"Undici anni fa scrissi una lettera a mio nonno per dargli l'ultimo saluto nella morte, questo 8 gennaio 1992 ti scrivo, Paula, per riportarti alla vita."
NUMERO PAGINE: 326.
GENERE: Romanzo.
Avevo voglia di leggere qualcosa della mia adorata Isabel, ma in verità volevo evitare "Paula" per il momento...non mi chiamava ancora. Sapevo che era una storia molto sofferta in cui la scrittrice raccontava il periodo triste che vedeva la malattia e la morte della figlia Paula.
In biblioteca, quindi, ho preso "La somma dei giorni" e arrivata a casa ho visto che era un rimando a... "Paula". Allora a quel punto ho pensato che fosse destino... e sono tornata indietro a prendere questo libro che ho sentito davvero molto.
TRAMA:
Il libro nasce come una lettera scritta da una madre a una figlia in coma. Isabel scrive per Paula e le racconta la storia della loro famiglia. Le scrive della storia dei suoi nonni, poi della sua vita: di madre, scrittrice e di fuggiasca dal suo paese, il Cile, in cui c'era un regime dittatoriale e lei era sulla lista nera. Nella seconda parte del libro, le speranze che Paula si svegli dal coma sono praticamente nulle. Scrive quindi al lettore della sua angoscia. Crede che Paula si risveglierà e cerca ogni cura, chiama ogni dottore, santone e stregone per salvare sua figlia. Poi Paula le appare in sogno e le dice che è pronta per essere lasciata andare ma che non riuscirà a morire se sua mamma non crede che lei stia andando verso una nuova serenità. Questo permette a Isabel di accettare il destino della figlia.
Nessun commento:
Posta un commento