" - Ha una qualità che dovrebbe piacerti: un modo di darsi tutta alle cose che fa.
- E' ambiziosa, lo so.
- E' una cosa diversa dall'ambizione."
NUMERO PAGINE: 247.
PRIMA EDIZIONE: (Einaudi editore) 1969.
In uscita dal mio periodo di crisi, arriva il libro perfetto.
Tre storie di donne in crisi, in età avanzata, quando si sentono abbandonate dagli affetti e non hanno che loro stesse, ma non gli basta. Questa, quindi, l'ammonizione della de Beauvoir: "Attenta donna, impara a bastarti. Metti tutta te stessa in ciò che fai, ma allo stesso tempo sii felice anche e soprattutto per te stessa."
Uno scossone alla mia esistenza, quello appena passato, in cui questa scrittrice sembra racchiudere e tessere la chiusura del mio pensiero. Imparare a bastarti, Micòl, ci puoi riuscire. Ama chi è nella tua vita, ma ama anche te stessa. Fai ciò che ti rende felice.
Io lo consiglio soprattutto alle donne, così abituate a dimenticarsi di se stesse nei rapporti di coppia, di modo che (ri?)imparino ad amarsi.
I racconti:
"Una donna spezzata": La nostra protagonista è sposata da molto tempo, le figlie ormai grandi non vivono più in casa e scopre il tradimento del marito. Tiene un diario in cui si sfoga, cercando di accettare la sua condizione di donna tradita, parlando apertamente al marito dicendogli che pur di rimanere con lui è disposta a dividere il tempo del marito con l'amante.
"L'età della discrezione": Una madre che cerca in ogni modo di trattenere il figlio presso di sé almeno con i pensieri, ma che si sente tradita quando questo cerca di spiegarle i suoi pensieri, lontani anni luce da quelli della loro famiglia.
"Monologo": Una donna sola nella notte di Capodanno. In un monologo a perdifiato, si spoglia di tutti i suoi sentimenti di donna abbandonata, impazzita e ferita.
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