martedì 31 maggio 2016

"Il pipistrello" - Jo Nesbø

"Quindi, ti hanno mandato qui per assisterci nelle indagini sull'omicidio di Inger Holter, cittadina norvegese con un visto di lavoro in Australia. Una bella ragazza bionda a giudicare dalle foto."

NUMERO PAGINE: 412.
GENERE: Noir.
PRIMA EDIZIONE: (Giulio Einaudi Editore) 2014.

TRAMA:
Troviamo un Harry Hole giovane, decisamente agli inizi della sua carriera, e con l'indagine che gli darà il prestigio in Norvegia in tutti i suoi casi successivi.
E' a Sidney per indagare sulla morte di una sua connazionale, una giovane ragazza bionda rinvenuta assassinata per strangolamento e violentata.
Con l'aiuto del poliziotto Andrew Kensington e la squadra della polizia locale è chiaro fin da subito che la morte della ragazza non è un caso isolato, ma più probabilmente uno degli omicidi che fa parte di una serie precedente di morti.
Harry scoprirà molto di più sulla terra in cui è ospite, grazie anche al suo collega aborigeno Andrew che gli parlerà di alcune figure mitologiche che fanno parte della storia dei nativi australiani... tra cui il pipistrello.

Il mio commento:
Ha scritto di meglio.
Sicuramente "L'uomo di neve", che ho letto prima di questo capitolo, ne è un esempio lampante.
La storia è ben strutturata, ma in alcune parti tirata per i capelli e in altre fin troppo sviscerata. Credo che mi farò sorprendere piacevolmente più dalle successive indagini di Hole.
Per quanto riguarda la storia personale e privata del protagonista, questo libro è una fantastica fonte in cui abbeverarsi. Si scoprono tanti lati della vita di Harry Hole, e forse si riesce a delineare, grazie a questi dati, la sua psicologia.
Lo consiglio, se non per la storia che non ho ritenuto meritevole di lode, per scoprire un pochino di più sul nostro Harry Hole.

lunedì 30 maggio 2016

"Anya e il suo Fantasma" - Vera Brosgol

NUMERO PAGINE: 223.
GENERE: Fumetto / Horror.
PRIMA EDIZIONE: (Bao Publishing) 2013.

TRAMA:
Anya è un'adolescente di nazionalità russa, che frequenta le classi superiori in America. Si sente fuori posto, cerca di vestirsi nella maniera giusta e di rinnegare le tradizioni della sua terra pur di integrarsi e di piacere ai suoi compagni di classe, alla gente "giusta" della scuola.
Finché un giorno, mentre attraversa il parco sovrappensiero, incappa e cade in una buca. Rimarrà due giorni in quel buco, in compagnia dello scheletro di una ragazzina... e del suo fantasma, che la seguirà fuori dal buco, nella vita reale, diventando (inizialmente) una preziosissima amica.

COMMENTO:
Il fumetto è carino, si difende bene la storia
che fluisce rapidamente. Non ho apprezzato molto lo stereotipo della ragazza straniera, in terra Americana (anche se è purtroppo vero, che gli adolescenti, o le persone in generale fanno di tutto pur di integrarsi e di essere accettati nella società in cui vivono) ma forse era inevitabile ai fini della storia.
Molto più interessante la parte horror del fumetto, quella in cui il fantasma della ragazzina morta mostra la sua vera personalità, cercando di incatenare Anya a sé e di vivere attraverso di lei, una nuova vita e una nuova (agghiacciante) storia d'amore.

mercoledì 25 maggio 2016

"L'uomo di neve" - Jo Nesbø

"Presto nevicherà. E allora i pupazzi di neve torneranno". E quando la neve si scioglierà, avrà portato qualcosa con sé. Quello che dovrai chiederti è: "Chi ha fatto il pupazzo? Chi fa i pupazzi? Chi ha dato alla luce The Murri?" Nemmeno l'uomo di neve sa."


NUMERO PAGINE: 531.
GENERE: Thriller.
PRIMA EDIZIONE: (Piemme) 21 Settembre 2010.


TRAMA:
Harry Hole, detective della squadra omicidi di Oslo, è invitato a indagare sulla scomparsa di una donna: madre di famiglia, lavoratrice, sposata.
Non è l'unica donna con queste caratteristiche a essere scomparsa, anzi, seguendo le sparizioni a ritroso nel tempo Hole e la sua squadra si accorgono che almeno una donna scompare, durante la prima nevicata.
Non solo. Davanti alla casa della donna scomparsa è apparso, uno strano inquietante pupazzo di neve che lei stessa e il resto della famiglia aveva notato. Di lei, nessuna traccia, solo la sciarpa rosa che le aveva regalato il figlioletto, attorno al collo del pupazzo di neve...

Il mio commento:
Era da parecchio che avevo questo libro nella mia libreria a casa... Chissà come mai, ma per moltissimo tempo l'ho snobbato. E ho fatto male!
Mi è davvero molto piaciuto, e ho scoperto che i casi del detective Hole, sono racchiusi in dieci romanzi, e sto già leggendo il primo della serie.
E' incredibile come Jo Nesbo, riesca a catalizzare l'attenzione del lettore, nonostante il numero elevato di pagine. Ho adorato il suo modo di scrivere. 
Avevo già letto un altro suo libro, ma non appartenente a questa serie, che non mi aveva trasmesso molto. Questo invece è davvero bello, ve lo consiglio: la psicologia dei personaggi, la loro tristezza, la storia personale, tutto è descritto egregiamente.

martedì 17 maggio 2016

"Io sono leggenda" - Richard Matheson

"<< Robert Neville. L'ultimo della vecchia razza.>>
L'espressione di Neville si indurì.
<<Ultimo?>> mormorò, mentre dentro di sé sentiva aprirsi il baratro della solitudine assoluta.
<<Per quanto ne sappiamo>> disse lei con noncuranza. <<Sei unico sai? Quando te ne sarai andato, non ci sarà più nessun altro come te nella nostra società.>>"

NUMERO PAGINE: 211.
GENERE: Horror / Fantascienza.
PRIMA EDIZIONE: (Fanucci Editore) 1 Novembre 2007.

TRAMA: 
Robert Neville è sopravvissuto all'epidemia che ha visto contagiare tutti gli abitanti della sua città.
Ogni giorno si sveglia, ricopre la casa di aglio, si assicura di sbarrare nuovamente porte e finestre, poi gira nelle case del vicinato, armato di paletti che lui stesso fabbrica e uccide coloro che di giorno cadono in uno stato comatoso.
Sì, è in questo che si sono trasformati amici e vicini: in vampiri.
Quello che Neville può fare è cercare di proteggersi, di farne fuori il più possibile, perché sa che di notte lo verranno a chiamare invitandolo tra di loro, desiderosi del suo sangue...

Il mio commento:
Era da parecchio tempo che volevo leggere questo libro. Sì, lo ammetto: incoraggiata dal film (che a me è piaciuto davvero tanto, non lapidatemi per questo).
Il film e il libro sono davvero diversi: il clima apocalittico e il nome del protagonista, sono l'unica cosa che li fanno combaciare; finite i richiami tra l'uno e l'altro.

Matheson è un ottimo scrittore, capace di tenere incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina. Me lo ha fatto conoscere il mio compagno, poco tempo fa, leggendomi qualche suo racconto che ho trovato molto stimolante.
Sono convinta che non lo si possa definire semplicisticamente un autore di un solo genere, ma era in grado di dare moltissime sfumature ai suoi scritti.

giovedì 12 maggio 2016

"Uscita per l'inferno" - Stephen King

"Tutti i posti sono uguali se non cambi di dentro. Non c'è un posto magico dove mettersi in pace con se stessi. Se ti senti una merda, tutto quello che guardi ti sembra merda."

NUMERO PAGINE: 292.
GENERE: Romanzo / Thriller.
PRIMA EDIZIONE: (I grandi tascabili Bompiani) Giugno 1991.

TRAMA:
Bart è un uomo sulla quarantina. Ha una vita normale tutto sommato: ha una moglie, un lavoro presso una lavanderia che conserva da vent'anni, una bella casa... Ma non ha più un figlio.
Questo è un dolore perpetuo dentro di lui. Dolore che si trasforma in rabbia folle, quando scopre di dover lasciare la sua casa per un prolungamento dell'autostrada. Tutti i suoi ricordi con il suo bambino, l'epoca felice con la moglie, spazzati via per una stupida strada?
Bart non ci sta, e comincia la sua guerra personale contro gli eventi che lo vorrebbero schiavo del sistema.

Il mio commento:
Non è un horror, ma più che altro un thriller, che tenta di tenere la tensione alta in ogni pagina. Il libro ha però delle parti un po' troppo lunghe, che affaticano la lettura e non arricchiscono i concetti.
Detto questo, la storia della pazzia di quest'uomo è assurda, così assurda che potrebbe (quasi) essere reale. La follia data dal dolore è sempre la più pericolosa.

martedì 10 maggio 2016

"Il lupo della steppa" - Hermann Hesse

"C'era una volta un uomo di nome Harry, detto il "lupo della steppa". Camminava con due gambe, portava degli abiti ed era un uomo, ma a rigore era anche un lupo. Aveva imparato parecchio di quello che possono imparare gli uomini dotati d'intelligenza, ed era uomo piuttosto savio. Ma una cosa non aveva imparato: a essere contento di sé e della sua vita. Non ci riusciva, era un uomo scontento. Ciò dipendeva probabilmente dal fatto che in fondo sapeva (o credeva di sapere) di non essere veramente un uomo, ma un lupo venuto dalla steppa."

NUMERO PAGINE: 225.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Oscar Mondadori) 1946.

TRAMA:
Harry Haller è un uomo solitario, un lupo della steppa, come ama definirsi. Vive ai margini della borghesia dei primi anni del 1900, ma non è del tutto immune al suo fascino: anche se non si sente un borghese, cerca i suoi luoghi per riposare e vivere.
La sua parte lupesca, invece, tende a emarginarlo, a fargli frequentare posti che sono visitati da pochi, o quando è in mezzo a una folla si sente a disagio, infastidito.
La sua vita da lupo della steppa, da solitario, da mezzo uomo sociale, cambia quando conosce Erminia, una donna che lo capisce intimamente e lo sprona ad essere felice.

Il mio commento:
E' un libro che invita alla riflessione continua. Non di rado ho chiuso le sue pagine e mi sono messa a pensare ferocemente a tutte le sfaccettature delle parole, ora di Erminia, ora di Harry.
E' palese l'attacco alla società di Hesse, in questo libro, una società, e nello specifico, una borghesia di cui non solo non vuole far parte, ma che gli sembra una grande massa che incoraggiano una guerra che non risolverà le sorti del mondo ma getterà solo le basi per un conflitto peggiore. Hesse si chiede (e ci chiede) come sia possibile che nessuno veda la stupidità della guerra, che sboccerà nel secondo conflitto mondiale di lì a poco.
Interessantissimo il personaggio di Erminia, quasi lo specchio maschile di Harry, che incoraggia degli atteggiamenti mentali più leggeri nel protagonista, scoraggia invece le convinzioni che lo intristiscono senza portare a nessun risultato e cerca di farlo vivere alla giornata, con delle gioie più semplici e immediate, rispetto ai suoi ragionamenti complessi, spesso dettati dalla crisi che sta attraversando. Sarebbe quantomeno superficiale credere che il personaggio di Erminia sia frivolo. Solo leggendo il libro ne capirete la complessità e le sue mille sfumature.
Il libro di Hesse non è un libro semplice, scorrevole e che si fa leggere velocemente. Obbliga a pensare. Se non avete voglia di pensare... lasciate perdere.

"La ragazza del treno" - Paula Hawkins

"Ho appoggiato la testa al finestrino e vedo sfilare il retro degli edifici, come se fosse il piano sequenza di un film. E' una prospettiva unica, ignota persino agli stessi abitanti di quelle case. Due volte al giorno, solo per pochi, fugaci istanti, ho l'opportunità di sbirciare nella vita di quegli sconosciuti. C'è un che di rassicurante nel vederli sani e salvi tra le mura domestiche."

NUMERO PAGINE: 306.
GENERE: Romanzo / Thriller.
PRIMA EDIZIONE: (Edizioni Piemme) 2015.

TRAMA:
Rachel viaggia ogni giorno sul treno, dalla sua cittadina a Londra. Ha perso tutto: il lavoro, la salute (è infatti alcolizzata) e il marito.
Tra le case che osserva ogni giorno, sfilare sotto i suoi occhi dal sedile del treno, c'è anche la sua: o meglio quella che adesso il suo ex marito divide con la sua nuova moglie e la bambina, figlia che lei non ha saputo dargli.
Vive con un'amica che non sa che ha perso il lavoro per via dell'alcool, ed è quindi costretta a far finta di andarci, ogni giorno.
In una delle case che osserva dal treno, vi abita una coppia che adora. Li vede molto innamorati. Ma un giorno Rachel nota che la donna bacia un altro. E il giorno dopo la stessa donna scompare. Che cosa è successo? Lei sa di essersi trovata in quella zona, la sera della scomparsa, ma era troppo ubriaca per capire. Ha visto qualcosa?

Il mio commento:
Un libro decisamente avvincente che mi ha tenuta incollata fino all'ultima pagina. Mi è piaciuto molto il modo semplice e immediato in cui questa scrittrice narra.
Capisco il perché di tanto successo, soprattutto tra i lettori di Anoobii: è un libro che non vorresti mai finire, ma allo stesso tempo non vedi l'ora di arrivare all'ultima pagina per capire meglio tutta la storia.
Quello che mi è piaciuto molto è che per una volta la protagonista non è una donna perfetta e stereotipata, ma una donna sfatta, disagiata, problematica.
Consigliato!