lunedì 26 settembre 2016

Luca Ferrari, Nello Trocchia - "Io, morto per dovere"

"La monnezza è oro, dotto', e la politica è una monnezza."

NUMERO PAGINE: 150.
GENERE: Saggio, biografia.
PRIMA EDIZIONE: Chiarelettere - 11.02.2016

DI COSA PARLA IL LIBRO:
E' la storia di Roberto Mancini e della sua cocciutaggine per avere un mondo diverso.
E' la storia di questo poliziotto che aveva scoperto il marcio in quella che oggi viene definita "la terra dei fuochi". Quel pezzo di terra campana completamente invaso da rifiuti tossici, in cui la gente muore come mosche stroncata da tumori, leucemie e altri mali legati all'aria, alle falde acquifere e alla terra appestata.
E' anche la storia di un'Italia (di un governo italiano!) che come al solito non voleva ascoltare, non voleva aprire gli occhi di fronte alla fabbriche che scaricavano i loro liquami, le loro schifezze qui, invece che affidarli ad enti che avrebbero dovuto smaltirli secondo la legge e in maniera responsabile.
Ma si sa che la mafia ha le sue radici anche ai "piani alti" e che quindi anche grandi e potenti personalità erano coinvolte e prendevano tangenti per poter insabbiare queste discariche abusive.
Roberto Mancini è morto. Ma voglio credere che non sia morto invano. Se seguite un pochino la vicenda vi sarete accorti, che grazie anche alla denuncia pubblica di alcune trasmissioni (come "Le Iene") e di alcuni boss mafiosi pentiti che hanno rilasciato le loro testimonianze, finalmente il fascicolo della Terra dei fuochi è stato aperto.
E c'è qualcuno comincia a pagare.
Non ancora tutti. Ma in nome di tutti quei bambini, donne e uomini morti per arricchire quei pochi che hanno avvelenato anche loro stessi, mi auguro che i nomi saltino tutti fuori e che ognuno di ciò che ha agito, pagato, ricevuto tangenti o insabbiato il fatto paghi.

Il mio commento:
Non saprei valutare questo libro perché è più che altro una testimonianza. Quello che posso dire è che, a mio modesto parere, ci si sia concentrati poco sull'argomento fulcro del libro: la terra del fuoco.
Mi è chiaro che questo libro testimonia il grande coraggio di Roberto Mancini, perito anche lui per un tumore. Forse, però, bisognava approfondire molto di più l'argomento: quali ditte scaricavano i liquami e i rifiuti tossici? Quale fu (ed è) il contraccolpo sul territorio e la popolazione? I tumori che ha gran parte della cittadinanza è realmente legato a questo?
Questo manca nel libro. Io mi sono molto interessata all'argomento anche in passato ed è per questo che so, a grandi linee, i punti fondamentali.

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