"Ma che paura di morire? Il tuo problema è proprio l'opposto. Checco, il tuo problema non è aver paura di morire, ma aver paura di vivere. E' il contrario. Hai quella maledettissima malattia diffusa del "NON VIVERE". "
NUMERO PAGINE:179.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Oscar Mondadori) 2003.
Ogni tanto, quando mi sento affaticata, viro le mie letture su qualcosa di totalmente leggero. Come un libro di Fabio Volo.
Allora, dire che è uno scrittore, sarebbe come mangiare la Nutella per dimagrire. Però secondo me ha capacità di raccontare fluidamente delle cose. Forse è scrittore a suo modo, quasi che faccia categoria a parte.
Questo libro, come tanti dei suoi, si legge in un battito di ciglia. E' ricco di frasi ad effetto, un pochino banali. Ma riesco a capire perché affascinano: sa dire delle cose molto comuni ma difficili da esprimere, con semplicità. Riesce a farsi largo, senza timori, nei dubbi che tutti abbiamo.
Ve lo consiglio se avete voglia di staccare da letture corpose, impegnative. Da portare in viaggio, o in vacanza è l'ideale. Non prendetelo come un guru di vita però.
TRAMA:
Questa è la storia di Checco. Un ragazzo che non sapeva cosa gli mancava. Pensava di essere malato, e invece gli mancava la voglia di vivere.
E allora Checco fa questo: si analizza, riscopre il piacere di stare con se stesso, di amarsi, di criticarsi. Ripensa a tutta la sua vita e decide che deve fare ciò che lo rende felice.
Ora che si ama davvero è in grado di vivere davvero ma soprattutto di amare davvero.
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