei perché è un libro che "prende" tanto il lettore.

venerdì 5 maggio 2017

"A scuola si muore" - Brunella Gasperini

"<<In palestra c'è un cadavere.>> ripetei: <<Il cadavere di Sandra Biagi.>>"

NUMERO PAGINE: 126.
GENERE: Romanzo/Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Bur - Aprile 1978.

TRAMA:
Stefano è un ragazzo che va alle superiori. E' lui che trova il cadavere della sua amica Sandra. La sua Sandra, che ha visto cambiare completamente a causa della droga. Sì, perché Sandra si fa regolarmente di eroina.
Ma non è morta per questo, è morta strangolata. 
Stefano non riesce a capire chi può essere stato e impazzisce all'idea di non averla potuta aiutare. Ma grazie all'aiuto della polizia, il colpevole verrà scoperto.

Il mio commento:
Altro regalo di Dario. :)
E' un libro che, ovviamente, risente del suo tempo. Nonostante sia un pochino ingenuo, ho trovato la storia tutto sommato carina e scorrevole. Si legge velocemente in un pomeriggio e tiene compagnia per il tempo giusto: non annoia inutilmente il lettore con ghirigori narrativi aggiuntivi  e arriva al punto velocemente.

"Parti in fretta e non tornare" - Fred Vargas

" - Ha un problema di peste, commissario?
- Un problema con un esperto di peste, più esattamente.
- Quello che disegna i 4?
- Sì.
- C'entra qualcosa con l'omicidio di ieri?
- Secondo lei?
- Secondo me sì.
- E per quale motivo?
- La pelle nera. Anche se il 4 dovrebbe proteggere dalla peste, non portarla.
- Quindi?
- Quindi presumo che la vittima non fosse protetta. "

NUMERO PAGINE: 330.
GENERE: Giallo/Noir.
PRIMA EDIZIONE: Einaudi - Stile Libero 2004.

TRAMA:
Il commissario Adamsberg è stato avvisato che in un palazzo di un quartiere di Parigi, tutte le porte, tranne una, sono state contrassegnate con un 4, scritto in maniera molto artistica.
Inizialmente non dà peso alla cosa. Anzi gli sembra il disegno di qualche graffitaro della zona.
Comincia a sospettare qualcosa, quando i graffiti duplicano, triplicano e si arrampicano sulle porte di mezzo quartiere.
Mentre mobilita la sua squadra omicidi ad indagare, viene rinvenuto il primo cadavere: è stato coperto di fuliggine, presenta dei morsi di pulce di ratto nella zona del pube e delle ascelle.
Non sarà che questi 4 disegnati sulla porta, l'omicidio e le informazioni che arrivano ad un banditore pubblico non lontano da lì (che ultimamente parlano di epidemia di peste), sono tra loro collegati?
Adamsberg vuole vederci chiaro e chiede consiglio a un esperto in peste e sguinzaglia la sua squadra ad indagare.
Riuscirà a venirne a capo quando tutte le porte di Parigi vengono dipinte con il 4 a protezione della peste e il panico dilaga in città?

Il mio commento:
E' il primo libro che leggo di Fred Vargas e devo dire che mi è piaciuto.
La trama scorre velocemente, ma i passaggi sono descritti accuratamente così come i personaggi e i loro tratti psicologici.
La storia è molto originale, mi è piaciuta in particolar modo la rievocazione della figura del banditore, smarrita nella nebbia del tempo che fu, e il panico che deriva da una notizia come quella della peste che dilaga in una metropoli come Parigi. Incredibile come la superstizione che diciamo di aver dimenticato nel Medioevo, venga nuovamente a galla in un momento di panico, pur di scongiurare la Morte Nera.
E' una scrittrice a cui darò volentieri un'altra possibilità di lettura.