mercoledì 14 ottobre 2015

"Popoli Italici - L'Italia prima di Roma"

"Prima che Roma imponesse la sua completa uniformità politica, economica e culturale su tutta l'Italia, la Penisola era un groviglio di popolazioni e tribù diverse, anche se con molti punti in comune: ondate di migrazioni da ogni punto cardinale si sovrapponevano a popolazioni locali, portando nuovi usi e costumi, ben presto assimilati."

NUMERO PAGINE: 126.
GENERE: Piccolo libro storico.
PRIMA EDIZIONE: (Giunti) 2006.

Piccolo libro che racchiude poche informazioni su troppi popoli, concentrandosi prevalentemente sulla loro cultura, commercio e modo di seppellire i morti. Manca il come sono entrati in contatto fra loro questi popoli. Hanno avuto un approccio amichevole? Hanno annegato nel sangue la cultura dei popoli più deboli, più pacifici? Manca ciò che fa della storia la storia, le svolte, i cambiamenti: mancano le battaglie, gli scontri, le guerre.
Io l'ho trovato sconclusionato e confuso. Da ignorante in storia, (ma sto cercando follemente di recuperare il terreno perduto) non l'ho trovato d'aiuto. Questo semmai è un libro di contorno che si deve leggere quando già si conoscono bene i fatti e si vogliono estrapolare le nozioni base per ogni popolo... Quindi non ve lo consiglierei se partite, come me, da zero.

Capitoletti che trovate nel libro:

  • L'Italia Antica
  • La rivoluzione dei metalli
  • Anuani.... Volsci  (Popoli Italici Pre-Romani dalla "A" alla "Z")

"Terre selvagge" - Sebastiano Vassalli

"La battaglia finale tra i Romani e i Cimbri si combatté in questa parte d'Italia che noi oggi chiamiamo Piemonte e che allora non aveva nome, o forse proprio veniva indicata con quelle due parole: Campi Raudii, che significavano terre disabitate e terre incolte. Terre selvagge."

NUMERO PAGINE: 297.
GENERE: Romanzo storico.
PRIMA EDIZIONE: (Rizzoli) Aprile 2014.

Incredibile. Questo è il mio commento al libro. Appassionato, contestualizzato, violento e descrittivo. Mi è piaciuto tutto di questo libro. Ancora di più il fatto che abbia un riscontro nella storia, nel suolo che calpestiamo ricco di cadaveri e sangue dei nemici e degli amici, nelle nostre origini, nelle mani, che molto simili alle nostre, hanno impugnato armi, nel cielo che indifferente al passare del tempo assiste a tutto e continua il suo ciclo...
Ve lo consiglio, ma non solo. Ve lo indico. Anche se non amate la storia. Perché Sebastiano Vassalli fu un grande scrittore, ma ancor prima un geniale narratore. 

TRAMA:
Vi è un grande fermento ai piedi del monte Ros. Molti i villaggi, allertati che un popolo violento e sanguinario si sta abbattendo su di loro, come una falce di morte: si tratta dei Cimbri. Popolo dalle origini incerte, ma proveniente dalla Danimarca, ha fatto dell'Italia il suo nuovo obbiettivo. Ha già respinto i Romani in più punti a nord e ora si appresta a entrare nell'attuale Piemonte e Lombardia con l'intento di far sua questa terra.
Quello che non sospetta, il popolo dei Cimbri, che se da una parte si sente invincibile, dall'altra è stanca e divisa nel pensiero di fare la guerra, è che un nuovo condottiero guiderà la battaglia finale, dai parte di Roma: Caio Mario. Un console romano che non si lascia intimorire facilmente e che respingerà i Cimbri definitivamente.

giovedì 8 ottobre 2015

"E' una vita che ti aspetto" - Fabio Volo

"Ma che paura di morire? Il tuo problema è proprio l'opposto. Checco, il tuo problema non è aver paura di morire, ma aver paura di vivere. E' il contrario. Hai quella maledettissima malattia diffusa del "NON VIVERE". "

NUMERO PAGINE:179.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Oscar Mondadori) 2003.

Ogni tanto, quando mi sento affaticata, viro le mie letture su qualcosa di totalmente leggero. Come un libro di Fabio Volo. 
Allora, dire che è uno scrittore, sarebbe come mangiare la Nutella per dimagrire. Però secondo me ha capacità di raccontare fluidamente delle cose. Forse è scrittore a suo modo, quasi che faccia categoria a parte.
Questo libro, come tanti dei suoi, si legge in un battito di ciglia. E' ricco di frasi ad effetto, un pochino banali. Ma riesco a capire perché affascinano: sa dire delle cose molto comuni ma difficili da esprimere, con semplicità. Riesce a farsi largo, senza timori, nei dubbi che tutti abbiamo.
Ve lo consiglio se avete voglia di staccare da letture corpose, impegnative. Da portare in viaggio, o in vacanza è l'ideale. Non prendetelo come un guru di vita però.

TRAMA:
Questa è la storia di Checco. Un ragazzo che non sapeva cosa gli mancava. Pensava di essere malato, e invece gli mancava la voglia di vivere.
E allora Checco fa questo: si analizza, riscopre il piacere di stare con se stesso, di amarsi, di criticarsi. Ripensa a tutta la sua vita e decide che deve fare ciò che lo rende felice.
Ora che si ama davvero è in grado di vivere davvero ma soprattutto di amare davvero.

"Lady Oracolo" - Margaret Atwood

"La mia morte l'ho progettata con attenzione, a differenza della mia vita, che ha vagato tortuosamente da una cosa all'altra, malgrado i miei deboli tentativi di controllarla."

NUMERO PAGINE: 367.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (1986) Giunti.

Margaret Atwood. Oramai ho letto quasi tutti i suoi libri. Ma questo mi ha un pochino lasciata perplessa, più che altro perché la storia scorre, ma fino ad un certo punto. Ha dei passaggi un po' lenti, che se tendenzialmente sono il punto di forza dei suoi romanzi, qui intralciano un pochino la velocità della lettura e non vanno ad arricchire significativamente il testo.
Comunque il giudizio non è totalmente negativo, tutto sommato la storia della nostra protagonista è gradevole.
Ve lo consiglio? Beh, sì. Comunque è sempre di una grande scrittrice che parliamo. Ma non come primo libro. Magari iniziate con qualche altro suo romanzo: vi darà sicuramente una sensazione migliore, di primo acchito.

TRAMA:
Joan, dopo aver inscenato un suicidio in Canada, si rifugia a Terremoto, un piccolo paesino italiano. E' qui che comincia il suo lunghissimo flashback: l'infanzia infelice, un'adolescenza da grassa, la sopportazione di una madre alcolista e ossessionata dal peso della figlia, il sorprendete dimagrimento, la fuga verso l'Inghilterra, l'incontro con un bislacco uomo polacco, l'amore per il suo futuro marito...
Insomma un mare di situazioni che la vita potrebbe riservare ad ognuno di noi. Ma con una costante nella vita di Joan: l'assoluta certezza di non sentirsi all'altezza, del cader vittima degli umori degli altri, del non saper organizzare la propria vita. Un viaggio all'interno dell'infelicità e del sentirsi inadatti, in ogni situazione.
Questa, in ultima analisi, la storia.