"Questo libro è il resoconto drammatico e fedele di come sono andati i nove mesi di attesa per l'arrivo di mia figlia, di come abbiamo fatto conoscenza e di come, piano piano, mi sono irrimediabilmente innamorato di lei. Fino a diventare il suo umile e devotissimo schiavo."
NUMERO PAGINE: 120.
GENERE: Romanzo autobiografico.
PRIMA EDIZIONE: Giulio Einaudi Editore - 2017.
TRAMA:
Dopo molti tentativi andati a vuoto Fausto e Claudia, aspettano finalmente una bambina.
Come cambia la vita di coppia in questi nove mesi? Quali sono le giuste mosse da fare per poter provvedere a tutti i bisogni del bambino in arrivo?
Un simpatico romanzo, scritto dal punto di vista del papà, che ci racconta il suo percorso nella gravidanza della compagna e nell'innamoramento della sua bambina.
Il mio commento:
Mi aspettavo qualcosa di più.
Sicuramente è una storia simpatica, in cui trapela tantissimo amore e simpatia, ma mi sembra che manchi un pochino di mordente.
Un libro che può far sorridere chi, come me, sta aspettando il suo bambino o chi lo ha già avuto.
I piaceri della vita? Un buon libro, accompagnato da dell'ottimo cibo e un soffice gatto sulle ginocchia.
mercoledì 26 luglio 2017
"Maigret si commuove" - Georges Simenon
"Come era arrivata lì la donna? E perché? Questa era la domanda che si erano posti la polizia di Epernay, la Procura, i medici, i tecnici della Scientifica; tutti se l'erano posta con stupore e Maigret se la ripeteva continuamente.
La donna era stata strangolata, questa era la prima certezza."
NUMERO PAGINE: 184.
GENERE: Romanzo Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Oscar Mondadori - Maggio 1973.
TRAMA:
L'ambiente è quello dei canali e delle chiuse, abitato da gente povera e con poche risorse, lontano dagli sfarzi della città.
Com'è possibile, allora che questa donna molto ben vestita e distinta sia trovata strangolata in una scuderia proprio in questo posto? Chi l'ha portata lì e perché l'hanno uccisa?
Conosciamo il buon commissario Maigret e sappiamo che non è uno che si abbandoni ai sentimentalismi, eppure risolvendo questa indagine prova una sensazione di commozione.
Il mio commento:
Simenon è capace di indiscutibili capolavori. Questo libro, a mio parere, non è uno di quelli che rimane nella testa del lettore. Una volta chiuso si dimentica in fretta.
Dico questo, anche se sono una divoratrice di indagini di Maigret, ma l'ambiente confusionario dei canali e delle chiatte, che non apprezzo, mi porta a giudicarlo in maniera non completamente sufficiente.
Per carità, si passano sicuramente un paio di ore piacevoli con il commissario, ma non è un libro memorabile.
Ps: La foto del libro è quella che è... Del resto il libro l'ho acquistato a una bancarella dell'usato per poche monete!
La donna era stata strangolata, questa era la prima certezza."
NUMERO PAGINE: 184.
GENERE: Romanzo Giallo.
PRIMA EDIZIONE: Oscar Mondadori - Maggio 1973.
TRAMA:
L'ambiente è quello dei canali e delle chiuse, abitato da gente povera e con poche risorse, lontano dagli sfarzi della città.
Com'è possibile, allora che questa donna molto ben vestita e distinta sia trovata strangolata in una scuderia proprio in questo posto? Chi l'ha portata lì e perché l'hanno uccisa?
Conosciamo il buon commissario Maigret e sappiamo che non è uno che si abbandoni ai sentimentalismi, eppure risolvendo questa indagine prova una sensazione di commozione.
Il mio commento:
Simenon è capace di indiscutibili capolavori. Questo libro, a mio parere, non è uno di quelli che rimane nella testa del lettore. Una volta chiuso si dimentica in fretta.
Dico questo, anche se sono una divoratrice di indagini di Maigret, ma l'ambiente confusionario dei canali e delle chiatte, che non apprezzo, mi porta a giudicarlo in maniera non completamente sufficiente.
Per carità, si passano sicuramente un paio di ore piacevoli con il commissario, ma non è un libro memorabile.
Ps: La foto del libro è quella che è... Del resto il libro l'ho acquistato a una bancarella dell'usato per poche monete!
martedì 18 luglio 2017
"Il gatto" - Georges Simenon
"Emile aveva lasciato la porta socchiusa. La spinse, si tolse la giacca di pelle e le galosce e salì in camera. Al momento di rimettersi a letto gli venne in mente la cantina: lo sguardo gli si indurì, i lineamenti si contrassero. Scese subito.
Visibilmente nervosa, Marguerite lo seguì fino al pianterreno.
<<Sei stata a prendere la legna?>> le chiese.
<<Dovevo pur riscaldare...>>
Non la stava ancora accusando, ma cominciava a sospettare di lei. In cantina, accese la debole lampadina del soffitto e si mise a rovistare fra le vecchie casse, le bottiglie e i ceppi.
<<Joseph!...>> Lo trovò proprio in fondo, vicino al muro umido, dietro una catasta di legno. Era morto stecchito, con gli occhi sbarrati e il corpo contorto. Sembrava molto più magro che da vivo. Sotto la bocca aveva un po' di bava rappresa e sul pavimento di terra battuta si vedeva del vomito verdastro."
NUMERO PAGINE: 165.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: Gli Adelphi - 2011.
TRAMA:
Emile e Marguerite si sono sposati in tarda età. Entrambi vedovi, hanno deciso di voler condividere la loro vita con un'altra persona. Sono diametralmente opposti però: lui è un uomo dall'appetito vorace, che fuma il sigaro ed è pratico nelle faccende di casa, lei è una signora un po' snob con il naso all'insù, che mangia poco e odia il fumo.
Ma da quando Emile, dopo una pesante influenza, ha trovato il suo gatto morto avvelenato in cantina, non rivolge più la parola a sua moglie. Crede fermamente che dietro alla morte del suo amato gatto ci sia Marguerite: la donna, infatti, non ha mai potuto soffrire l'animale, che si aggirava per casa guardandola sempre di sottecchi e stando sempre appiccicato all'uomo.
Emile non è rimasto a guardare, ma si è vendicato sull'amatissimo pappagallo della moglie.
Da quel giorno i due si odiano atrocemente e in maniera spietata. Condividono gli spazi, ma non la vita. Per comunicare usano dei bigliettini, in cui si ricordano reciprocamente uno gli sbagli dell'altro.
Il mio commento:
Una narrazione crudele, che mette in cattiva luce entrambi i protagonisti. Spinti dall'odio, infatti, sono capaci di atroci silenzi e di terribili pensieri.
Per una gattara come me, vien facile poi provare un senso si repulsione e rabbia per Marguerite, crudele carnefice della morte del gatto (o così ci spinge a pensare Emile e il testo).
Non è un libro molto scorrevole, in quando i dialoghi sono ridotti all'osso, ma è comunque una lettura che riesce a catturare l'attenzione del lettore.
Visibilmente nervosa, Marguerite lo seguì fino al pianterreno.
<<Sei stata a prendere la legna?>> le chiese.
<<Dovevo pur riscaldare...>>
Non la stava ancora accusando, ma cominciava a sospettare di lei. In cantina, accese la debole lampadina del soffitto e si mise a rovistare fra le vecchie casse, le bottiglie e i ceppi.
<<Joseph!...>> Lo trovò proprio in fondo, vicino al muro umido, dietro una catasta di legno. Era morto stecchito, con gli occhi sbarrati e il corpo contorto. Sembrava molto più magro che da vivo. Sotto la bocca aveva un po' di bava rappresa e sul pavimento di terra battuta si vedeva del vomito verdastro."
NUMERO PAGINE: 165.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: Gli Adelphi - 2011.
TRAMA:
Emile e Marguerite si sono sposati in tarda età. Entrambi vedovi, hanno deciso di voler condividere la loro vita con un'altra persona. Sono diametralmente opposti però: lui è un uomo dall'appetito vorace, che fuma il sigaro ed è pratico nelle faccende di casa, lei è una signora un po' snob con il naso all'insù, che mangia poco e odia il fumo.
Ma da quando Emile, dopo una pesante influenza, ha trovato il suo gatto morto avvelenato in cantina, non rivolge più la parola a sua moglie. Crede fermamente che dietro alla morte del suo amato gatto ci sia Marguerite: la donna, infatti, non ha mai potuto soffrire l'animale, che si aggirava per casa guardandola sempre di sottecchi e stando sempre appiccicato all'uomo.
Emile non è rimasto a guardare, ma si è vendicato sull'amatissimo pappagallo della moglie.
Da quel giorno i due si odiano atrocemente e in maniera spietata. Condividono gli spazi, ma non la vita. Per comunicare usano dei bigliettini, in cui si ricordano reciprocamente uno gli sbagli dell'altro.
Il mio commento:
Una narrazione crudele, che mette in cattiva luce entrambi i protagonisti. Spinti dall'odio, infatti, sono capaci di atroci silenzi e di terribili pensieri.
Per una gattara come me, vien facile poi provare un senso si repulsione e rabbia per Marguerite, crudele carnefice della morte del gatto (o così ci spinge a pensare Emile e il testo).
Non è un libro molto scorrevole, in quando i dialoghi sono ridotti all'osso, ma è comunque una lettura che riesce a catturare l'attenzione del lettore.
"Dieci piccoli indiani" - Agatha Christie
"Dieci poveri negretti
se ne andarono a mangiar:
uno fece indigestione,
solo nove ne restar."
GENERE: Romanzo giallo.
PRIMA EDIZIONE: Mondadori - Classici Moderni -Febbraio 1988.
TRAMA:
Dieci persone, dal carattere e dalle storie apparentemente diversissime tra loro, vengono ingaggiati per lavorare a Nigger Island.
Una volta arrivati però, si rendono conto che non ci sono padroni sull'isola e che ognuno di loro era stato invitato da persone diverse ma che si firmavano tutti con lo stesso nome.
Appesa in ognuno delle loro camere vi è una filastrocca abbastanza macabra:è la storia infelice di dieci negretti che muoiono uno dopo l'altro.
Purtroppo quella filastrocca si rivela fautrice del futuro degli ospiti di Nigger Island: muoiono uccisi anche loro, senza che nessuno dei presenti riesca a capire chi si nasconda realmente dietro agli omicidi perpetuati.
Il mio commento:
Credo che questo sia uno di quei libri che non possono essere paragonati ad altri: il meccanismo che la Christie riesce a far scattare è geniale e perfetto, la curiosità che prende il lettore è divorante. Era da una vita che non leggevo un libro così bello, con una narrazione così sorprendente e scorrevole, ma allo stesso tempo viva.
Onestamente credevo di trovarmi davanti un libro con Poirot o Miss Marple come protagonisti, invece è una storia completamente diversa.
Sicuramente nella mia top-cento dei libri da leggere nella vita.
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