" <<Una biglia!>> esclama mia madre, eccitata come un bambino.
<<Ricordi tutte quelle biglie che collezionava Stephen?>>
<<Sì>> rispondo. Ma questa era mia.
Ci guardo dentro e ci vedo tutta la mia vita. "
NUMERO PAGINE:429.
GENERE: Romanzo.
PRIMA EDIZIONE: (Arnoldo Mondadori Editore) Settembre 1990.
Ho avuto per un paio di mesi buoni, questo libro sul comodino. Nel frattempo mi affannavo a trovare qualcosa che mi parlasse di una persona vera, non per forza eroica, ma con contorni nitidi e reale. E questo è il libro. Mi sono odiata per non averlo letto immediatamente. E' di una bellezza struggente, lento tanto quanto basta, mi ha dato l'impressione di inghiottire a cucchiaini della panna montata squisita, di quelle poco zuccherate, delicate che non stancano....
TRAMA:
Dopo anni di assenza dall'odiata città in cui è cresciuta, Elaine torna a Toronto dove è stata allestita una mostra dedicata ai suoi quadri. Mentre cammina tra le sue strade, le sue vie, viene assalita da flash-back continui della sua infanzia fatta di continui traslochi, per via del lavoro del padre e poi della scuola, delle amiche che la costringevano a fare ciò che lei non voleva. Della forza della sua ribellione, dei nuovi incontri e vecchie conoscenze alle superiori. Leggiamo incantati della vita della nuova Elaine, della sua forza e delle sue sconfitte. La seguiamo mentre non ha la forza di sorreggere Cordelia, l'amica di una vita, nel momento del bisogno e di come questa sua azione si ripercuoterà su di lei per tutta la vita.
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