"Incontrò Candido tornando al castello, e arrossì; anche Candido arrossì; ella gli disse buongiorno con voce rotta, e Candido le parlò senza sapere che cosa dicesse.
L'indomani, dopo il pranzo, alzandosi da tavola, Cunegonda e Candido si trovarono dietro un paravento; Cunegonda lasciò cadere il fazzoletto, Candido lo raccolse; ella gli prese innocentemente la mano, il giovane baciò innocentemente la mano della signorina con una vivacità, una sensibilità, una grazia particolarissime; le loro bocche si incontrarono, i loro occhi si infiammarono, le loro ginocchia tremarono, le loro mani si smarrirono. Il barone di Thunder-ten-tronckh passò vicino al paravento e, vedendo quella causa e quell'effetto, scacciò Candido a calci nel sedere; Cunegonda svenne; appena rivenuta fu schiaffeggiata dalla madre, e tutto fu sconvolto nel più bello e nel più piacevole dei castelli proibiti."
NUMERO PAGINE: 125.
GENERE: Romanzo classico/ filosofico.
PRIMA EDIZIONE: (Newton Compton Editori) Luglio 2013.
Libro proposto da Kevin. Ci siamo accorti che in questa turnazione ci sono un sacco di scrittori francesi.
Libro carino, scorrevole e veloce: lo si legge in una giornata, ma è essenziale ritornare sui nodi centrali del libro, ricchi di frasi filosofeggianti.
TRAMA:
E' Candido il protagonista di questo libro. Candido, chiamato così, per via di quel suo carattere ingenuo. Vive in un castello insieme al barone e sua figlia, costretto ad abbandonarlo quando viene scoperto ad amoreggiare con essa.
E' proprio da qui che partono le sue disavventure: un susseguirsi di sfortunati eventi che vedono Candido arruolarsi in un esercito, uccidere due gesuiti, essere sottoposto a un autodafè e molto altro... In questo libro popolato da ottimisti, pessimisti, Candido rappresenta forse il realismo della persona, costretta a prendere quello che la vita dà, domandandosi: "Perché nel mondo c'è tutto questo male?"
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