mercoledì 2 agosto 2017

"Il metodo danese per crescere bambini felice ed essere genitori sereni" - Jessica Alexander, Iben Sandahl

"Dal 1973, quasi ogni anno, la Danimarca, un piccolo stato nel Nord Europa famoso per La sirenetta, la favola di Hans Christian Andersen, è stato designato dalla OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) come il Paese che ha la popolazione più felice del mondo. Dal 1973! Sono più di quarant'anni! Se vi fermate a pensare per un attimo, è un risultato sconvolgente. "

NUMERO PAGINE: 215.
GENERE: Saggio sull'educazione del bambino.
PRIMA EDIZIONE: Newton Compton Editori - 2016

COSA TROVATE NEL LIBRO:
Questo è un libro di suggerimenti su come crescere un bambino felice, ma anche sano ed equilibrato. Un bambino che sa riconoscere le regole, che sa rialzarsi dopo le sconfitte grazie alle sue forze e a un ottimo sostegno esterno e che ha la virtù dell'empatia.
Questo saggio è diviso in 7 capitoli in cui viene spiegato come crescere il bambino con delle buoni basi solide per lui, ma vengono dati anche dei consigli (e dei trucchetti) ai genitori su come non perdere la calma, non urlare o alzare le mani.
I capitoli che troverete nel libro sono i seguenti:

  1. Riconoscere i nostri automatismi: ovvero non cedere immediatamente all'istinto di seguire le orme di chi ci ha cresciuto, magari urlando spesso con noi, ma di riconoscere il comportamento che viene scatenato in noi in un determinato contesto, cercare di isolarlo, calmarsi e valutare la situazione con occhi nuovi.
  2. P sta per Play (gioco) : in questo capitolo si parla di come è facile per i genitori, riempire la vita ai bambini di mille attività e sport, senza lasciar loro del tempo libero. Viviamo in un mondo in cui siamo costantemente in competizione e introduciamo subito anche i nostri figli in questa mentalità. Bisognerebbe invece fare un passo indietro e concentrarsi su ciò che è giusto per lui: avere degli incontri con bambini della sua età e lasciarli liberi di fare ciò che si sentono per un paio di ore al giorno.
  3. A sta per Authenticity (Autenticità): Nella vita non ci sono solo bei momenti, ma anche sensazioni terribili o situazioni spiacevoli. Questo capitolo vuole dimostrarci che non sempre proteggere il bambino da ogni sensazione brutta è un bene. Anzi. Capire il perché il piccolo è arrabbiato in un determinato momento, o triste o malinconico, gli insegna a riconoscere le sensazioni che prova e lo aiuta ad avere la forza di rialzarsi quando la vita non è semplice.
  4. R sta per Reframing (Ristrutturazione) : Se noi, per primi, vediamo le cose negativamente o troppo positivamente, il nostro bambino tenderà ad assumere il nostro stesso atteggiamento. Bisognerebbe imparare, invece, a vedere le cose in maniera ottimista-realista. Non concentrandosi, ad esempio, sul fatto che la pioggia ci costringe in casa ma sforzandosi di trovare un'alternativa che renda tutti felici lo stesso (come un bel gioco in scatola o un cartone animato sul divano con tanto di cioccolata fumante). Questo permette di vedere sempre un raggio di sole e di sfruttarlo a proprio vantaggio anche negli imprevisti.
  5. E sta per Empathy (Empatia): La capacità di mettersi nei panni degli altri, ahimè, è ormai sottovalutata. Non solo: è vista come una debolezza dal popolo occidentale, dove la mentalità è "squalo piccolo viene mangiato da squalo grosso". Insegnare al bimbo che mettersi nei panni degli altri, è una virtù, è fondamentale. Il bambino non solo svilupperà una mentalità di solidarietà verso il prossimo, ma sarà anche in grado di misurare le sue parole quando si dovrà relazionare con un'altra persona.
  6. N sta per No ultimatums (Nessun ultimatum): Se insegniamo ai bambini che le urla o le botte risolvono i problemi, cresceranno nella paura di non fare qualcosa perché ci temono e non perché abbiano realmente capito il loro errore. Non esistono bambini cattivi, solo comportamenti sbagliati, che sta ai genitori correggere tempestivamente, tramite il dialogo e una spiegazione ferma e decisa, che quell'atteggiamento non è accettato. Lo schiaffo o l'urlo può tamponare la situazione sul momento, ma insegneremmo al bambino che questi comportamenti possono essere riproposti anche da lui in altri contesti. Nessuno vorrebbe un figlio collerico e violento, giusto?
  7. T sta per Togetherness (Intimità) è Hygge: Insegnare ai bambini che la famiglia è il loro porto sicuro e il punto di riferimento è fondamentale. Non solo! I bambini in famiglia devono capire quanto sia fondamentale prendersi cura l'uno dell'altro, stare insieme e a volte mettere da parte i propri interessi e condividere con tutti i parenti il proprio tempo.
Il mio commento:
E' sicuramente un libro ben strutturato. Colmo di consigli e di buone norme su come crescere bimbi felici. A noi l'ha regalato mio suocero e secondo me è un ottimo regalo! Non è facile, ovviamente mettere in pratica tutti i consigli: crescere un figlio è un lavoro lungo e che comporta tanto impegno, ma credo che questo libro sia una buona base. Ovviamente è da rileggere spesso, soprattutto i capitoli 1 e 6 in modo che si riescano a sradicare in noi i comportamenti più impulsivi o dei nostri genitori.
Lo consiglio!

Nessun commento:

Posta un commento