venerdì 5 maggio 2017

"Parti in fretta e non tornare" - Fred Vargas

" - Ha un problema di peste, commissario?
- Un problema con un esperto di peste, più esattamente.
- Quello che disegna i 4?
- Sì.
- C'entra qualcosa con l'omicidio di ieri?
- Secondo lei?
- Secondo me sì.
- E per quale motivo?
- La pelle nera. Anche se il 4 dovrebbe proteggere dalla peste, non portarla.
- Quindi?
- Quindi presumo che la vittima non fosse protetta. "

NUMERO PAGINE: 330.
GENERE: Giallo/Noir.
PRIMA EDIZIONE: Einaudi - Stile Libero 2004.

TRAMA:
Il commissario Adamsberg è stato avvisato che in un palazzo di un quartiere di Parigi, tutte le porte, tranne una, sono state contrassegnate con un 4, scritto in maniera molto artistica.
Inizialmente non dà peso alla cosa. Anzi gli sembra il disegno di qualche graffitaro della zona.
Comincia a sospettare qualcosa, quando i graffiti duplicano, triplicano e si arrampicano sulle porte di mezzo quartiere.
Mentre mobilita la sua squadra omicidi ad indagare, viene rinvenuto il primo cadavere: è stato coperto di fuliggine, presenta dei morsi di pulce di ratto nella zona del pube e delle ascelle.
Non sarà che questi 4 disegnati sulla porta, l'omicidio e le informazioni che arrivano ad un banditore pubblico non lontano da lì (che ultimamente parlano di epidemia di peste), sono tra loro collegati?
Adamsberg vuole vederci chiaro e chiede consiglio a un esperto in peste e sguinzaglia la sua squadra ad indagare.
Riuscirà a venirne a capo quando tutte le porte di Parigi vengono dipinte con il 4 a protezione della peste e il panico dilaga in città?

Il mio commento:
E' il primo libro che leggo di Fred Vargas e devo dire che mi è piaciuto.
La trama scorre velocemente, ma i passaggi sono descritti accuratamente così come i personaggi e i loro tratti psicologici.
La storia è molto originale, mi è piaciuta in particolar modo la rievocazione della figura del banditore, smarrita nella nebbia del tempo che fu, e il panico che deriva da una notizia come quella della peste che dilaga in una metropoli come Parigi. Incredibile come la superstizione che diciamo di aver dimenticato nel Medioevo, venga nuovamente a galla in un momento di panico, pur di scongiurare la Morte Nera.
E' una scrittrice a cui darò volentieri un'altra possibilità di lettura.

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