lunedì 30 settembre 2013

Torta di zucca con cannella e semi di zucca fatti in casa

Io e la mamma abbiamo comprato la zucca e da qui l'idea di fare una torta un po' particolare... Mentre pulivo la zucca mi sono detta "Hey... Ma perché buttare via i semi?" Così mentre preparavo la torta ho pulito i semi e li ho preparati! 

Semi di zucca:

Quello che occorre è solo un filo d'olio e i semi puliti, vi consiglio di metterli in un colapasta a buchi stretti e di sciacquarli più volte con acqua tiepida. Per prima cosa preriscaldate il forno a 150°, stendete un pezzo di carta da forno sulla teglia del forno, dopo aver passato un filo d'olio sulla carta, stendete i semi di zucca e salateli. Metteteli in forno per 40-45 minuti, rigirandoli di tanto in tanto affinché si tostino in maniera completa. A fine cottura tirateli fuori dal forno, lasciateli intiepidire e assaporateli!

Torta di zucca con cannella

Ingredienti:

  • polpa di zucca 200 g
  • farina 200 g 
  • zucchero 125 g
  • olio di semi 30 g
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di cannella
  • gocce di cioccolato fondente 50 g
  • mezza bustina di lievito
  • zucchero a velo qb
Preparazione:

Cuocete in un cartoccio la polpa di zucca a 200° per 30'. Sfornate e lasciate intiepidire. Riducetela a tocchetti e passatela nel frullatore per renderla cremosa. Nel frattempo incorporate lo zucchero con le uova e aggiungete la polpa di zucca. Procedete, amalgamando con una frusta, aggiungendo la farina mescolata al lievito e l'olio a filo fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Aromatizzate con la cannella e incorporate le gocce di cioccolato. Abbassate la temperatura del forno a 180°. Rivestite una teglia rotonda, con carta forno, bagnata e strizzata. Versate il composto, stendetelo con il dorso di un cucchiaio inumidito. Infornate per 40 minuti circa: la torta deve gonfiare e prendere un bel colore dorato. Sfornate e lasciate raffreddare. Trasferite in un piatto da portata e cospargete la torta con zucchero al velo.

"L'estate dei morti viventi" - John Ajvide Linqvist

" << Sì. E' vero. I morti si sono svegliati. >> "

NUMERO PAGINE: 380, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Horror.
PRIMA EDIZIONE: Maggio 2008.

Questo libro mi è stato regalato dal mio carissimo amico Daniele, per il mio compleanno. Visto che avevo amato "Lasciami entrare", dello stesso autore, ha pensato di regalarmi un altro suo libro.
A mio parere è una storia che ha delle difficoltà ad ingranare. A metà libro, invece, l'attenzione del lettore si focalizza meglio sul testo. Ho apprezzato che i morti viventi di questo racconto siano diversissimi rispetto ai soliti zombie... Però io amo gli zombie! Per cui mi è mancato un po' che non fossero aizzati dalla fame verso ogni essere vivente...

TRAMA:
Nella sola città di Stoccolma tutti i morti, deceduti da meno di due mesi, tornano in vita. L'unico obbiettivo che hanno è quello di tornare alle loro case, dai loro cari. Cari a cui non rispondono, che non vedono, a cui non fanno il minimo cenno di riconoscimento. Parenti, amici, mogli e figli che si vedono tornare, in diversi stati di decomposizione coloro che avevano già salutato, a cui avevano detto addio, seppellendo un pochino del loro dolore, insieme alla loro bara. Ma ora che sono tornati, non sono disposti a lasciarli andare di nuovo. Nonostante il governo li voglia riunire tutti in un'unica struttura, alcuni morti viventi vengono nascosti dai loro parenti.
Quando in ospedale sono raccolti moltissimi morti viventi, ci si accorge che le persone riescono a leggersi il pensiero tra loro. Sono i morti, non si riesce a capire come, che scatenano questo fenomeno tra i vivi...
Ma il pensiero dei vivi influenza le azioni dei morti tornati apparentemente in vita?

giovedì 26 settembre 2013

Gatti & cambi di stagione

Spesso sento dire che i gatti sono animali forti di costituzione. Ma non è esattamente corretto... Infatti i nostri gatti d'appartamento, abituati a temperature miti, per non dire calde, delle nostre case, sono molto più soggetti agli sbalzi di temperatura. Quando il gatto, infatti passa dalla temperatura interna attorno ai 20 gradi, a quella esterna che dal mese di settembre in genere si abbassa di notte e di mattina presto e si aggira intorno ai 15-10 gradi, anche il suo fisico ne risente. Ovviamente, se non avete il giardino in cui il gatto può correre e contrastare il freddo, ma solo il balcone, dovete seguire alcuni semplici accorgimenti...

1. In autunno, inverno e primavera quando tra la temperatura esterna e quella interna c'è molta differenza assicuratevi che il gatto stia fuori per brevi periodi di tempo.
2. Controllate la consistenza delle feci: se trovate dissenteria, può aver preso freddo alla pancia.
3. Se avete la lettiera sul balcone ma notate che il gatto esce solo per sporcare e poi si fionda in casa, valutate l'opzione di metterla all'interno, in un luogo appartato. Non obbligatelo a uscire contro la sua volontà.
4. Non stategli nemmeno troppo addosso... Tendenzialmente i gatti si regolano da soli. Se vedete che si rannicchia sul terrazzo, e notate che il clima è un po' fresco, provate a chiamarlo e inviatatelo a entrare in casa.

Gli sbalzi di temperatura sono responsabili di alcuni disturbi:

TOSSE:
Sintomi: Il gatto con le zampe anteriori parallele alle spalle e tutto il corpo schiacciato a terra emette dei respiri profondi alternati da colpi di tosse.
Cura: In genere quei colpetti di tosse che ci fanno cominciare a preoccupare passano dopo una notte al calduccio nella cuccia e con un po' di coccole del compagno umano. Se non dovesse passare e se anzi peggiorasse fino a diventare grassa accompagnata da catarro, contattate il veterinario. Di solito si usa una terapia antibiotica con Synulox ( euro 13,80 per 50 mc, in farmacia ) per i giorni indicati dal veterinario in base alla gravità della tosse.

RAFFREDDORE:
Sintomi: Il gatto starnutisce spesso,il naso gocciola di frequente e può arrivare fino a tapparsi completamente. Di sovente, con il raffreddore, rifiuta il cibo, non per mancanza di appetito ma perché il catarro ostruisce il naso e impedisce al micio di sentire gli odori. Gli starnuti sono accompagnati, a volte, da evacuazione da naso e bocca di catarro.
Cura: Il raffreddore più forte va segnalato immediatamente al veterinario e anche in questo caso la cura è con compresse o gocce da mischiare alla pappa di Synulox per il tempo che il dottore ritiene più opportuno. Tendenzialmente i raffreddori molto forti, sono tipici di gatti che vivono a stretto contatto con molti altri  simili. I gatti di casa possono avere queste forme acute solo in rari casi o se predisposti a questo tipo di infiammazione delle vie respiratorie.

CONGIUNTIVITE: (Tallone d'Achille di Pimpi)
Sintomi: Il gatto inizialmente tiene un occhio socchiuso o entrambi. Ha lacrimazione abbondante di colore trasparente o, più spesso, verde e gialla. Dorme spesso ed evita di guardare direttamente la luce, quando lo fa l'occhio che gli provoca fastidio viene immediatamente chiuso. Può esserci gonfiore delle palpebre. La terza palpebra è evidente anche con l'occhio aperto e di colore rossa o rosa. ( Vi ricordo che il colore normale della terza palpebra è bianco. )
Cura: La soluzione migliore è l'unguento oftalmico Colbiocin ( euro 8,20 per 5 g, in farmacia ). Ricordo che questa pomata è usata anche dall'uomo ed è ideale per ogni infiammazione dell'occhio. Se avete un gatto che odia farsi toccare ( come il mio Pimpi che in questi giorni è vittima lui stesso di una congiuntivite all'occhio destro ), non ci sono molte altre soluzione così efficaci velocemente. Potete velocizzare la guarigione dandogli Herpless facile ( euro 14,20 per 60 g, in farmacia ). Io dopo aver messo la pomata nell'occhio a Pimpi, mi raccomando un paio di volte al giorno, lo premio con mezza crocchetta di Herpless di cui i gatti vanno ghiotti.

DISSENTERIA E/O VOMITO: (Tallone d'Achille di Chicco)
Sintomi: Il gatto ha scariche frequenti, oppure vomita cibo intero o mezzo digerito. Ne sono afflitti i gatti che hanno lo stomaco delicato e non gradiscono pappe "pesanti" o che vengono cambiate in continuazione.
Cura: Se curati in tempo la dissenteria e il vomito ( intendiamo sempre rigurgiti di pappa, che non hanno colorazioni tendenti al giallo o al verde, in quel caso c'è il sospetto di una Gastroenterite e chiamate immediatamente il veterinario ) non durano molto a lungo e passano dopo breve tempo. Prima di tutto rimuovete l'umido, per almeno quattro giorni, se il gatto ve lo richiede dategli 1 sola bustina al giorno di pappa Gastro-Intestinal ( Royal Canin il prezzo oscilla dai 13 ai 15,50 euro per 12 bustine da 100 g, nei negozi specifici anche web ). Ai normali croccantini sostituite i Gastro-Intestinal ( Royal Canin euro 25,80 per 1 chilo e mezzo, negozi specifici e web ). In alternanza alla pappa potete dar loro anche pollo e riso lesso. Proseguite per almeno 4 o 5 giorni questa terapia. Se dopo 1 giorno ( 24-36 ore dalla sostituzione dell'umido normale con quello specifico )  non vedete miglioramenti e le scariche sono continue ( 6 o 7 volte al giorno) contattate il veterinario. Se invece le scariche non migliorano dopo il primo giorno ma non sono così frequenti aspettate di vedere dopo 3 giorni se si riducono.

FEBBRE:
Sintomi: Il gatto non si muove, dorme in continuazione raggomitolato su se stesso e cerca il luogo più caldo della casa, se lo muovete miagola e si lamenta. Le orecchie scottano e potete provare la febbre con i termometri di nuova generazione, oppure potatelo dal veterinario per assicurarvi che sia davvero febbre. Se quando lo muovete piange è perché la febbre è alta e ha indolenzimento e dolori febbrili nelle ossa e nei muscoli. Meglio lasciarlo recuperare il più possibile con il sonno.
Cura: Anche in questo caso l'intervento del veterinario è necessario. Potrebbe darvi ancora il Synulox o un antibiotico a largo spettro. Seguite le sue indicazioni e vedrete che in poco tempo il gatto recupererà energie. Per aiutarlo a rimettersi completamente e rafforzare il suo sistema immunitario durante la terapia potete dargli le scatolette A/D  Canine Feline ( Hill's, il prezzo oscilla dalle 12,00 euro alle 13,50 per 6 scatolette da 156 g ) al posto del normale umido.

Spero, come sempre, di esservi stata di aiuto. Nel caso il vostro gatto presenti sintomi che non ho riportato scrivetemi pure!
Maooo a tutti e tanti grattini ai vostri mici!

lunedì 23 settembre 2013

Classica...MENTE parlando: "Le notti bianche" - Fedor M. Dostoevskij

Leggendo la biografia di questo autore, ho scoperto che fu condannato a morte per le sue convinzioni socialiste, ma un attimo prima che dovesse esser fucilato, la sua pena venne convertita ai lavori forzati. Fu, infatti, mandato in Siberia per quattro anni.

" Perché mai intere notti insonni passano come un solo istante, in un'allegria e felicità, inesauribili, e quando l'aurora splende col suo raggio rosa dalla finestra e l'alba rischiara la tetra camera con la sua luce fantastica, come da noi, a Pietroburgo, il nostro sognatore, estenuato, sfinito, si butta sul letto e si addormenta ansioso per l'estasi del suo spirito malato e turbato e con una pena tanto dolcemente estenuante nel cuore?"

NUMERO PAGINE: 124, comprese Introduzione e Nota biobibliografica.
GENERE: Romanzo classico.
PRIMA EDIZIONE: Marzo 2013 ( collana 0.99 cent )

Eccomi qui con un altro libro terminato ( me ne mancano solo tre dei dieci!! ).
E' una storia molto breve e un po' triste questa... Dostoevskij induce il lettore a innamorarsi, o almeno a simpatizzare e a provare compassione per il protagonista narratore così solo al mondo e così totalmente privo di possibilità di emergere. Possibilità che il protagonista, il cui nome non è mai citato nelle pagine di questo libro, per primo si preclude. 


TRAMA:
Nelle strade di Pietroburgo si aggira il nostro protagonista, senza amici nè conoscienti. Evoca ricordi positivi dai sogni a occhi aperti che ha fatto in un dato luogo, in un tempo ormai andato. Di veri ricordi, legati ad altre persone non ne ha.
Una sera, però, vedendo una ragazza in lacrime che cammina velocemente per lasciarsi alle spalle uno scocciatore ubriaco, il suo mondo prende finalmente vita. Dopo essersi avvicinato e aver allontanato l'ubriaco, accompagna a casa la giovane Nasten'ka.
Subito nel cuore del nostro protagonista si accende una fiammella d'amore per questa bella giovane. Mentre aspetta di vederla, nel punto in cui l'ha accompagnata la sera prima, passa la notte in bianco. La prima di tante altre notti passate a pensare a ricordi veri, chiari e tremendamente dolci. Al terzo appuntamento con la giovane, entrambi raccontano la propria storia e Nasten'ka, gli confida che aspetta impazientemente che torni colui che un anno prima ha promesso di sposarla... Mentre il sogno più ambito crolla sotto il peso di questa crudele verità, il sognatore, nobile di animo, spera che le possa finalmente riabbracciare colui che ama.

venerdì 20 settembre 2013

"Topi" - Gordon Reece

" Non era stato facile trovare una casa che rispondesse alle nostre esigenze: in campagna, senza vicini, tre stanze da letto, giardino davanti e dietro; una casa che fosse vecchia ( doveva avere stile ) ma al tempo stesso dotata di tutti i comfort - un moderno impianto di riscaldamento era fondamentale, dato che entrambe non sopportavamo il freddo. Doveva essere tranquilla. Eravamo topi dopotutto. Non cercavamo una casa. Cercavamo un posto in cui nasconderci. "

NUMERO PAGINE: 282.
GENERE: Thriller psicologico.
PRIMA EDIZIONE: 2010.

Questo libro l'ho comprato circa un anno fa, e anche questo era stato accantonato per altri libri presi in prestito. 
Da quanto non leggevo un thriller psicologico così bello? Anzi, ne ho mai letto uno che possa eguagliare con questo libro. Ho vissuto le ultime 24 ore in ansia, sentendomi braccata, colpevole e angosciata. 

TRAMA:
Shelley e sua madre si trasferiscono in una casa di campagna lontano da vicini, strade e rumori... insomma dal mondo. Shelley, infatti, dopo atti di bullismo e violenza da parte di tre compagne di classe, ha avuto il permesso dal preside di ricevere lezioni private a casa. Definisce lei e sua madre due topi: non in grado di affrontare le situazioni ma solo di subirle passivamente. Nella notte del suo sedicesimo compleanno, Shelley si accorge che qualcuno è entrato in casa, e immediatamente di trova legata a una sedia con sua madre. Il ladro intanto si aggira indisturbato per casa. Un' altra persona che si approfitta di loro, della loro debolezza. Ma cosa succede quando in un topo si accende la miccia della ribellione? Cosa le porta a fare davanti all'ennesima ingiustizia, all'ennesima violazione?

giovedì 19 settembre 2013

" Cécile è morta " - Georges Simenon

" << Che cosa può averla spinta ad allontanarsi dal Quaide Orfèvres quando aveva delle notizie così gravi da comunicarmi? >>
Era sempre più convinto che non se n'era andata di sua iniziativa, qualcuno l'aveva raggiunta lì, nel rifugio sicuro della polizia, a pochi passi da Maigret, e Cécile l'aveva seguito.
Che argomenti aveva usato? Chi aveva sulla ragazza un potere tale da..."

NUMERO PAGINE: 165.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: 2000.

Eccomi qui con l'ultimo volume delle indagini del commissario Maigret. Sinceramente questo caso è quello che ho preferito in assoluto. Moltissimi avvenimenti, due omicidi e tanti personaggi. Anche la descrizioni degli ambienti, della città di Parigi e dei personaggi mi è sembrata più dettagliata rispetto ai volumi che avevo precedentemente letto.
Mi ha fatto rimanere incollata a ogni pagina, dall'inizio alla fine!

TRAMA:
Maigret è alle prese con una banda di polacchi, a cui stanno facendo la guardia, dandosi il turno, giorno e notte, due dei suoi. E' molto preso dal caso, di cui sente vicino la risoluzione e la fine.
Nel frattempo Cécile lo aspetta: una giovane ragazza che è diventata molto assidua nelle visite al commissario, tanto da farlo prendere in giro da molti dei suoi colleghi. Quando finalmente Maigret si libera e può riceverla, lei se n'è andata. Assalito da un dubbio atroce corre presso la sua abitazione, in cui trova il cadavere della zia della ragazza, morta strangolata. Maigret chiama in centrale e ordina subito agli agenti di cercare Cécile. Dopo ore chino nell'appartamento della zia di Cécile a raccogliere prove torna in centrale e qui l'amara scoperta. Cécile è stata assassinata proprio in uno sgabuzzino posto tra la stazione di polizia e il Palazzo della Giustizia. Oltre a sentirsi in colpa per la morte della giovane, Maigret lascia subito il caso precedente nelle mani dei suoi collaboratori e si mette a caccia dall'assassino. Oppure gli assassini sono due? E' possibile che la persona che ha ucciso la zia non sia la stessa che ha assassinato Cécile?

mercoledì 18 settembre 2013

"L'ispettore Cadavre" - Georges Simenon

" Quando, una volta partito il treno, il commissario uscì nel corridoio per tirare su un finestrino che faceva corrente, vide nello scompartimento accanto al suo l'ispettore Cadavre che fingeva di dormire: dunque anche lui a Saint-Aubin?
Un fatto irrilevante, che non meritava la minima attenzione. Del resto, tutta la faccenda era ridicola, e Maigret aveva voglia di liberarsene con una bella alzata di spalle.
Perché dare tanta importanza al fatto che con ogni probabilità Cavre si recava come lui a Saint-Aubin?"

NUMERO PAGINE: 153.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: 1999.

Questo libro è stato scritto prima da Simenon rispetto alla "Furia di Maigret". Però fanno parte di una collana che probabilmente non ha tenuto conto dell'ordine cronologico. Io ne posseggo solo tre volumi ( a breve ci sarà anche la terza e ultima recensione ).
Devo ammettere che questo libro mi ha fatto sollevare il sopraciglio più di una volta... Mi ha lasciato l'amaro in bocca. Per questo motivo ho preferito il precedente volume.

TRAMA:
L'ispettore Maigret viene convocato da un suo amico giudice per risolvere un caso lontano da Parigi. Nel piccolo paesino in cui vive, infatti, è stato trovato il cadavere di un giovane ragazzo vicino alla ferrovia e si vocifera che sia lui il colpevole. Maigret quindi è ingaggiato, in via non ufficiosa, a risolvere il caso e a tenere a freno le malelingue. Quando giunge alla stazione dei treni si accorge di un suo ex collega e sottoposto, l'ispettore Cavre chiamato Cadavre per scherno, che finge di non vederlo. Maigret e Cadavre scendono alla stessa fermata. Subito l'ispettore segue con sguardo sospettoso l'ex collega. Che ci fa anche lui qui? Non può essere un caso.
Malgrado l'accoglienza apparentemente calda da parte del cognato del giudice, Maigret capisce immediatamente che non è ben vista la sua indagine. Seguendo comunque la pista che ha davanti e continuando anche a osservare le mosse di Cavre, Maigret riuscirà a risolvere anche questo caso.

martedì 17 settembre 2013

"La furia di Maigret" - George Simenon

" Pensava al caldo soffocante del treno, al suo vecchio ufficio al Quai des Orfévres, a tutti gli avanzi di galera che aveva interrogato, ai piccoli bar, agli alberghetti sudici, ai posti strani dove lo avevano portato le sue inchieste.
A questo pensava e si sentiva montare dentro una gran collera, un senso di rancore per il fatto di essere lì, in quell'ambiente ostile, sotto lo sguardo sarcastico dell'Esattore."

NUMERO PAGINE:145.
GENERE: Giallo.
PRIMA EDIZIONE: 1999.

Questo è il primo dei tre libri delle avventure di Maigret, che ho messo nella lista del progetto dei dieci libri da leggere.
Io amo l'ispettore Maigret... Lo trovo molto simpatico e mi sembra che nelle sue inchieste alla fine tutti abbiano sempre quello che si meritano. L'unica cosa che non mi è piaciuta è la fine che fanno due poveri cani in questo libro. Per fortuna non sono fatti realmente accaduti!

TRAMA:
Mentre Maigret e consorte, sono nella loro casa di campagna, intenti nel pulire le verdure, si presenta alla loro porta una vecchietta tutt'altro che fiacca. La donna anziana, che ha un'energia spropositata, invita e forza un po' l'ex commissario ad accompagnarla nel suo paese per risolvere il mistero che l'affligge. E' stata, infatti, trovata morta la nipote sedicenne affogata nella Senna. Secondo la nonna è impossibile un suicidio e invita Maigret a dubitare dei generi che non sopporta.
Quando Maigret giunge sul posto si accorge che lo zio della ragazza deceduta, altri non è che un suo vecchio e mal sofferto compagno di classe, che tutti chiamavano l'Esattore a causa del lavoro del padre. Maigret diffida subito da costui e si sente sempre a disagio mentre gli viene ricordato in ogni momento la ricchezza che ha potuto avere l'Esattore e della vita da contadinotto che si vede a dover affrontare l'ex commissario. Una gran collera monta in Maigret, che anche se invitato ad allontanarsi da tutto il paese, vuole vederci chiaro in questa storia. Una volta sfidato sarà impossibile fermarlo dallo scoprire la verità.

Gli "Animali fantastici" di J.K. Rowling diventa un film!

Dopo aver atteso tanto e quasi invano, un sequel o un prequel di i "Doni della morte", ecco che la scrittrice di Harry Potter, ha comunicato che scriverà sotto forma di sceneggiatura la storia di Newt Scamandro, autore del libro "Animali fantastici dove trovarli". Il film verterà sull'incontro di Newt con tutti gli animali che sono presenti nel libro, oggetto di studio ad Hogwarts. Eccoci ad aspettare, allora ansiosi la storia di questo insegnante, vissuto almeno cento anni prima di Harry e i suoi compagni di scuola.
Ricordiamo che "Gli animali fantastici dove trovarli" è un manuale per i giovani maghi, che frequentano la scuola di magia e stregoneria, per istruirli al comportamento idoneo da tenere in caso incontrassero queste creature, nell'universo Harry Potter.
Quello che fa onore alla Rowling è che gli incassi di questo libro (insieme a "Le fiabe di Beda il Bardo" e "Il Quidditch attraverso i secoli") sono andati e andranno, all'associazione benefica Comic Relief.

Ragazzi, non ci resta che aspettare notizie succose su questo argomento! Speriamo al più presto di sederci al cinema e rivivere, finalmente, un po' di magia!

lunedì 16 settembre 2013

Stephen (the) King - "La tempesta del secolo"

Questo più che un libro è un copione cinematografico. King stufo di veder mutilati i suoi libri, ha scritto un copione con lo scopo di farne un film.

"                                                ANNUNCIATRICE
                                                 ( voce fuori campo )
Le previsioni sono di distruzione oggi, morte domani e giudizio universale per il fine settimana. Potrebbe in effetti essere la fine della vita come noi la conosciamo.

63                                             INTERNO LINOGE
                                                         LINOGE
Mi sembra improbabile... ma si può sempre sperare. "

NUMERO PAGINE: 432.
GENERE: Horror.
PRIMA EDIZIONE: 2000.

Un libro molto differente dai soliti, proprio perché è un copione. Abituata alla scrittura super descrittiva di Stephen King mi sono trovata inizialmente disorientata... Poi l'ho trovata precisa, concisa, perfetta. Un libro mozzafiato che si legge parecchio in tensione.

TRAMA:
Quella che si sta avvicinando all'isola di Little Tall Island, dicono che sarà la tempesta del secolo. Lo sceriffo Mike, ha già preparato il municipio , l'edificio più resistente dell'isola, con cibo e posti letto, all'eventualità di un'emergenza data dalle neve. Prima che la neve invada le strade però, un ragazzino scopre l'assassinio di una vecchietta. Il colpevole sta seduto comodamente sulla poltrona della vecchietta, imbrattato di sangue, mentre sgranocchia un biscotto. Sa un sacco di cose sulle persone dell'isola, cose che nessuno, a parte il soggetto preso in considerazione, sa. Quando Mike e altri uomini lo portano nella piccola prigione, Linoge dice loro di dargli quello che vuole e lui se ne andrà. Non svela però quello che vorrebbe e in alcune parti dell'isola si verificano morti improvvise. Si scoprono infatti suicidi, accompagnate dalla scritta "DATEMI QUELLO CHE VOLETE E ME NE VADO". Linoge, si accorgono tutti, ha il potere di indurre la gente a uccidere o a uccidersi. Durante la tempesta del secolo i cittadini di Little Tall Island, dovranno affrontare anche il malvagio Linoge e decidere se piegarsi o meno alla sua richiesta.

sabato 14 settembre 2013

Pie alla cannella

Autunno alle porte? No problem!! Eccoci subito con una torta che ci trasmette tutta la magia e la dolcezza di questa stagione meravigliosa! La torta è ancora più buona se accompagnata da una bella tazzona di tè alla cannella, all'arancia o alla mela... :D Ricetta tratta dalla rivista Cucinare Bene.

Ingredienti:

  • 200 g di farina + un altro po' per l'impasto se rimane appiccicoso
  • 1 bustina di lievito
  • 80 g di zucchero
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 80 g di burro a tocchetti freddo
  • 30 ml di acqua fredda
  • sale fino qb
Per il ripieno:
  • 2 mele
  • 50 g di zucchero
  • 30 g di burro a temperatura ambiente
  • succo di 1 limone
  • cannella
Preparazione:
Riscaldate il forno a 180°. Lavate le mele, asciugatele e sbucciatele. Eliminate i semi e tagliatele a tocchetti. Trasferitele in una ciotola, irroratele con un limone. Unite il burro, lo zucchero e 1 cucchiaino di cannella e mescolate.
A parte setacciate la farina in una terrina. Unite lo zucchero, il burro a tocchetti, il lievito, l'uovo e il tuorlo. Aggiungete un pizzico di sale fino. Bagnate con l'acqua fredda e impastate in fretta con i polpastrelli. Se l'impasto vi risulta troppo appiccicoso aggiungete ancora della farina. Stendete metà dell'impasto in una tortiera foderata di carta da forno. Coprite con le mele preparate, stendetevi sopra la pasta rimasta. ( Anche se non la coprite del tutto ma solo parzialmente non ha importanza. Consiglio comunque una tortiera di 20-22 cm. ) Infornate per 30 minuti. Servite!

giovedì 12 settembre 2013

I cinque quesiti più posti sui gatti

Sono queste le domande che più sovente mi capita di sentire sui gatti. Cercherò di rispondere un po' con l'esperienza diretta e un po' con quella acquisita dai libri.

1. Perché e come i gatti fanno le fusa? E' una domanda che spesso mi pongono i bimbi che vengono ogni tanto in gattile. In realtà una risposta certa e concreta al 100 per 100 non c'è. Tra le risposte più accreditate sul come, si pensa che ci sia una sottile striscia di cartilagine tra le corde vocali che al passaggio dell'aria vibri, dando origine al famoso "Ron ron" felino. Il perché le facciano è ancora più misterioso... Le fusa di quando ricevono le coccole sono le più famose, ma l'esperienza mi ha insegnato che i gatti le emettono anche quando stanno molto male o sono in punto di morte. So che le fusa del gatto hanno sull'uomo un effetto benefico: quando un gatto si sdraia su di noi facendo fusa il nostro battito cardiaco si regolarizza. Potrei quindi pensare che ha un effetto del genere anche su loro stessi e che quindi ne emettano nei momenti più disparati per tranquillizzarsi.

2. Perché il gatto viene, spesso, associato alle donne? Il suo carattere un po' approfittatore e "ruffiano" viene spesso messo a paragone con quello delle donne. Questo perché nel Medioevo, con il suo fare furtivo e il passo felpato, il gatto sembrava nascondere qualcosa. La chiesa pensava che fossero streghe che con i loro sortilegi avessero preso la forma dei piccoli felini. In nome di questo stupido, sciocco ed erroneo pregiudizio nei secoli bui sono stati bruciati, insieme alle loro amiche streghe, migliaia di gatti. Nonostante l'uomo abbia provato in ogni  modo a carpirne i mesteri, il gatto ci guarda ancora con lo sgurado beffardo di chi sa un segreto che non intende svelare.

3. Perché i gatti cadono sempre in piedi? E' per via della loro coda. Infatti durante una caduta il gatto utilizza la propria coda come un timone, che si sposta durante l'atteraggio, per fare ruotare il corpo e atterrare con tutte e quattro le zampe a terra. (Vedi foto)

4. Perché il gatto fa "le paste" durante le coccole? Noi gattare usiamo dire che il gatto durante le coccole fa "le paste" o "pigia l'uva" e ci capiamo subito. Si tratta infatti di quel movimento che fa, durante delle coccole particolarmente piacevoli, con le zampe anteriori. Muove le zampine in su e in giù, allargando tutti i polpastrelli e pigiandoli (per l'appunto) sul suo padrone o su una copertina. Il micio si comporta in questo modo perché associa questo momento, per lui molto bello e dolce, con quello di quando veniva allattata dalla sua mamma e per fare uscire il latte doveva spingere con le zampe sulla mammella della pancia. Molto tenero, no?

5. Perché si dice che il gatto ha sette vite? Per il suo spiccato istinto di sopravvivenza. Non è raro vedere un gatto che cade giù dal terzo piano di un palazzo e accorgersi che se ne va come se niente fosse. Oppure sentire di gatti che si districano da trappole nelle quali sono incappati, o ancora che scappano da un incendio portandosi dietro pure tutti i micini della loro cucciolata. Si sente spesso di gatti che rimangono rinchiusi in box, stive di navi e case, dimenticati per giorni e giorni e che sorprendemente rimangono in vita. Vi basti osservare un gatto ferito: una volta che si accorge di quanto è debole dorme per tempi lunghissimi ( anche più del solito ) e appena sveglio corre a mangiare per poi tornare nuovamente tra le braccia di Morfeo. E' svogliato e pigro? No... Risparmia energia. E' come se si prendesse una vacanza per recuperare tutte le forze perse.

Spero di avervi aiutato a capire qualche mistero di questo splendido, piccolo e adorabile felino.

Classica...MENTE parlando: "Il signore delle mosche" - William Golding

Pochi sanno che il signor Golding, nel 1983, vinse il premio Nobel della lettura proprio con questo libro che aveva precedentemente editato (1954).

" Dopo un po' le mosche scoprirono Simone e, ormai sazie, si posarono lungo i suoi rivoletti di sudore, a bere. Gli fecero il solletico sotto le narici, gli saltellarono sulle cosce. Erano innumerevoli, nere e d'un verde iridescente; e di fronte a Simone il Signore delle Mosche ghignava, infilzato sul bastone. Alla fine Simone cedette e riaprì gli occhi; vide i denti bianchi, gli occhi velati, il sangue... e restò affascinato, riconoscendo qualcosa di antico, di inevitabile. Sulla tempia destra di Simone, una vena cominciò a pulsare, sul cervello. "

NUMERO PAGINE: 223.
GENERE: Romanzo.
PRIMA PUBBLICAZIONE: 1980.

In questo periodo, grazie a un progetto sulla solita pagina Facebook che seguo ( Guardare di quante pagine è un libro prima di iniziare a leggerlo ), smaltirò dieci libri che ho a casa. Non dovrò prenderli in biblioteca né comprarli prima di finire questi. Probabilmente farò un piccolo sgarro, se non riuscirò a leggerli tutti e dieci, per il prossimo libro del circolo.
Ho trovato questo libro in un mercatino quest'estate e volevo proprio leggerlo, ma prendendone sempre a tonnellate in biblioteca non ci sono mai riuscita!
E' una storia molto particolare a tratti anche inquietante. Ho apprezzato molto il ritmo narrativo, che mi è sembrato molto equilibrato e gestito bene ( il tempo che trascorre nei capitoli è praticamente equo ).

TRAMA:
Dopo lo schianto di un'aereo, pieno di bambini, su un isola deserta, il caos. Nessun adulto presente sul volo è sopravvissuto e i bambini cominciano a gestirsi da soli. Ralph, uno dei più grandi, per lo spessore di carattere viene subito eletto capo, e getta alle basi della loro piccola società delle regole da rispettare. La prima e più importante è mantenere il fuoco acceso, in modo che il fumo sia visibile a miglia di distanza e i soccorsi si accorgano al più presto della loro situazione. Ma alla testa di un piccolo gruppo interno, formato dai bambini più grandi c'è Jack, che dopo aver visto un piccolo maialino, non resiste alla caccia, lasciando morire il fuoco. E' chiaro che tra i due caratteri più forti del gruppo si creano subito delle discrepanze che sfociano poi in un vero e proprio conflitto fra i due gruppi. Il gruppo dei cacciatori, guidato da Jack, riesce a uccidere una scrofa e come pegno alla bestia, che temono si aggiri sull'isola, lasciano la sua testa attaccata a un palo per ingraziarsela. Quando Simone, un ragazzino che definiscono tocco ma che è solo meno propenso all'idea di aggregazione, si trova da solo nel bosco e vede la testa della scrofa impalata e assediata dalle mosche pensa che sia il Signore delle Mosche. Nascosto nel bosco per ore, disidratato e stanco ha delle allucinazioni.
Ma quanto ci metteranno i cacciatori a diventare dei selvaggi, a eliminare le normali norme di comportamento e a far loro la regola del "vinca il più forte e il più debole soccomba" ?

martedì 10 settembre 2013

Il circolo del libro propone: "Le cosmicomiche" - Italo Calvino

" Lo so bene - esclamò il vecchio Qfwfq, - voi non ve ne potete ricordare ma io sì. L'avevamo sempre addosso, smisurata: quand'era il plenilunio - notti chiare come di giorno, ma d'una luce color burro -, pareva che ci schiacciasse; quand'era lunanova rotolava per il cielo come un nero ombrello portato dal vento; e a lunacrescente veniva avanti a corna così basse che pareva lì lì per infilzare la cresta d'un promontorio e restarci ancorata. "

NUMERO PAGINE: 145, compresa la Postfazione di Eugenio Montale, esclusi la Presentazione, la Cronologia e la Bibliografia.
GENERE: Raccolta di racconti.
PRIMA EDIZIONE: Ottobre 1993.

Libro proposto da Davide. Devo ammettere che è in puro stile Calviniano, e quindi mi è piaciuto. E' un libro che anche se sfiora la comicità guida il lettore di ad una attenta analisi di ogni singolo racconto, tutti collegati tra loro.

TRAMA:
Il vecchio Qfwfq, ha tante storie da raccontare. Tante quante i suoi anni. Non sappiamo quanti anni abbia Qfwfq; forse ha l'età dell'universo, visto che era presente prima che si formasse la via Lattea. C'era anche quando è nato il Sole, e ha cambiato la terra, ha visto la luna da vicino, quando ancora era quasi attaccata alla terra.
 E' stato un dinosauro e una conchiglia attaccata allo scoglio. E' stato innamorato molte, innumerevoli volte. Il vecchi Qfwfq ha molte risposte alle vostre domande, ma anche se riesce a prevedere molti avvenimenti non vince troppo spesso le scommesse...

lunedì 9 settembre 2013

Stufato di seitan alle olive

Questa ricetta richiede un po' di tempo ma vi assicuro che ne vale la pena. Il libro è sempre quello ( Il ricettario dell'orto ). Sta diventando per me un vero oracolo...! :) Questa ha subito un paio di modifiche da parte mia.
Ricetta per 4 persone.

Ingredienti:

  • 250 g di seitan
  • 2 spicchi d'aglio
  • 100 g di olive nere 
  • 200 g di passata di pomodoro ( io ho usato tre/quattro mestoli di quella fresca che mia mamma ha preparato con i pomodori dell'orto di mio papà )
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 3 foglie d'alloro
  • 2 cucchiai di olio EVO
  • sale.
Preparazione:
Tagliate anzitutto il seitan a cubetti non troppo piccoli e metteteli in un tegame dove avrete precedentemente scaldato l'olio con l'aglio sbucciato e schiacciato. Unitevi anche le olive, la passata di pomodoro, la salsa di soia e un pizzico di sale ( ne è sufficiente una piccola quantità, dato che il seitan è già salato e viene impiegata anche la salsa di soia ). Coprite il tegame e cuocete a fuoco piuttosto moderato per circa 20-30 minuti, mescolando spesso. Poco prima di togliere dal fuoco aggiungete le foglie d'alloro. Accompagnate il piatto a delle fette di pane o a una bella fetta di polenta fumante.


giovedì 5 settembre 2013

Insalata di orzo ai pomodorini secchi

Stesso libro ricetta diversa! Anche questa molto buona ma io e la mamma abbiamo constatato che preferiamo il farro all'orzo. Però è buona anche quest'insalata, molto veloce da preparare!
Ricetta per 4 persone.

Ingredienti:

  • 400 g di orzo perlato
  • 100 g di pomodorini secchi
  • 150 g di mozzarella
  • 1 mazzetto di cerfoglio o prezzemolo
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
Preparazione:
Mettete a cuocere l'orzo in una pentola, con abbondante acqua salata, quindi passatelo sotto l'acqua corrente per fermarne la cottura, dopo averlo scolato. Versatelo in un'insalatiera e conditelo con olio e pepe. Spezzettate i pomodorini e aggiungeteli all'orzo. Lasciate prendere all'orzo il sapore dei pomodorini per circa un'ora. Aggiungete la mozzarella tagliata a dadini e mescolate anche questa con l'orzo. Tritate il cerfoglio, spolverizzatelo sull'insalata e servite.


"La spiaggia rubata" - Joanne Harris

" Ci vuole più di un ingegnere dilettante per rimodellare una costa. Più dell'invidia per rubare una spiaggia. "

NUMERO PAGINE: 430, compresi i Ringraziamenti.
GENERE: Romanzo.
PRIMA PUBBLICAZIONE: Maggio 2002.

Eccomi qui con un altro libro della Harris. Quando comincio a intravedere l'autunno, divento un po' sognatrice e cerco i suoi libri che mi portano sempre in posti meravigliosi con gente che vorrei conoscere. Il risveglio è sempre un po' troppo brusco purtroppo... 
Anche questo libro non posso non consigliarvi di leggerlo...

TRAMA:
Dopo la morte della madre, Mado torna nell'isola in cui è nata e cresciuta prima di trasferirsi a Parigi. Torna al suo paese, Les Salants, dove abita ancora suo padre. Il padre silenzioso e schivo che non fa un minimo gesto o commento entusiasta quando vede la figlia dopo anni. Gli abitanti l'avevano avvisata che avrebbe dovuto rispettare i suoi tempi. Ma la piccola Mado ha sempre fatto di testa sua...
Il paese non è cambiato e anche gli abitanti sono quelli che ha lasciato tanti anni indietro... Solo un po' più grandi, un po' più vecchi. L'unica novità è Flynn, un inglese che si è subito integrato con la gente difficile e chiusa del posto, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Rosso". Mado rimane stupita da come Flynn si sia subito integrato con gli abitanti quando lei per prima si sente un'esclusa.
Mado cerca di stimolare gli abitanti di Les Salants a migliorare l'isola a renderla migliore per loro e soprattutto per dimostrare ai fortunati abitanti di La Houssinière che anche loro possono fare qualcosa di buono: il turismo che si riversa ogni anno nella parte principale dell'isola potrebbe essere diviso tra loro.
Mentre tutta Les Salants è completamente assorbita dal lavoro di bonifica e di ristrutturazione del villaggio guidato da Flynn, Mado viene a conoscenza di piccole cose poco alla volta. Piccoli eventi che si incastrano tra loro come un terribile e affascinante puzzle.

domenica 1 settembre 2013

Peperoni ripieni

Questa settimana era il mio compleanno ( il 28 agosto )... Oltre ai regali per arredare la casa ( ormai è imminente il trasloco mio e di Davide, circa un paio di mesi ), mi sono arrivati due tessere dal valore complessivo di 70 euro per l'acquisto di libri ( Yupiiiiiieeee!! ) e due libri, uno da cui ho preso spunto per questa ricetta. Il libro si chiama " Il ricettario dell'orto " di Giunti al Punto. Sono super felice di questo libro, perché ci sono ricette esclusivamente vegetariane!! 
Vi scrivo la ricetta per 4 persone, anche se noi l'abbiamo fatta con le dosi dimezzate poiché siamo solo in due! ;)

Ingredienti:

  • 4 peperoni gialli
  • 2 peperoni rossi
  • 1 cipolla
  • 4 patate di piccole dimensioni
  • 6 uova ( mi raccomando solo di quelle di galline libere di razzolare all'aperto )
  • 300 g di pomodori ( noi abbiamo messo i datterini )
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • burro
  • olio EVO
  • sale
  • pepe
Preparazione:
Lessate le patate in acqua leggermente salata. Scolatele, lasciatele raffreddare, pelatele e tagliatele a cubetti. Mondate i peperoni. Tagliateli a metà, eliminate peduncoli, semi e filamenti poi tagliate quelli rossi a listarelle. Tritate la cipolla e mettetela in un tegame con 3-4 cucchiai d'olio. Quando comincerà a imbiondire, unite i peperoni rossi e i filetti di pomodoro; salate, pepate e cuocete a fuoco dolce per circa 30 minuti. Sbattete le uova in una terrina con un pizzico di sale. Versate in una padella, aggiungete una noce di burro e mescolate con un cucchiaio di legno. Cuocete a fuoco molto basso, continuando a mescolare, fino a quando il composto non si sarà rassodato. Togliete dal fuoco, unite le patate, il parmigiano grattugiato, pepate, aggiustate di sale e riempite con questo composto i mezzi peperoni gialli.
Sistemate i peperoni ripieni in una teglia, con un goccio d'acqua sul fondo, e infornate a 180° per 20 minuti. Suddividete l'intingolo di peperoni rossi nei piatti individuali caldi, accomodate in ciascuno 2 mezzi peperoni gialli e servite.

Deliziosi!!!!