" E' morto Barry Fairbrother. "
NUMERO PAGINE: 553.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: Dicembre 2012.
Appena uscito questo libro era tra le mie mani. La mamma me l'ha regalato immediatamente. Ho cercato un sacco di volte di leggerlo non trovando mai il coraggio. Il paragone con uno dei miei libri preferiti ( Harry Potter ) incombeva su questo volume. Onestamente mi ha un po' deluso... La storia tirando le somme mi è piaciuta, ma ho trovato delle parti lunghe e addirittura noiose. Mi trovavo spesso a chiudere il libro e a fare altro pur di non doverlo continuare... Era da tanto che non mi succedeva! Sono un po' amareggiata per questo perché per me la Rowling era un mostro sacro della scrittura.... Ad ogni modo non ci può piacere tutto, no? Continuerò ad amare Harry con lo stesso fanatismo di prima però! ;)
TRAMA:
La routine di Pagford viene spezzata dalla morte per aneurisma del consigliere Barry Fairbrother. La cittadina si spacca letteralmente in due fazioni: chi amava e sosteneva il pensiero di Barry e chi non vedeva l'ora di avere un seggio vacante nel consiglio Comunale. La storia si snoda intorno ai molteplici personaggi e ai loro figli. Si percepisce l'ipocrisia della borghesia riguardo alle classi disagiate, e di come di chi ha sempre vissuto bene sia poco incline ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà. Si parla dei ragazzi, di come tra loro ci siano intolleranze, simpatie e antipatie. E soprattutto di come la droga, l'intolleranza e la povertà portino ad un destino tragicamente predestinato senza aiuti esterni. Senza Barry tutto quello che Pagford aveva fatto per avvicinarsi alla parte debole e a trarla pian pian in salvo, crolli inevitabilmente su se stessa.
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