"Ci vado.
Ho deciso. Parto.
Vado in India. Vado a costruire l'acquario più grande di Delhi.
Io, sconosciuto venditore romano di pesci, ho la più grande occasione a pochi minuti dalla fine del secondo tempo. Incredibile."
NUMERO PAGINE: 185.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Einaudi Tascabili Stile Libero) 1997.
TRAMA:
Marco è un uomo sulla trentina, romano, che commercia pesci. La sua passione, difatti, sono gli acquari. Frequenta Maria, la sua fidanzata, che lo trascina di sovente a feste o in molti locali. Marco, però è malato di cancro, non vorrebbe farsi trascinare sempre in questa giostra mondana. Questo lo sa solo sua madre, a Maria non l'ha detto.
Rifiuta la terapia che potrebbe curarlo, e si chiude a riccio dentro se stesso.
Fino a quando una lettera, di una signora, le offre un lavoro in india: costruire l'acquario più grande di Delhi. Dal momento che non vi è nulla che trattenga Marco a Roma, parte.
Ma ciò che lo aspetta in India ha molto a che fare con i sogni allucinogeni di Alice nel paese delle meraviglie.
Il mio commento:
Questo è il mio quarto libro di Niccolo' Ammaniti. Non mi è piaciuto. Siamo d'accordo che questo libro fu il suo esordio, ma ragazzi. Troppo inverosimile, ricorda troppo un film d'azione di mezza tacca, totalmente disconnesso, completamente discordante dai suoi lavori successivi. Forse è anche vero, che non può piacere ogni libro di ogni autore, ma questo mi ha lasciato più che altro perplessa. Non ve lo consiglierei.
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