giovedì 29 settembre 2016

"L'inganno" - Charlotte Link

"La vicina aveva suonato alla porta, aveva bussato, ma non aveva ottenuto risposta. Allora era andata in giardino e, prima di scoprire la porta forzata in sala da pranzo, aveva dato un'occhiata alla finestra della cucina scorgendo uno spettacolo raccapricciante: una figura legata a una sedia in mezzo alla stanza con il busto inclinato in avanti. Non si era accorta del sacchetto di plastica sulla testa della vittima. Subito dopo aveva notato la porta forzata, e a quel punto si era messa a gridare."

NUMERO PAGINE: 427.
GENERE: Thriller
PRIMA EDIZIONE: Corbaccio - 2015

TRAMA:
L'ex poliziotto, ormai in pensione, Richard Linville sta passando una nottata tranquilla. E' cosciente però che qualcuno si è appena infilato in casa sua. Sa che potrebbe chiamare aiuto, ma non è il tipo di persona che dà un falso allarme. E' questo che lo condannerà a una morte spietata.
A indagare sul suo omicidio sono in parecchi: l'ispettore Caleb, con la fidata Jane e il buon Robert, tutti poliziotti dell'unità omicidi, e in parallelo, non in veste ufficiale ma tenacemente la figlia di Richard Linville che agogna di sapere la verità.
Ancora di più quando scopre che una donna che sembra avere urgenza di parlarle viene assassinata in un modo molto simile a quello del padre. Kate scopre che questa donna era l'amante del padre, diversi anni prima.
Cos'altro le nascondeva il padre? Perché tutti questi segreti? La persona che era il suo pilastro era ciò che pensava che fosse? Chi era questa donna e come ha potuto tenere lei e la madre all'oscuro di tutto?

Il mio commento:
Non so. Non sono molto soddisfatta di questa lettura. Prima di tutto mi ha rallentato moltissimo e mi ha obbligato a cominciare altri libri contemporaneamente, una cosa che non mi piace fare, ma che quando un libro non mi dà stimoli mi sento in dovere di fare.
Rimango basita dalle recensioni super positive: ma avete mai letto un thriller di quelli seri? 
La trama è anche carina, ma il tipo di scrittura è decisamente troppo lento. Sembra quasi che la scrittrice abbia a che fare con un pubblico che è un pochino tardo. Si sofferma a descrivere il tutto, troppo, in maniera quasi nauseante.
Non credo che leggerò altro di questa scrittrice.

lunedì 26 settembre 2016

Luca Ferrari, Nello Trocchia - "Io, morto per dovere"

"La monnezza è oro, dotto', e la politica è una monnezza."

NUMERO PAGINE: 150.
GENERE: Saggio, biografia.
PRIMA EDIZIONE: Chiarelettere - 11.02.2016

DI COSA PARLA IL LIBRO:
E' la storia di Roberto Mancini e della sua cocciutaggine per avere un mondo diverso.
E' la storia di questo poliziotto che aveva scoperto il marcio in quella che oggi viene definita "la terra dei fuochi". Quel pezzo di terra campana completamente invaso da rifiuti tossici, in cui la gente muore come mosche stroncata da tumori, leucemie e altri mali legati all'aria, alle falde acquifere e alla terra appestata.
E' anche la storia di un'Italia (di un governo italiano!) che come al solito non voleva ascoltare, non voleva aprire gli occhi di fronte alla fabbriche che scaricavano i loro liquami, le loro schifezze qui, invece che affidarli ad enti che avrebbero dovuto smaltirli secondo la legge e in maniera responsabile.
Ma si sa che la mafia ha le sue radici anche ai "piani alti" e che quindi anche grandi e potenti personalità erano coinvolte e prendevano tangenti per poter insabbiare queste discariche abusive.
Roberto Mancini è morto. Ma voglio credere che non sia morto invano. Se seguite un pochino la vicenda vi sarete accorti, che grazie anche alla denuncia pubblica di alcune trasmissioni (come "Le Iene") e di alcuni boss mafiosi pentiti che hanno rilasciato le loro testimonianze, finalmente il fascicolo della Terra dei fuochi è stato aperto.
E c'è qualcuno comincia a pagare.
Non ancora tutti. Ma in nome di tutti quei bambini, donne e uomini morti per arricchire quei pochi che hanno avvelenato anche loro stessi, mi auguro che i nomi saltino tutti fuori e che ognuno di ciò che ha agito, pagato, ricevuto tangenti o insabbiato il fatto paghi.

Il mio commento:
Non saprei valutare questo libro perché è più che altro una testimonianza. Quello che posso dire è che, a mio modesto parere, ci si sia concentrati poco sull'argomento fulcro del libro: la terra del fuoco.
Mi è chiaro che questo libro testimonia il grande coraggio di Roberto Mancini, perito anche lui per un tumore. Forse, però, bisognava approfondire molto di più l'argomento: quali ditte scaricavano i liquami e i rifiuti tossici? Quale fu (ed è) il contraccolpo sul territorio e la popolazione? I tumori che ha gran parte della cittadinanza è realmente legato a questo?
Questo manca nel libro. Io mi sono molto interessata all'argomento anche in passato ed è per questo che so, a grandi linee, i punti fondamentali.

mercoledì 21 settembre 2016

Girandole al ragù di verdure

Rieccomi con un'altra ricetta che ho proposto a Dario questo weekend. 
E' davvero buonissima. La ricetta me la sono inventata al momento, ma vi assicuro che è davvero ottima!
Vi basta avere della pasta colorata che raccolga un pochino il sugo e le ultime verdure estive della stagione, che si sta consumando rapidamente! 
Pronti? Via!

Ingredienti: (per quattro persone)

  • 320 g di pasta
  • 2 zucchine
  • 2 peperoni rossi
  • 1 melanzana
  • 1 cipolla grande
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro
  • basilico
  • sale e pepe
  • olio Evo

Preparazione:

Il ragù ha bisogno di un tempo di cottura abbastanza lungo.
Mezzora prima tagliamo a fette la melanzana e mettiamola a spurgare, con del sale, il liquido di vegetazione.
Laviamo e tagliamo molto finemente la cipolla. In una padella capiente aggiungiamo un filo d'olio e mettiamo a soffriggere a fuoco dolce la cipolla sminuzzata.
Nel frattempo tagliamo sottilmente anche la melanzana e le zucchine.
Quando la cipolla è imbiondita, aggiungiamo le altre verdure, saliamo e pepiamo.
Prepariamo sul fuoco l'acqua per la pasta.
A questo punto tagliamo sottilmente anche il peperone e aggiungiamolo per ultimo alle verdure in padella. Aggiustiamo di sale, aggiungiamo il concentrato di pomodoro e facciamo cuocere lentamente.
Versiamo la pasta nell'acqua a ebollizione salata.
Una volta che la pasta è al dente la scoliamo, aggiungendo un paio di mestoli di acqua di cottura alla verdura, e la mescoliamo con le nostre verdure.
Alziamo la fiamma e lasciamo che l'acqua si asciughi, mescolando spesso. Una volta che l'acqua di cottura ha assorbito, serviamo la pasta con un filo d'olio a crudo a piacere.

Zuppa di miglio e lenticchie

Buonasera ragazze!
Sono in lutto per le mie letture... Riuscirò mai a leggere di nuovo? Sono sommersa dal lavoro, sto facendo l'affiancamento per inserire qui in ufficio la moglie del mio capo e casa mia è sempre un delirio. Non vedo l'ora di essermi trasferita!
Stasera vi propongo una bella zuppa, visto che alla sera il tempo si sta rinfrescando. 
Questa ricetta l'abbiamo trovata spulciando in internet, visto che mia mamma aveva del miglio e delle lenticchie decorticate secche. (che non avevano bisogno dell'ammollo precedente.)
La ricetta è molto semplice ma vi assicuro che dà molta soddisfazione.

Ingredienti: (per 4 persone)

  • 200 g di miglio secco
  • 200 g di lenticchie decorticate
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 mazzetto di rosmarino
  • 1 scalogno
  • 1 l di brodo vegetale
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • sale e pepe
  • olio EVO
Preparazione:
Pulite e lavate lo scalogno, poi tagliatelo finemente insieme al rosmarino e mettetelo a soffriggere. A questo punto aggiungete il miglio e le lenticchie e fatele tostare leggermente, con il concentrato di pomodoro. Salate e pepate a piacere
Coprite il tutto con il brodo, e fate cuocere per circa 25 minuti a fuoco dolce e con il coperchio. Aggiungete un mestolo di brodo ogni qualvolta la zuppa risulti asciutta.
A cottura ultimata aggiungete la curcuma e mescolate bene tutto, affinché la zuppa sia perfettamente amalgamata.

mercoledì 14 settembre 2016

Torta salata alla zucca & Biscotti alla zucca

In questo trambusto di casa, lavoro e pensieri per il futuro vivo nell'ansia e nella confusione più nera. Non riesco neanche a leggere e rilassarmi. Solo cucinare mi aiuta un pochino a non pensare.
Domani sera, comunque, verrà a vedere la casa un ragazzo e in più al mattino ho un appuntamento con i sindacati, per capire un attimino cosa mi conviene fare a livello di licenziamento per il mio imminente trasferimento a Vicenza.
So solo che non vedo l'ora che arrivi domani sera, che avrò dietro le spalle sia le pulizie della casa e la visita del nuovo possibile inquilino (per cui la proprietaria si è tanto raccomandata di tenere in ordine l'appartamento che occupo, manco fosse la villa di Versailles!), sia la faccenda del lavoro. 
Venerdì sera sarà ancora meglio visto che arriva finalmente Dario e potrò cadere fra le sue braccia (letteralmente!!!), senza più nessun pensiero immediato.
Ma bando alle preoccupazioni che sono solo mie! Ecco le istruzioni per questi fantastici piatti. Le ricette le ho prese da un libro dedicato interamente alla zucca, che ha a casa mia mamma! 
La torta salata è semplicemente deliziosa, i biscotti sono morbidissimi e non fanno briciole!! 
Finalmente la zucca è tornata!!!

TORTA SALATA ALLA ZUCCA

Ingredienti:
  • 300 g di pasta sfoglia
  • 750 g di zucca
  • 125 ml di panna
  • 2 uova
  • 80 g di grana grattugiato
  • noce moscata
  • sale e pepe
Preparazione:

Lavate la zucca, tagliatela a pezzi e cuocetela in forno a una temperatura di 180° per circa mezz'ora  o finché non risulterà morbida. Se dovesse scurirsi troppo, copritela con un foglio di carta stagnola.
Lasciatela raffreddare, eliminate i semi e filamenti, quindi passatela al passaverdure o al robot da cucina.
Versatela in una ciotola e incorporate le uova, il grana grattugiato e la panna.
Insaporite con sale, pepe e un po' di noce moscata.
Stendete la pasta sfoglia fino a uno spessore di 3 millimetri e rivestite con questa una tortiera. (Se comprate la pasta sfoglia pronta, la trovate già stesa e con la carta da forno integrata).
Disponete sul fondo il composto di zucca e lisciate la superficie.
Infornate a 180° per 30 minuti.


BISCOTTI ALLA ZUCCA
(Dopo anni, finalmente li ho cucinati!!)

Ingredienti:
  • 200 g di zucca
  • 300 g di farina
  • 150 g di zucchero di canna + zucchero extra per la decorazione
  • 100 g di zucchero
  • 1 uovo
  • la buccia di 1/2 limone
  • cannella
  • 1 pizzico di sale
Preparazione:
Lavate la zucca, sbucciatela e tagliatela a pezzi, eliminando semi e filamenti, poi cuocetela a vapore con l'apposito cestello per circa 30 minuti o finché non risulta molto morbida (in alternativa, fatela cuocere nella pentola a pressione per 3-5 minuti), quindi frullatela e pesatene 100 grammi. (La zucca cuocendo perde acqua e quindi peso)
Lavorate il burro morbido con lo zucchero, poi unite il tuorlo e la zucca.
Profumate con cannella e buccia di limone a piacere e insaporite con un pizzico di sale.
Aggiungete la farina e impastate senza lavorare troppo la pasta, poi avvolgetela  in una pellicola per alimenti e lasciatela riposare in frigorifero per un'ora.
Sul tavolo infarinato modellate un filone di circa 3 centimetri di diametro, spennellatelo con l'albume d'uovo e fatevi aderire lo zucchero di canna per decorazione, poi affettatelo in modo da ottenere rondelle spesse circa 1 centimetro.
Disponetele su una teglia leggermente imburrata e infarinata (o rivestita con carta da forno) e infornate a 180-190° per circa 20 minuti.

mercoledì 7 settembre 2016

Risotto curry e zucchine

Questo ottimo primo piatto è stato più che altro un esperimento. Uscito benissimo.
L'idea l'avevo presa da "Il mio crea menù verde", ma la ricetta non mi convinceva per niente.
Così ho spolverato dalla mia memoria le basi del risotto, ho aggiunto un tocco di fantasia e logica ed è uscito un piatto buonissimo!
Le dosi ve le metto per quattro persone, io starei leggermente abbondante, perché a me non è avanzato un solo chicco di riso in pentola!

Ingredienti:

  • 320 g di riso
  • 3 zucchine
  • 1 cipolla
  • 1 cucchiaio di curry
  • 1/2 bicchiere di vino bianco per cucinare
  • 1 spolverata di grana grattugiato
  • 1 dado
  • sale qb
  • 1 noce di burro
  • Olio EVO
Preparazione:
Se non avete il tempo di fare il brodo vegetale con sedano, carota e cipolla, mettete in un litro d'acqua un dado e portatelo ad ebollizione.
Dopo aver tagliato finemente la cipolla, mettetela in una padella molto capiente, e fatela soffriggere con un filo d'olio.
In un'altra padella, invece, aggiungete le zucchine tagliate sottilmente e fatele cuocere con un filo d'olio, sale e la metà del curry.
Quando la cipolla è imbiondita, aggiungete il riso, fatelo tostare e alzate la fiamma. A questo punto aggiungete il vino bianco, fatelo sfumare fino a completo assorbimento e, una volta che il vino non c'è più in padella, abbassate la fiamma.
A questo punto aggiungete il brodo al risotto, piano piano, mescolando spesso.
Una volta che il risotto è arrivato a cottura, aggiungete le zucchine cotte, il curry restante e il formaggio.
A fuoco spento, aggiungete la noce di burro e servite subito in tavola.

martedì 6 settembre 2016

"Fuori di zucca" - Sue Townsend

"Che sfiga la mia! Oggi sono cominciate le vacanze e io non posso mettere il naso fuori di casa, tanto è gigantescamente gonfio. Persino mamma sta un po' in pena, adesso. Me lo voleva pungere con un ago sterilizzato, ma non gliel'ho consentito. Non riesce neppure a mettere una toppa come Cristo comanda sui calzoni, con l'ago, figurarsi adoperarlo per un intervento delicato. L'ho scongiurata di portarmi da un nasista specialista, ma lei, dura, ha rifiutato."

NUMERO PAGINE: 260
GENERE: Diario
PRIMA EDIZIONE: (Sperling & Kupfer Editori) 1990.

TRAMA:
Questo è il diario di un anno della vita di Adrian Mole, un adolescente inglese con tutte le turbe del momento.
Se non fosse già difficile superare questa difficile fase della vita ci si mettono anche la politica e i suoi genitori: il mondo sembra impazzito, e si scopre che il padre aspetta un figlio sia da sua moglie che da un'amante.
Insomma il giovanissimo Adrian si troverà a districarsi in problemi ben più grandi della sola vita scolastica e amorosa!

Il mio commento:
E' un libro carino. Però non l'ho trovato eccezionale, come molti altri lo hanno definito, o mi ha fatto morire dal ridere.
Semplicemente è un libro leggero e scorrevole che può aiutare nei momenti di secca della lettura.
E' sicuramente un libro apprezzabile da un pubblico giovane, anche se in un contesto storico piuttosto lontano (siamo negli anni'80) e quindi è possibile che non tutti i riferimenti storici e culturali vengano colti.
Non saprei se consigliarlo o meno, ne ho letti di migliori!

venerdì 2 settembre 2016

"Terapia di coppia per amanti" - Diego De Silva

"- Lo sai che pensavo mentre eravamo lassù?
- Eh.
- Adesso mi ridi in faccia.
- Sentiamo.
- Che tu e Modesto sareste la coppia perfetta per un'analisi. Siete talmente impantanati che ci vorrebbe una terapia congiunta per aiutarvi a capire dove siete. Solo che prima dovreste sposarvi, ah ah ah. "

NUMERO PAGINE: 272.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Einaudi Editore) 2015.

TRAMA:
Modesto e Viviana sono amanti da tre anni.
Ognuno di loro ha la sua famiglia: un consorte, un figlio e una casa.
Peccato che siano letteralmente pazzi l'uno dell'altro.
Tutto questo clima di tensione, induce la scrupolosa Viviana, a pensare alla terapia di coppia. Anche se sono amanti, sì. Forse un amore clandestino vale meno di un amore ufficiale?
Modesto non è proprio della stessa opinione, ma si lascia convincere a tentare questa bislacca terapia di coppia.

Il mio commento:
Onestamente? Noioso.
Vi siete mai chiesti perché in genere parlano di più le donne? Perché gli uomini annoiano. Si fissano su una cosa e continuano a parlarne all'infinito. Come Modesto e la sua musica, che francamente ci ha Fracassato (semi-citazione) le cosiddette. 
Non voglio essere sessista, per cui abbasserò il tono e dirò che non tutti gli uomini annoiano. Ma questo qui in particolare sì. Parla dei suoi sentimenti, ma si sa, che tendenzialmente i punti di vista femminili sono quelli più sugosi, più descrittivi in fatto di sentimenti. Le donne parlano molto di più dei dettagli tra loro!!
In questo libro si dà troppo spazio a Modesto, che non solo non lo sa sfruttare bene, ma annoia alla stragrande il lettore che si chiede il perché di tutto questo parlare senza sosta. (Perché ho preso il libro?!)
Neanche il personaggio di Viviana è positivo. Mi è apparsa decisamente lagnosa, e anche se incarna alcuni atteggiamenti femminili legati alla rabbia e alla delusione nei rapporti sentimentali, non mi è piaciuta.
Bocciato. 

"La scuola in giallo" - Aykol, Bradley, Costa, de Giovanni, Fantini e Pariani, Giménez-Bartlett, Recami.

"La vittima ha quindici anni, ed è stata assassinata nella scuola dove studia."

Tutti a scuolaaaaaaaaaaa!!! Ciao Settembre, bentornato!

NUMERO PAGINE: 354.
GENERE: Racconti gialli.
PRIMA EDIZIONE: (Sellerio Editore Palermo) 2014.

I RACCONTI:

"Tempi difficili" - Giménez-Bartlett: Il corpo, senza vita, di un'adolescente è stato trovato nella palestra della scuola superiore. Sarà l'ispettore Petra Delicado, con il fedele e goffo vice Garzòn, a risolvere il caso.
"Un colpo in canna"- Costa: Enzo Baimonte è un investigatore privato. Quando il nipote di un suo caro amico, gli commissiona un'indagine, rimane molto stupito. Quale può essere il motivo per il quale una classe fa una colletta per pagare un investigatore?
"Lo strano caso del cadavere di rame" - Bradley: Dalla scuola maschile arriva una lettera a una giovane che si interessa di gialli: è stato rinvenuto il cadavere di un professore e bisogna assolutamente scoprirne la dinamica.
"Il rasoio di Asimov" - Nicola Fantini Laura Pariani: Durante la correzione dei temi, la professoressa Mirella si accorge che nei confronti di un alunno in particolare ci sono molte antipatie, legate al fatto che questo studente commetti atti di bullismo. Possibile che nessuno dei suoi colleghi se ne sia accorto?
"Il mostro del Casoretto" - Recami: Alla scuola di Margherita si vocifera che un pedofilo circoli nei dintorni. Allarmata la mamma Donatella, chiede un favore al vicino della casa di ringhiera Consonni, di ritirarle la figlia a scuola per evitare spiacevoli sorprese. Purtroppo una bambina indica proprio il buon Consonni come il pedofilo che l'ha avvicinata...
"Alla scuola femminile di Corano" - Aykol: La libraia di gialli Kati, viene avvicinata da un uomo, che chiede il suo aiuto, che inizialmente non riconosce. Dopo averlo osservato capisce che si tratta di un suo ex vicino di negozio. Kati si chiede cosa mai possa spingere l'uomo a cercarla e a chiedere proprio il suo aiuto.
"Un telegramma da Settembre" - de Giovanni: Mina è al lavoro. Fa l'assistente sociale ed è tornata a vivere con la madre bisbetica e la sua badante, dopo il divorzio.
Dopo anni viene contattata da una vecchia compagna di classe, che è diventata professoressa, in una zona brutta di Palermo. Anche se riottosa, infine la curiosità vince su Mina che si reca in soccorso della vecchia amica.

Il mio commento:
Onestamente tra tutte le raccolte di racconti che ho letto, questa è quella che mi è piaciuta meno.
Ho trovato validi solo i racconti di Recami e di de Giovanni. 
Costa scrive in un modo che mi piace, ma forse questo racconto non valeva poi molto.
Bradley una scoperta, ma non bella. Mi è risultato noioso in poche pagine.
Fantini e Pariani, non mi sono dispiaciuti, ma forse il racconto risulta addirittura irreale.
Anche l'Aykol, senza infamia ne lode.