"Il mondo capisce abbastanza bene che si possa morire per mancanza di cibo; ma forse sono pochi coloro che sanno penetrare o seguire il segreto di chi impazzisce in solitaria clausura."
NUMERO PAGINE: 634, compresa l'Introduzione.
GENERE: Romanzo classico.
PRIMA EDIZIONE: (Fazi Editore - Le strade) Novembre 2013.
Ho impiegato due mesi, ho letto dieci libri nel frattempo, per portare a termine questo romanzo. "Villette" ha testato i miei nervi.
Di questa edizione mi è dispiaciuto soprattutto il fatto che ci sono tanti dialoghi in francese non tradotti e mi sono dovuta appoggiare ad un traduttore virtuale, che non ha saputo tradurre alla perfezione il testo. Sarebbero state molto più comode le note a piè pagina.
Questo libro è un viaggio nella testa, nel cuore e nelle sensazioni di Lucy Snowe. Una lunga, logorante e lenta riflessione sulla solitudine.
Mi ha temprato, se devo essere sincera. Non l'ho letto con la gioia con cui lessi "Jane Eyre", ma mi rimarrà comunque nel cuore, su questo non ho dubbi.
Lucy è una donna che non si lascia abbindolare facilmente, è profonda. Ho amato il suo personaggio e, tramite i suoi occhi, ho amato ancor di più M. Paul Emanuel.
Lo consiglio sì, ma a chi conosce lo stile di Charlotte Bronte, a chi sa che non mollerà il colpo, anche se il libro quasi invita ad essere abbandonato. Perché quando si porta a termine un libro come "Villette", si capisce tutto l'insieme del romanzo. La vera essenza del libro è riuscire a capirlo, senza mettergli fretta.
Un piccolo suggerimento: non vi affezionate troppo all'idea della felicità nella vita di Lucy.
TRAMA:
Lucy Snowe è una giovane ragazza inglese. Non avendo più famiglia, e dopo una breve sosta presso la casa della sua madrina Mrs Bonnet, in cui abita anche il figlio John, decide di cambiare radicalmente vita e di sfidare la sorte andando in Francia.
Sulla nave che la porta in Europa, incontra una giovane ragazza che risiede presso un collegio nella città di Villette. E' così che Lucy trova lavoro: dapprima come insegnante delle due figlie della direttrice dell'istituto, Madame Beck, in seguito, vista la sua bravura, come un'insegnante delle ragazze dell'istituto.
Anche se questo lavoro porta gioia nella vita della nostra Lucy, durante le vacanze si sente sola e i suoi poveri nervi si ammalano. Sarà il dottor John a rimetterla in sesto. Lo stesso John, figlio della sua madrina. Ecco allora, che nella vita di Lucy si riaffacciano dei veri e duraturi affetti.
Ma c'è anche un nuovo amico nella sua vita, spicca per la sua capacità di cambiare umore in poco tempo: Monsieur Paul Emanauel. Nonostante i due abbiano dei caratteri diametralmente opposti, tra loro nascerà la più vera e sincera delle amicizie.
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