" << Quest'arma è incredibile, con i colpi che ha inflitto e subito non ha un segno né un graffio. Sembra l'arma di un dio. >>
<< In un certo senso è vero. Questa spada è appartenuta a Giulio Cesare. Hai visto l'iscrizione? >> "
NUMERO PAGINE: 197, escluse Appendice e Materiale di Lavoro.
GENERE: Storico.
PRIMA EDIZIONE: (Arnoldi Mondadori Scuola) gennaio 2003.
Libro proposto da Andrea.
Non avevo mai letto nulla di Manfredi! E devo dire che presto andrò a cercare qualcos'altro di suo da leggere! Davvero un bel libro! Il medioevo, tra l'altro penso che affascini sempre molto le persone!
Il libro si rifà al periodo dell'ultimo imperatore di Roma: Romolo Augusto, che fu deposto dal barbaro Odoacre che divenne il primo re d'Italia.
TRAMA:
Romolo, alla giovane età di 13 anni viene proclamato imperatore da suo padre Oreste. In Italia però, ormai, i barbari non ubbidiscono più alla valuta dell'imperatore, ma ripongono la loro fedeltà in Odoacre, un barbaro che ambisce a governare l'Impero romano. Dopo aver attaccato e sconfitto la Nova Invicta, l'esercito formato da romani e italiani fedeli all'imperatore, quello di Odoacre arriva fino alla casa di Oreste dove lo uccide insieme alla moglie. Romolo e il suo maestro vengono deportati su un'isola insidiosa e aspra: Capri. Qui però Romolo, troverà la spada di Giulio Cesare, e verrà salvato da una manciata di uomini dell'esercito imperiale che tra mille peripezie lo riusciranno a portare in Britannia. Lì la spada sarà poi riconosciuta, negli anni a venire con il nome di Excalibur.
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